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166Strumenti della rete e processo formativo<strong>degli</strong> strumenti che hanno i progettisti, da quelle che poi sviluppano gli utenti (Perriault,1989). L’importanza <strong>di</strong> poter controllare quali-quantitativamente il flusso comunicativo è,per chi gestisce la formazione in rete, un modo per monitorare in maniera efficace l’interoprocesso. Lo svolgimento <strong>di</strong> una parte <strong>di</strong> azioni fuori dal “setting” può essere visto, per iprogettisti, come sfiducia nelle tecnologie scelte e guardato con sospetto dai formatori.Nonostante sia stato detto che l’e-mail non favorisca le trattative e la ricerca del consenso(Fjuk, Smørdal, 2001) a causa della mancanza <strong>di</strong> risposte imme<strong>di</strong>ate che causerebbero unrallentamento nell’assunzione <strong>di</strong> decisioni, particolarmente quando le scadenze sono vicine,sembra che la familiarità con questo tipo <strong>di</strong> strumento porti ad<strong>di</strong>rittura a sopravvalutarlotanto che pare innaturale rinunciarci. La posta elettronica è lo strumento <strong>di</strong> comunicazioneper eccellenza, al quale si è preso la stessa abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> quella, più tra<strong>di</strong>zionale, del tornare acasa e vedere se in cassetta c’è qualche novità. La <strong>di</strong>fferenza è, come abbiamo visto (§ 4.4.1,p.104) tra tecnologie “push” e “pull”, laddove le prime vengono percepite non solo come piùagevoli (essere raggiunti dalle informazioni piuttosto che andarsele a cercare), ma anchecapaci <strong>di</strong> garantire maggiormente l’efficacia comunicativa (probabilità più alta che venganoricevute e lette). Alcune argomentazioni parlano infatti <strong>di</strong> una maggiore <strong>di</strong>namicità esicurezza <strong>di</strong> strumenti come la posta elettronica (“per la como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> avere a <strong>di</strong>sposizioneuno strumento, la e-mail, per ottenere una veloce risposta dagli altri componenti delgruppo”, “per rinforzare e avere maggiore sicurezza della ricezione <strong>di</strong> alcuni messaggiimportanti (data e appuntamenti)”, “necessità <strong>di</strong> comunicare con maggiore velocità perprendere accor<strong>di</strong> e ricevere con<strong>di</strong>visioni rapide riguardanti l’avanzamento dei lavori”),concetti che sono, naturalmente, connessi intimamente con quello dell’abitu<strong>di</strong>ne.L’utilizzo della posta ha seguito in parallelo l’uso <strong>di</strong> Synergeia, in particolare per prenderedecisioni e per comunicare. Ad esempio: “hei, abbiamo messo un documento nel forum”(legato sia ad un problema <strong>di</strong> orientamento tra le risorse: molti gruppi hanno creato moltiforum spesso senza una loro specializzazione, oppure organizzato i file in cartelle senza unacompleta con<strong>di</strong>visione delle loro finalità, sia al fatto che non tutto viene letto, sia al fatto chenon c’é la stessa abitu<strong>di</strong>ne all’uso dei forum e della posta).[Maria, focus group]I corsisti hanno colto bene i limiti derivanti dall’esigenza <strong>di</strong> dover “raggiungere” lapiattaforma (quella che abbiamo definito come: modalità “pull”) per avere accesso alleinformazioni, rispetto alla modalità “push” che abbiamo detto essere tipica della postaelettronica 74 . Lo confermano svariate testimonianze.“Nella posta è stato più semplice ed imme<strong>di</strong>ata la comunicazione e lo scambio <strong>di</strong> informazionie notizie” [Paolo, focus group]“abbiamo usato soprattutto la posta elettronica perchè è lo strumento, ad oggi, più veloce efacile da avere sotto gli occhi, inoltre è il mezzo in grado <strong>di</strong> richiamare l’attenzione e vi si puòcreare una semplice mailing list semplicemente <strong>di</strong>gitando i nomi <strong>di</strong> tutti gli interessati; invecela piattaforma può avere problemi <strong>di</strong> accesso e comunque è un luogo dove si deve andare”[Chiara, focus group]Contrariamente a quello che ritengono i corsisti, un messaggio <strong>di</strong> posta elettronica non ha,tecnicamente parlando, nessuna ragione <strong>di</strong> essere considerato più veloce <strong>di</strong> un messaggio inun forum. La velocità viene confusa con la maggiore frequenza, data dall’abitu<strong>di</strong>ne, con cuisolitamente le persone controllano la “posta”, rispetto ad altre azioni svolte in Internet.Lo stesso si può <strong>di</strong>re rispetto alla semplicità d’uso (“probabilmente abbiamo usato l’e-mailper una maggiore familiarità oltre che per una maggiore como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> utilizzo (possibilità <strong>di</strong>74 Ve<strong>di</strong> § 4.4.1, p.104

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