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Strumenti e ambienti per la formazione in rete. Prospettive, limiti e potenzialità delle tecnologie 111In questo caso, pur trattandosi <strong>di</strong> una applicazione che consente sostanzialmente l’uso <strong>di</strong>strumenti asincroni, l’evidenziare gli utenti connessi è esplicitamente pensato come strategiacapace <strong>di</strong> rafforzare il senso della presenza dell’altro e, conseguentemente, il richiamo adoperare – come stanno facendo gli altri – alle finalità della comunità. Che si tratti <strong>di</strong> strategiaè <strong>di</strong>mostrato dal fatto che il tempo <strong>di</strong> visualizzazione del “grassetto” sui nomi <strong>degli</strong> utentiattivi ha tempi <strong>di</strong> permanenza ben più ampi <strong>di</strong> quelli che sono i tempi reali <strong>di</strong> connessione.Altri programmi impiegano altre strategie come l’inserire <strong>degli</strong> evidenziatori o delle iconecon la scritta “new/novità” davanti ai messaggi non ancora letti, analogamente in<strong>di</strong>rizzate arafforzare la percezione della vitalità e <strong>di</strong>minuire il rischio dell’inari<strong>di</strong>mento delle relazioni ela fine stessa della comunità.La “presenza sociale” è un fattore ritenuto cruciale per lo sviluppo delle esperienze <strong>di</strong>appren<strong>di</strong>mento in rete. Secondo Garrison e colleghi (2000, p.94) la presenza sociale, intesacome la capacità dei partecipanti <strong>di</strong> proiettare affettivamente se stessi attraverso il me<strong>di</strong>um èalla base della capacità <strong>di</strong> incoraggiare il raggiungimento <strong>di</strong> obiettivi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne cognitivo eappren<strong>di</strong>tivo. Ulteriori stu<strong>di</strong> hanno confermato che la presenza sociale, ottenuta attraversol’uso <strong>degli</strong> strumenti info-telematici, è in grado <strong>di</strong> assicurare la sod<strong>di</strong>sfazione generale deipartecipanti <strong>di</strong> un corso online (Gunawardena, Zitte, 1997).Data l’importanza della tematica, nell’ambito dell’indagine empirica (in particolare al §6.1.6, p. 164), verranno svolte ulteriori verifiche relativamente agli elementi che, all’interno<strong>di</strong> ogni famiglia tipologica <strong>di</strong> strumenti, contribuiscono a costruire e rafforzare la percezionedella presenza sociale.4.4.3 Affordance <strong>degli</strong> ambienti integratiI singoli strumenti <strong>di</strong> cui abbiamo detto possono essere impiegati, nell’ambito dellaformazione in rete, anche singolarmente, ovvero senza un’integrazione tra loro. Calvani eRotta (2000, p.104) si riferiscono a questa come ad una soluzione “dosata” incontrapposizione alla soluzione integrata che vede invece l’uso <strong>di</strong> una cosiddetta“piattaforma”, ovvero un ambiente <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento virtuale, “spazio informativostrutturato, sociale ed esplicitamente rappresentato (Dillenbourg, 1999). La <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong>questo tipo <strong>di</strong> sistemi, anche a prezzi contenuti o – attraverso le iniziative Open Source 47 –ad<strong>di</strong>rittura gratuiti, sta rendendo sempre meno giustificato l’uso <strong>di</strong> soluzioni “dosate”, <strong>di</strong>fatto artigianali e meno complete. Le piattaforme, definite anche come learning managementsystem (LMS), o virtual learning environment (VLE) 48 sono dei software che hanno ilvantaggio <strong>di</strong> consentire la gestione integrata <strong>di</strong> tutte le risorse e le fasi del processoformativo, rendendo inoltre <strong>di</strong>sponibili informazioni utili per il monitoraggio dalle attivitàsvolte. Un ambiente integrato consente <strong>di</strong> gestire gli utenti, i contenuti e le interazioni traquesti. Le modalità con cui le <strong>di</strong>verse funzioni sono organizzate e messe a <strong>di</strong>sposizionepossono essere le più svariate e seguono, talvolta implicitamente, i presupposti <strong>di</strong> un modellopedagogico <strong>di</strong> riferimento. In generale questi ambienti vengono percepiti dagli utenti come“luoghi”, più che come dei software. Luoghi dove le risorse sono depositate, descritte e47 Il progetto JOIN, cofinanziato dal programma dell’Unione Europea “Preparatory and innovative actions - eLearningIniziative”, ha lo scopo <strong>di</strong> analizzare e valutare gli ambienti <strong>di</strong> e-learning Open Source e <strong>di</strong> fornire informazioni <strong>di</strong> supporto allascelta. Può quin<strong>di</strong> rappresentare un buon punto <strong>di</strong> inizio per l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> strumenti. In Internet:http://www.ossite.org/join/it48 I vari acronimi che accompagnano la descrizione delle piattaforme e-learning sono molteplici e possono variareall’aggiunta <strong>di</strong> singole funzionalità. I LCMS hanno ad esempio anche funzioni <strong>di</strong> creazione dei contenuti (learning contentmanagement system), laddove i LMS hanno solo la possibilità <strong>di</strong> “gestirli” e i CMS solo quella <strong>di</strong> crearli.

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