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158Strumenti della rete e processo formativocon la griglia delle domande e dando le in<strong>di</strong>cazioni da te date per rispondere, <strong>di</strong>cendo loro <strong>di</strong>depositare il loro file <strong>di</strong> risposta in una sottocartella apposita (sempre all’interno della cartellamonitor) così come ho già fatto nella fase due del nostro lavoro quando ho sottoposto loro unminiquestionario? cosa gli devo <strong>di</strong>re <strong>di</strong> scrivere nel forum? mi sembra più <strong>di</strong>fficoltosoutilizzare lo strumento del forum per proporre questi quesiti. Scusa ma ho bisogno <strong>di</strong>chiarimenti per poter procedere correttamente.[Chiara, e-mail al tutor, 10/5/2004]Da questi punti <strong>di</strong> vista è necessario riconoscere che anche Synergeia, pur rappresentandouno strumento estremamente sofisticato, contiene svariati elementi problematici su cuisarebbe utile poter intervenire. Uno dei problemi del lavoro in rete, che anche in questo casonon è sufficientemente risolto, è relativo al fatto che nonostante si lavori utilizzandoprevalentemente la vista, l’utente spesso si trovi nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> non avere occhi pervedere, ovvero non è possibile comprendere adeguatamente cosa è stato fatto dagli altri e conquale intenzione. Nonostante la possibilità <strong>di</strong> commentare ogni oggetto (ogni risorsa ha quiun nome ed una descrizione), nonostante la possibilità per il gruppo <strong>di</strong> esprimere un giu<strong>di</strong>zio<strong>di</strong> valore su ogni risorsa, è <strong>di</strong>fficile capire con quale successione queste siano state create econ quale intenzione.Lavorare con la vista, ma non vedere è uno dei problema della formazione in rete a basetestuale: non si vedono in faccia le altre persone, non si sa se ci sono, quale umore abbiano,cosa pensino del lavoro e <strong>di</strong> noi. La <strong>di</strong>fficoltà a capire le priorità, a coor<strong>di</strong>nare il lavoro, adefinire scadenze, ad in<strong>di</strong>viduare ruoli e funzioni rappresentano problemi su cui, comunque,Synergeia interviene con maggiore attenzione rispetto ad altri strumenti.6.1.5 Distanze tra progettisti ed utenti realiCome abbiamo visto precedentemente (cfr. § 3.2.1) l’uso dei manufatti è sostenuto più cheda funzioni esplicite, da elementi come la valenza simbolica e le opportunità concrete legatealle specifiche attività in un rapporto che coinvolge molteplici fattori tra cui il contesto, leregole, gli obiettivi, i ruoli (Engeström, 1987). È per questo molto <strong>di</strong>fficile che i progettistipossano avere lo stessa visione e le stesse prospettive, che non gli utenti finali. Piùprobabilmente succede invece che gli utenti finali finiscano per negoziare un utilizzocompletamente <strong>di</strong>verso rispetto a quello delle originali intenzioni <strong>degli</strong> sviluppatori(Perriault, 1989; Bannon, Bødker, 1991; Docq, Daele, 2001). È quin<strong>di</strong> lecito chiedersi se<strong>degli</strong> strumenti messi a <strong>di</strong>sposizione in questa esperienza risulti effettivamente quelloprevisto dai designers <strong>di</strong> Synergeia e rilanciato dagli organizzatori del Corso <strong>di</strong>perfezionamento, o viceversa se gli utenti abbiano negoziato e decretato un uso <strong>di</strong>verso <strong>degli</strong>strumenti. Nel nostro caso non si tratta solo <strong>di</strong> capire come sono state usate le risorse internea Synergeia, ma anche l’uso dei <strong>di</strong>spositivi a supporto (pagine web, mailing-list, barometri) e<strong>di</strong> come (e se) sia stata percepita coerente l’impostazione metodologica con l’apparatostrumentale.Strumenti funzionalmente analoghi, ma operativamente <strong>di</strong>versi (più semplici, più complessi,meno rigi<strong>di</strong>, più flessibili, ecc.) avrebbero portato a risultati <strong>di</strong>versi?Alcune prime risposte, come abbiamo in parte già visto, vengono fornite dallo stessoquestionario. Raffrontando i risultati della domanda 35 (semplicità d’uso) con quelli della 36(utilità) notiamo (figura sotto) che il valore più alto della scala (“molto”) viene attribuito conmaggiore frequenza alle risposte della domanda sulla utilità che non a quelle dellasemplicità. Questo elemento potrebbe <strong>di</strong>rci che, in generale, anche gli strumenti <strong>di</strong>Synergeia, sono ritenuti più utili che semplici da utilizzare. Fatto che denoterebbe un designincapace <strong>di</strong> allinearsi completamente alle esigenze dell’utente. In questo caso specifico ècomunque necessario sottolineare che i risultati positivi cumulati (“molto” e “abbastanza”)

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