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Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...

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In sintesi, emerge quindi come, il rafforzamento competitivo del movimento<br />

cooperativo, in un’ottica di medio-lungo periodo, necessiterebbe di azioni strategiche<br />

e politiche differenziate a seconda della struttura e dell’organizzazione<br />

aziendale.<br />

Stante la diffusa qualità delle produzioni offerte, generalmente le criticità da affrontare<br />

fanno riferimento alla valorizzazione del prodotto in assenza di adeguati investimenti<br />

nelle funzioni aziendali più a valle del processo produttivo (specie nelle<br />

imprese minori) o ancora alla razionalizzazione e all’innovazione dei processi tecnico-produttivi<br />

(soprattutto nelle imprese più strutturate). Tuttavia, la definizione di<br />

obiettivi strategici consoni alle esigenze dell’impresa cooperativa spesso si scontra con<br />

l’esistenza di limiti strutturali, comunque tipici di tutte le forme di piccola e media<br />

impresa (e non solo quella cooperativa), come ad esempio la capacità finanziaria o la<br />

disponibilità di risorse umane qualificate.<br />

In ogni caso, al centro della strategia di una cooperativa c’è la valutazione del suo<br />

potenziale impatto <strong>sulla</strong> base sociale. Infatti, per quasi la metà delle cooperative agroalimentari<br />

il primo elemento da prendere in considerazione nell’elaborazione di una<br />

strategia (figura 2.5) è la massimizzazione del valore distribuito ai soci (25%) – tramite<br />

i conferimenti nelle cooperative di produzione – o l’allargamento e il consolidamento<br />

della base sociale (21%).<br />

Figura 2.5 – Elementi di rilievo per l’elaborazione della strategia della <strong>cooperazione</strong><br />

associata avanzata (prima risposta)<br />

Massimizzazione del valore dei soci<br />

Rafforzamento della base sociale<br />

Crescita dimensionale<br />

Diversificazione di prodotto<br />

Accesso a nuovi mercati<br />

Innovazione organizzativa di filiera<br />

Non esiste nessuna strategia<br />

Non risponde<br />

Altro<br />

1%<br />

1%<br />

Fonte: elaborazioni <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana.<br />

4%<br />

12%<br />

10%<br />

9%<br />

17%<br />

25%<br />

21%<br />

0% 5% 10% 15% 20% 25%<br />

A prescindere dalle decisioni manageriali e dalle scelte operative, il management<br />

viene valutato <strong>sulla</strong> base dei risultati conseguiti dai soci; ne consegue come qualsiasi<br />

azione strategica dell’impresa cooperativa necessita di immediato riscontro della base<br />

sociale o di una forte condivisione con la stessa nel momento in cui si tratta di operazioni<br />

destinate a dare i maggiori benefici economici in un orizzonte temporale di<br />

medio-lungo periodo.<br />

È interessante notare come siano soprattutto le imprese più strutturate a ribadire la<br />

centralità del socio e la capacità di massimizzare il valore dei conferimenti come principio<br />

ispiratore delle scelte strategiche. Anche laddove il rapporto tra management e base<br />

sociale appare meno diretto e la delega operativa alla struttura manageriale più ampia,<br />

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