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L’indagine empirica e le verifiche sul campo 127PARTE TERZA.L’indagine empirica e le verifiche sul campo5 Il caso del corso <strong>di</strong> Perfezionamento. Contesto e strumenti.Secondo la mia esperienza del mondo, le cose, se lasciate ase stesse non hanno un buon esito.Thomas Henry Huxley, Aphorisms and reflections 56Questa ultima sezione si prefigge l’obiettivo <strong>di</strong> verificare le ipotesi elaborate nei precedenticapitoli in un contesto pratico. In particolare si tratta <strong>di</strong> capire meglio quale ruolo giochino letecnologie all’interno del setting formativo e quali processi <strong>di</strong> appropriazione siano messi inatto dagli utenti. Viene cioè affrontata la questione <strong>di</strong> come l’ambiente tecnologico scelto siariuscito a fornire un reale valore aggiunto alla pratica dell’appren<strong>di</strong>mento collaborativo, ed inparticolare se abbia adeguatamente incorporato almeno una parte dell’impianto complessivoe della logica <strong>di</strong> questa iniziativa. Tra gli obiettivi conoscitivi specifici ci sono:l’ analisi delle problematiche emerse nell’esperienza concretala percezione da parte dei corsisti delle funzioni specifiche dei singoli strumenti <strong>di</strong>comunicazionel’in<strong>di</strong>cazione su come la comunità ha immaginato il proprio ambiente virtuale <strong>di</strong>appren<strong>di</strong>mento e quali siano le funzioni capaci maggiormente capaci <strong>di</strong> favorire la coesione,la percezione della presenza sociale, e <strong>di</strong> guidare efficacemente le azioni.La sezione empirica del nostro lavoro indaga dunque l’uso reale che è stato fatto <strong>degli</strong>strumenti pre<strong>di</strong>sposti. È stato detto che cooperare in rete non è naturale, ovvero che la retefavorisce spontaneamente l’anarchia creativa (anche se poi consenta forme ambivalenti <strong>di</strong>appropriazione e restituzione), e che quin<strong>di</strong> sia necessario impostare rigorosamente regole,ruoli e tempi <strong>di</strong> sviluppo delle attività. L’ipotesi da cui muoviamo è che parte <strong>di</strong> questolavoro (regole, vincoli, meto<strong>di</strong>) siano implicitamente contenuti nel <strong>di</strong>segno delle interfacce.Perkins (1993) considera il ruolo <strong>degli</strong> strumenti e del contesto come parte integrante delleazioni della persona impegnata nel processo <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento (person-plus). L’ipotesidell’accesso equivalente sostenuta dall’autore asserisce che l’appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>pende dallecaratteristiche d’accesso alla conoscenza significativa: non è importante se la conoscenza siainterna o esterna al soggetto, ma quale tipo <strong>di</strong> conoscenza è rappresentata, come èrappresentata, come prontamente può essere recuperata e tutte le tematiche connesse. Inquesto senso emerge chiaramente che le quattro categorie in<strong>di</strong>cate da Perkins, ed esplicativedella capacità del sistema <strong>di</strong> fornire accesso equivalente (knowledge, representation, retrivale construction) sono in ampia parte connesse con la struttura del contesto d’azione e quin<strong>di</strong>,nel nostro caso, dello strumento.Il presente capitolo si prefigge in particolare l’obiettivo <strong>di</strong> presentata le caratteristichedell’esperienza all’interno della quale si sono svolte le azioni della ricerca empirica. Inparticolare vengono descritte le caratteristiche principali del Corso <strong>di</strong> perfezionamento“Meto<strong>di</strong> e tecniche della formazione in rete”, tenuto nell’anno accademico 2003/2004, e isuoi obiettivi formativi. Successivamente viene descritto lo strumento utilizzato, l’ambiente56 Citato in: Preece, 2001, p.XV.