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Osservatorio sulla cooperazione agricola italiana - Fedagri ...

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anche internazionale; l’altra, non meno importante, in grado di ritagliarsi un ruolo<br />

di primo piano su un bacino di rilievo locale, rispondendo ad esigenze specifiche di<br />

realtà più circoscritte.<br />

Non si tratta di soluzioni incompatibili o disgiunte, ma di un processo in continua<br />

evoluzione: lo sviluppo su base locale costituisce spesso un punto di partenza indispensabile<br />

per lo sviluppo dell’impresa. Non è infatti un caso che tra le Deboli esista<br />

un sottogruppo non trascurabile di cooperative (21%) che indica la crescita dimensionale<br />

come primo principio a cui si ispira la strategia aziendale, a sottolineare un<br />

percorso evolutivo in atto nel sistema cooperativo che si sta sviluppando a velocità e<br />

con modalità eterogenee.<br />

Le cooperative Deboli, solitamente quelle di minori dimensioni, che intendono<br />

uscire dall’ambito locale ed estendere il proprio mercato di riferimento, vedono la<br />

crescita dimensionale come un obiettivo strategico che consente tra l’altro di sostenere<br />

l’efficienza in termini di costi e l’allargamento della gamma produttiva. Accanto a<br />

questa tipologia di impresa, emerge poi una quota significativa di cooperative Deboli<br />

che al contrario non ha una vera e propria strategia aziendale che riesce a guardare<br />

oltre l’attuale posizionamento competitivo (tabella 2.13).<br />

Le cooperative Robuste si muovono invece in un contesto competitivo di carattere<br />

nazionale e internazionale; alla ricerca di una continua valorizzazione del prodotto<br />

che garantisca la massimizzazione del valore distribuito ai soci, esse puntano generalmente<br />

all’ampliamento e al consolidamento dei mercati di sbocco e a una contestuale<br />

diversificazione produttiva, obiettivi che non possono essere raggiunti se non grazie a<br />

un continuo rafforzamento dell’impresa anzitutto in termini logistici, di marketing e<br />

di immagine aziendale (tabella 2.13).<br />

Tabella 2.13 – La strategia delle aziende cooperative<br />

Deboli Robuste<br />

Principali concorrenti sul mercato nazionale<br />

Cooperative di rilievo locale Cooperative di rilievo nazionale<br />

Ambiti competitivi da rafforzare<br />

Imprese di rilievo nazionale/internazionale<br />

Impresa estera/multinazionale<br />

Efficienza in termini di costi Efficienza logistica<br />

Ampiezza della gamma produttiva Capacità di marketing e vendite – immagine aziendale<br />

Principi a cui si ispira la strategia<br />

Crescita dimensionale Massimizzazione del valore dei soci<br />

Accesso a nuovi mercati<br />

Non esiste nessuna strategia Diversificazione di prodotto<br />

Fonte: elaborazioni <strong>Osservatorio</strong> <strong>sulla</strong> Cooperazione Agricola Italiana.<br />

In un contesto estremamente dinamico e caratterizzato da realtà eterogenee, nel<br />

complesso la <strong>cooperazione</strong> agroalimentare associata consolida il suo ruolo nel più<br />

ampio panorama agroalimentare nazionale.<br />

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