120Strumenti della rete e processo formativol’Appren<strong>di</strong>mento Collaborativo e la Costruzione <strong>di</strong> Conoscenza), si è cercato <strong>di</strong> valorizzarel’utilizzo <strong>di</strong> questi strumenti a sostegno delle pratiche <strong>di</strong>dattiche scolastiche. Da questoprogetto, finanziato dalla Commissione Europea per le IST (Tecnologie per la Societàdell’Informazione): IST-00-III.2 ‘School of Tomorrow’ (La scuola <strong>di</strong> domani), nascono –assieme al Portale Internet Euro-CSCL (www.euro-cscl.org) - due prodotti software che siprefiggono <strong>di</strong> supportare la costruzione <strong>di</strong> conoscenza, in maniera collaborativa, all’interno<strong>di</strong> classi scolastiche: Synergeia Synergheia (Stahl, 2002) e Fle3 (Lakkala, Rahikainen,Hakkarainen, 2001).Fle3 – Future Learning Environment (http://fle3.uiah.fi), sviluppato dall’Università <strong>di</strong> Arte eDesign <strong>di</strong> Helsinki, è un sistema <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento basato sul web, open source e <strong>di</strong>sponibilein varie lingue. Fle3 è sviluppato per aiutare gruppi <strong>di</strong> studenti ad attivare processi <strong>di</strong>appren<strong>di</strong>mento me<strong>di</strong>ante il supporto alla costruzione della conoscenza ed ai processi <strong>di</strong>ricerca ed approfon<strong>di</strong>mento. Come la maggior parte dei progetti CSCL, anche Fle3 nonnasce per la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> materiali <strong>di</strong>dattici e <strong>di</strong> questionari. Questo è un ulteriore aspettosu cui, questi prodotti, si <strong>di</strong>stinguono dalle piattaforme <strong>di</strong> e-learning: Fle3, come altriambienti, non si presta bene ad attività esclusivamente on-line essendo privo <strong>di</strong> moduli checonsentano al docente <strong>di</strong> definire ed organizzare le attività, erogare contenuti <strong>di</strong>dattici everificare i progressi attraverso strumenti formali <strong>di</strong> valutazione. L’efficacia <strong>di</strong> questistrumenti è invece piena se questi vengono utilizzati in attività <strong>di</strong> tipo “blended”, ovveroladdove ai momenti on-line si alternino regolari incontri e lavori <strong>di</strong> gruppo in presenza.Fle3 offre agli studenti tre <strong>di</strong>verse aree <strong>di</strong> lavoro: la “Scrivania” (webtop nella versioneinglese), la “Costruzione <strong>di</strong> conoscenza” (knowledge buil<strong>di</strong>ng) e la “Improvvisazione”(Jamming).La “Scrivania” può essere usata per memorizzare oggetti <strong>di</strong>versi (documenti, files,collegamenti al web e note) relativi ai propri stu<strong>di</strong>, organizzarli in cartelle e con<strong>di</strong>viderli conaltri. Ogni utente ha una Scrivania personale, ma tutti possono visitare la scrivania <strong>degli</strong> altri.La “costruzione <strong>di</strong> conoscenza” è un ambiente per strutturare la <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> gruppoattraverso la redazione <strong>di</strong> note marcabili attraverso “tipi <strong>di</strong> conoscenza” (knowledge type).Quest’area, dove si sviluppa la <strong>di</strong>scussione e quin<strong>di</strong> il processo sociale <strong>di</strong> costruzione econ<strong>di</strong>visione della conoscenza, offre agli studenti varie modalità <strong>di</strong> organizzare lavisualizzazione del lavoro svolto (per thread, per knowledge type, per autore, per data).L’amministratore del sistema (o l’insegnante) può quin<strong>di</strong> esportare completamente ilcontenuto della base <strong>di</strong> dati Fle3 nel formato XML (compatibile con il protocollo <strong>di</strong> scambiodati: EML - Educational Modelling Language).Improvvisazione è infine lo strumento più caratterizzante Fle3, ovvero quello che lo rendemaggiormente innovativo. Si tratta <strong>di</strong> uno spazio per la costruzione collaborativa <strong>di</strong> artefatti<strong>di</strong>gitali a cui hanno lavorato soprattutto i ricercatori dell’University of Art and DesignHelsinki che assieme al <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> psicologia dell’università <strong>di</strong> Helsinki sono tra gliautori del prodotto. Tale strumento è particolarmente utile perché consente la realizzazione apiù mani <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong>gitali consentendo