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L’indagine empirica e le verifiche sul campo 135un’area. È comunque da precisare che, nonostante i ruoli esistano, le funzionalità ad essiassociate non sono tali da <strong>di</strong>sporre confini evidenti alle possibilità operative <strong>degli</strong> utenti conil ruolo <strong>di</strong> studente. Synergeia, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> software specifici per l’e-learning, è pensatoper favorire le pratiche che consentono, dal basso, lo sviluppo delle conoscenze e <strong>degli</strong>oggetti formativi. Non prevede una consolle, a <strong>di</strong>sposizione dei docenti, capace <strong>di</strong> creare le<strong>di</strong>stanze e fornire gli strumenti per il controllo. È, invece, un ambiente aperto, dove tutti sonoautorizzati ad agire ed a visualizzare le conseguenze <strong>di</strong> queste azioni. L’esistenza dei ruoli èin larga parte funzionale solo alle fasi <strong>di</strong> avvio (ad esempio per la creazione <strong>degli</strong> utenti) oalle funzioni <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> situazioni problematiche più dal punto <strong>di</strong> vista tecnico che nonmetodologico o <strong>di</strong>dattico (ad esempio il recupero <strong>di</strong> materiali cancellati per errore o,viceversa, la cancellazione <strong>di</strong> note o risorse indesiderate).Date queste caratteristiche dell’ambiente tecnologico che ha consentito lo sviluppodell’esperienza formativa descritta nel precedente paragrafo, è ora possibile analizzare comegli utenti abbiano percepito lo strumento tecnologico, intuite le sue finalità operative evissuto le potenzialità e i limiti. L’indagine che viene descritta nei prossimi paragrafi haquin<strong>di</strong> lo scopo <strong>di</strong> mettere sotto esame proprio lo strumento e la sue capacità <strong>di</strong> inglobare edesprimere parte dello spirito complessivo <strong>di</strong> una esperienza <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento collaborativo.5.3 Obiettivi dell’indagine empiricaL’indagine empirica riguarda il ruolo <strong>degli</strong> ambienti <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento in rete visti siavygotskijanamente come strumenti (e quin<strong>di</strong> come apparati capaci <strong>di</strong> valenze regolative etrasformative), sia come ambienti, ovvero spazi contrad<strong>di</strong>stinti da artefatti, capaci <strong>di</strong>accogliere gli in<strong>di</strong>vidui e, nello stesso tempo, favorire lo sviluppo <strong>di</strong> specifiche pratichesociali.Come abbiamo avuto modo <strong>di</strong> vedere gli ambienti della rete, come tutti gli ambientiall’interno dei quali si svolgono attività umane, non sono neutri, ovvero attraverso le lorospecificità: il modello concettuale, il <strong>di</strong>segno delle interfacce, le affordance e i vincoliconseguenti, si riferiscono e rispondono – spesso senza esplicitarlo – alle esigenze <strong>di</strong> undeterminato modello teorico e quin<strong>di</strong> sviluppano modalità regolativa conseguenti. Nel casospecifico indagato è interessante cercare <strong>di</strong> comprendere in quale misura Synergeia,l’ambiente CSCL adottato, sia riuscito a facilitare la collaborazione apportando un valoreaggiunto rispetto, ad esempio, all’uso <strong>di</strong> strumenti generici, ancorché scelti ed integratiopportunamente tra <strong>di</strong> loro. In questo senso dovrebbe anche emergere qualche <strong>di</strong>fferenzanelle posizioni <strong>di</strong> quanti, tra i partecipanti al corso, hanno avuto esperienze simili construmenti <strong>di</strong>versi. Il Corso <strong>di</strong> Perfezionamento “Meto<strong>di</strong> e tecniche della formazione in rete” èparticolarmente congeniale alla verifica <strong>di</strong> questi interrogativi. Come già detto, l’esperienzaformativa si svolge da oltre cinque anni, ma solo dall’Anno Accademico 2003-2004 –ovvero quello stu<strong>di</strong>ato – è stato scelto <strong>di</strong> adottare Synergeia quale ambiente integratospecifico per l’appren<strong>di</strong>mento collaborativo. Negli anni precedenti le interazioni on-linevenivano svolte con strumenti generici. Se la premessa è corretta l’adozione <strong>di</strong> un ambienteintegrato dovrebbero consentire, attraverso le sue “capacità <strong>di</strong>spositive”, un miglioreraggiungimento <strong>degli</strong> obiettivi. Un ambiente, se il suo “progetto d’uso” è coerentementeimplementato dovrebbe risultare efficace per lo sviluppo delle azioni previste e, per contro,improduttivo o inadeguato per altri scopi. Le palestre nascono per consentire attivitàsportive. Chiaramente nel caso <strong>di</strong> emergenze o <strong>di</strong> calamità naturali possono <strong>di</strong>ventare anchedei dormitori, ma la possibilità <strong>di</strong> “infrangere” la regola <strong>di</strong>spositiva intrinseca nell’ambienterichiede uno sforzo <strong>di</strong> adattamento <strong>di</strong>verso e risulterà quin<strong>di</strong>, per qualche verso,<strong>di</strong>sfunzionale alle esigenze del nuovo scopo. I forum “generici”, per tornare all’esempio <strong>di</strong>

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