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106Strumenti della rete e processo formativoconsumo cognitivo”, ed essere pronto a <strong>di</strong>ventare attivo, solo quando il suo intervento siarilevante.Il problema della modalità con cui si raggiungono le informazioni (o si è raggiunti dalle) èun criterio interessante per comprendere quali <strong>di</strong>namiche cognitive possono attivarsi negliutenti, anche se – come abbiamo detto – le conseguenze operative non sonodeterministicamente conseguenti e quin<strong>di</strong> preve<strong>di</strong>bili. Accanto alla possibilità che sistemiautomatici <strong>di</strong> inoltro delle informazioni (“push”) determinino maggiore costanza nellalettura, e quin<strong>di</strong> nella “partecipazione”, si contrappone il rischio dell’invadenza e delconseguente rifiuto. È un gioco <strong>di</strong> equilibri sottili: in giusta misura il sistema facilita, equin<strong>di</strong> abilita allo sviluppo <strong>di</strong> abitu<strong>di</strong>ni positive, se viene abusato produce reazioni volte allachiusura ed alla <strong>di</strong>fesa della propria privacy. La posta elettronica e gli SMS sono i duestrumenti che vengono considerati maggiormente capaci <strong>di</strong> veicolare informazioni <strong>di</strong> tipo“push”. Molti dei software collegati ai servizi <strong>di</strong> controllo dei sistemi (dalla videosorveglianza,ai gruppi <strong>di</strong> continuità elettrica, ai server <strong>di</strong> rete) prevedono chel’amministratore, o le persone comunque incaricate, ricevano dei messaggi generatiautomaticamente dalle macchine in caso <strong>di</strong> guasti. Solitamente il meccanismo vienepercepito come vantaggioso dagli utenti. Questo naturalmente fintanto il sistema funzionacorrettamente e i guasti segnalati corrispondono a problemi reali e non a falsi allarmi o aderrori dello stesso sistema <strong>di</strong> segnalazione. Anche negli ambienti per la formazione in reteesiste (solitamente) la possibilità <strong>di</strong> automatizzare alcune funzioni <strong>di</strong> avviso (ad esempio lasegnalazione <strong>di</strong> novità, eventi, scadenze, compiti, ecc.). Sistemi più sofisticati, come quelliche si preoccupano <strong>di</strong> segnalare sulla base <strong>di</strong> euristiche predefinite determinati eventi (Giani,2004), come ad esempio messaggi non letti nei forum o la presenza <strong>di</strong> nuovi documenti ecc.,possono analogamente non essere accolti con favore dagli utenti quando la mole <strong>di</strong> messaggigenerati supera una determinata soglia. Naturalmente, tali funzionalità non hanno <strong>di</strong> per séniente <strong>di</strong> illogico ed è solo questione del fatto che gli utenti percepiscano, in base alla lorosensibilità, il servizio come utile o invadente.La tabella nella pagina seguente riepiloga le tecnologie <strong>di</strong> base attualmente più utilizzateprecisandone le modalità <strong>di</strong> interazione e gli usi appropriati nel contesto socialedell’appren<strong>di</strong>mento.

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