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Strumenti della rete e processo formativo 7Perfezionamento è particolarmente in<strong>di</strong>cativa perché nel corso dell’anno accademico2003/2004 è stato deciso <strong>di</strong> utilizzare uno specifico ambiente CSCL piuttosto che strumentigenerici (non finalizzati) come avveniva nelle e<strong>di</strong>zioni precedenti. L’indagine realizzataattraverso una coor<strong>di</strong>nata pluralità <strong>di</strong> approcci metodologici è volta a comprendere lespecificità, come pure le <strong>di</strong>fficoltà, rilevate dai corsisti nell’uso <strong>degli</strong> strumenti impiegati. Inparticolare rilievo sono poste le informazioni provenienti da quei corsisti che, avendofrequentato il Corso anche negli anni precedenti, si trovano nelle migliori con<strong>di</strong>zioni pervalutare gli apporti derivanti dall’innovazione tecnologica.Il percorso <strong>di</strong> ricerca, che origina dal pretesto concreto sopra detto, si sviluppa a partire dalleprospettive contestualista e culturalista cercando continue relazioni tra i modelli teorici e leapplicazioni metodologiche ed operative.Il testo è organizzato in tre sezioni, <strong>di</strong> due capitoli ciascuna, secondo la seguentearticolazione.Nella prima parte (Teorie, modelli e artefatti per la costruzione sociale e contestuale dellaconoscenza) vengono esplicitati i para<strong>di</strong>gmi teorici che informano e guidano l’intero lavoro.Nel primo capitolo, sotto forma <strong>di</strong> preambolo all’intera <strong>di</strong>ssertazione, vengono ripercorserapidamente le tappe che, nella storia delle tecnologie <strong>di</strong>dattiche, hanno portato alle attualiprospettive applicative e, in particolare, all’affermazione del CSCL. Nel secondo capitolo siin<strong>di</strong>viduano nel costruttivismo sociale, ed in particolare nelle correnti culturalista econtestualista, i riferimenti teorici all’interno dei quali identificare le euristiche perl’indagine sull’oggetto epistemico. Sono soprattutto i lavori <strong>di</strong> Vygotskij e della scuolastorico culturale sovietica ad essere particolarmente utili ai fini della comprensione deirapporti che si instaurano tra artefatti e mente e <strong>di</strong> come questi siano utili a definire moltedelle questioni relative dell’appren<strong>di</strong>mento in rete.La seconda parte (Strumenti e ambienti per la formazione in rete. Prospettive, limiti epotenzialità delle tecnologie) si preoccupa <strong>di</strong> indagare nello specifico la valenzametodologica e pragmatica <strong>degli</strong> strumenti <strong>di</strong> rete. Nel capitolo terzo vengono affrontatequestioni <strong>di</strong> ergonomia cognitiva e <strong>di</strong>dattica. La tematica è quella del ruolo svolto daglistrumenti nei processi formativi e <strong>di</strong> come la loro progettazione possa contribuire adaumentare l’efficacia nel raggiungimento <strong>degli</strong> obiettivi prefissati. Nel quarto capitolo sonoinvece focalizzate le funzioni sociali e cognitive offerte dalle principali categorie <strong>di</strong>strumenti della rete. L’obiettivo non è quello <strong>di</strong> svolgere una lettura manualisticotecnologica,ma <strong>di</strong> indagare attorno alle potenzialità incorporate in questi <strong>di</strong>spositivi, apartire dalle affordance e dai vincoli rispetto alle principali esigenze funzionali del CSCL.La terza ed ultima parte (L’indagine empirica e le verifiche sul campo) ha come obiettivo laverifica dei presupposti teorici attraverso le analisi e i riscontri in un contesto pratico. Ilquinto capitolo presenta l’esperienza all’interno della quale si sono svolte le attività prese inesame (il Corso <strong>di</strong> perfezionamento “Meto<strong>di</strong> e tecniche della formazione in rete”) a partiredagli obiettivi prefissati e dalla metodologia applicata. Illustra quin<strong>di</strong> le caratteristiche dellospecifico ambiente CSCL adottato (Synergeia) e le funzioni ad esso assegnate all’interno delCorso. L’analisi <strong>degli</strong> approcci metodologici utilizzati nella ricerca empirica conclude ilcapitolo lasciando, poi, all’ultima parte del lavoro il compito <strong>di</strong> illustrare i risultati raggiunti.

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