11.07.2015 Views

Download - E-prints Archive - Home - Università degli Studi di Firenze

Download - E-prints Archive - Home - Università degli Studi di Firenze

Download - E-prints Archive - Home - Università degli Studi di Firenze

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Strumenti e ambienti per la formazione in rete. Prospettive, limiti e potenzialità delle tecnologie 119possono essere utilizzati nei <strong>di</strong>versi momenti <strong>di</strong> sviluppo dei <strong>di</strong>aloghi. I thread possono cosìseguire alcune evoluzioni, ma non altre, incanalando gli studenti, ad ogni passaggio, adessere coerenti con quelle che sono le pratiche invalse nell’ambito delle comunità <strong>degli</strong>esperti. Un esempio <strong>di</strong> struttura argomentativa, quella descritta dagli autori (ibidem)raggruppa i tipi <strong>di</strong> affermazioni in quattro livelli: problema, proposta, giustificazione edevidenza. Al livello del “problema”, l’insegnante posta un messaggio al quale lo studentepuò solo rispondere usando un descrittore <strong>di</strong> tipo “proposta”. Questa tipologia prevede a suavolta una struttura in sotto-livelli che includono: proposta <strong>di</strong> soluzione, presa <strong>di</strong> posizione,ecc. Ad ogni “proposta” è possibile rispondere utilizzando soltanto i descrittori <strong>di</strong> livello“giustificazione (anch’essi ulteriormente articolati: chiarificazione, richiesta <strong>di</strong>reinterpretazione, rifiuto, ridefinizione del problema, ecc.). Al livello della “giustificazione”può infine essere risposto solo con il livello della “evidenza” (anch’esso variamentedeclinato in sotto-descrittori). Il sistema prevede naturalmente molteplici configurazioni inmaniera da garantire il supporto anche a strutture più ramificate o meno vincolate con ilvantaggio <strong>di</strong> poter essere adeguato alle tipologie investigative e <strong>di</strong>alogiche più idonee in baseal tipo <strong>di</strong> utenza scolastica, alla <strong>di</strong>sciplina ed agli obiettivi perseguiti. Da questo punto <strong>di</strong>vista, SNS, è un software molto originale nel gestire i “descrittori” come vincoli imponendocosì, anche psicologicamente, un adeguamento del ragionamento dello studente alla strutturaconcettuale definita dagli esperti per quel dominio investigativo. Secondo gli autori, quantol’intervento formativo è in<strong>di</strong>rizzato allo sviluppo <strong>di</strong> capacità investigative e <strong>di</strong> problemsolving,l’uso <strong>di</strong> strumenti in grado <strong>di</strong> strutturare le <strong>di</strong>scussioni tra gli studenti consente <strong>di</strong>restringere gli elementi necessari alla comprensione/soluzione del problema. Il presuppostoteorico poggia sull’assunto che la riproposizione dei vincoli procedurali e delle costrizionilogiche solitamente esistenti per gli esperti nelle situazioni reali consentirebbe agli studenti ilprogressivo controllo delle prevalenti variabili in gioco. Tale particolarità, che a prima vistasembra contrastare in maniera stridente con i modelli costruttivistici a cui solitamente questotipo <strong>di</strong> prodotti si ispirano, può forse essere compreso meglio se si ci riferisce alla funzione<strong>di</strong> “scaffold”, <strong>di</strong> strutturazione del contesto <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento, proposta ad esempio nelmodello dell’appren<strong>di</strong>stato cognitivo (Collins, Brown, Newman, 1995).Esperienze che come questa si avvalgono in maniera determinante delle funzionalità delsoftware fanno capire l’importanza che può occupare lo strumento nella me<strong>di</strong>azione dellerelazioni sociali. Anche se le riflessioni nell’ambito del CSCL sono maggiormente rivolteagli aspetti metodologici, da alcuni anni, in particolare con lavori promossi dalla SocietàInternazionale per l’Intelligenza Artificiale in Educazione (AIED), emergono istanze volte apromuovere la ricerca e lo sviluppo <strong>di</strong> ambienti tecnologici sempre più “attivi” nella gestionedella collaborazione. Le tematiche su cui si concentrano i lavori 53 sono legate ad argomenticome: la rappresentazione e l’analisi delle interazioni collaborative (Soller, 2001; Simoff,1999), gli strumenti a supporto della collaborazione (Jermann et al., 2001; Constantino-González, Suthers, 2001), gli agenti a supporto della tutorship (Person et al., 2001; Murray etal., 2004), la gestione delle emozioni della motivazione e le modalità <strong>di</strong> restituzione delsenso della presenza sociale. Argomenti su cui si concentra l’impegno <strong>di</strong> coloro che, pur nonpensando allo sviluppo <strong>di</strong> sistemi intelligenti, ritengono comunque necessario lo sviluppo <strong>di</strong>ambienti tecnologici capaci <strong>di</strong> adattarsi “ecologicamente” alle esigenze dell’interazioneumana.La messa a punto <strong>di</strong> software basati su “metodologie conversazionali” è attiva anche inambito europeo dove, soprattutto con il progetto ITCOLE (Innovative Technologies forCollaborative Learning and Knowledge Buil<strong>di</strong>ng – Tecnologie Innovative per53 Si consultino ad esempio i contributi della rivista internazionale dell’associazione IJAIED - International Journal ofArtificial Intelligence in Education e gli interventi presentati ai convegni biennali dell’AIED(http://aied.inf.ed.ac.uk/aiedsoc.html).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!