agli studenti <strong>di</strong> esplorare le possibilità <strong>di</strong>mo<strong>di</strong>ficare un file (immagine, au<strong>di</strong>o, video, testo, ecc.) producendone nuove versioniinsieme agli altri a partire da un artefatto iniziale. Ogni nuovo oggetto può, naturalmente,essere corredato da molteplici commenti testuali (note) che aiutano il processo <strong>di</strong> selezione esviluppo collaborativo.Synergeia (http://bscl.fit.fraunhofer.de), offre uno spazio <strong>di</strong> lavoro con<strong>di</strong>viso, strutturato,orientato al web, all’interno del quale è possibile avviare attività <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mentocollaborativo, che prevedano la possibilità <strong>di</strong>: con<strong>di</strong>videre documenti ed idee; registrare iconfronti tra i partecipanti; sviluppare e presentare artefatti <strong>di</strong> conoscenza. Gli insegnantipossono strutturare, avviare e guidare i lavori all’interno <strong>di</strong> Synergeia, facilitando così lacostruzione <strong>di</strong> conoscenza nelle loro classi. Di Synergeia, che è lo strumento adottato dal
Strumenti e ambienti per la formazione in rete. Prospettive, limiti e potenzialità delle tecnologie 121corso <strong>di</strong> perfezionamento ed è oggetto dell’indagine empirica, ne parleremo più <strong>di</strong>ffusamentenel prossimo capitolo.Figura 16. Fle3. Immagine <strong>di</strong> “improvvisazione”,lo specifico strumento per lo sviluppo con<strong>di</strong>viso <strong>di</strong> artefatti.La ricerca nel campo <strong>degli</strong> ambienti CSCL è piuttosto vivace, ma accanto all’emergere <strong>di</strong>nuovi programmi, si assiste spesso anche al declino <strong>di</strong> strumenti che hanno fornito spuntisignificativi alla ricerca – come, ad esempio, nel caso <strong>di</strong> KIE (Bell and Linn, 1997), <strong>di</strong>CaMILE (Guz<strong>di</strong>al, 1997) o del Collaboratory Notebook (O’Neill & Gomez, 1994) – a causadel rapido cambio delle tecnologie, o a seguito dell’esaurimento dei fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> ricerca a cuimolti <strong>di</strong> questi prodotti sono legati 54 .Per concludere questo paragrafo sugli ambienti CSCL e le loro specificità possiamo provaread analizzare in maniera comparativa le funzioni offerte da uno <strong>di</strong> questi strumenti(Synergeia) con ambienti per la formazione in rete generici, anche se sensibili all’approcciocollaborativo come Moodle (che è uno strumento open source che gli autori etichettanocome “ispirato ad un modello <strong>di</strong>dattico socio-costruttivista”) e Blackboard (che è unapiattaforma <strong>di</strong> e-learning molto utilizzata in ambito universitario proprio per la capacità <strong>di</strong>supportare, attraverso forum particolarmente efficaci, anche <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mentocollaborativo in rete) 55 . Come abbiamo detto le <strong>di</strong>fferenze tra gli ambienti, non sono tantonella quantità e tipologia <strong>degli</strong> strumenti offerti, quanto nelle modalità specifiche con cuiquesti vengono messi a <strong>di</strong>sposizione. In questo senso la tabella che segue prova a<strong>di</strong>fferenziare, proprio sulla base <strong>degli</strong> strumenti, le principali caratteristiche con qui questivengono proposti.Nel fare questo raggruppiamo gli strumenti sulla base delle tre categorie proposte da Kaye(1994).54 Informazioni sul progetto KIE (Knowledge Integration Environment), e del suo succedaneo WISE (Web-based IntegratedScience Environment), particolarmente applicato nell’insegnamento delle scienze nelle scuole me<strong>di</strong>e e superiori si trovanorispettivamente agli in<strong>di</strong>rizzi Internet http://kie.berkeley.edu e http://wise.berkeley.edu. CaMILE (Collaborative and Multime<strong>di</strong>aInteractive Learning Environment) è stato un ambente particolarmente utilizzato negli anni passati e, come molti altri prodotti,dall’iniziale sviluppo in reti locali <strong>di</strong> computer Mac è attualmente utilizzabile attraverso Internet. Attualmente gli sviluppi <strong>di</strong>questo progetto sono confluiti in Swiki (http://minnow.cc.gatech.edu/swiki).55 Informazioni sui due prodotti citati si trovano in rete agli in<strong>di</strong>rizzi www.moodle.org (per Moodle) e www.blackboard.com(per Blackboard).
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