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162Strumenti della rete e processo formativoprima della spe<strong>di</strong>zione. L’uso corretto e consapevole dei descrittori potrebbe anche dareinformazioni <strong>di</strong>rette e autentiche sul processo ed essere utilizzato come misura dal valutatore.I pari valutatori, essendo impegnati in un processo <strong>di</strong> monitoraggio, sono più <strong>di</strong> altriconsapevoli dell’importanza <strong>di</strong> questo ausilio sia ai fini della comunicazione, che dellariflessione o della valutazione <strong>di</strong> processo.I descrittori, infatti, esplicano la propria valenza su <strong>di</strong>versi piani, ad esempio la definizione delruolo del messaggio all’interno del processo <strong>di</strong> argomentazione e <strong>di</strong> indagine progressiva(ipotesi, nuova informazione, argomento) e in rapporto al contenuto <strong>di</strong> un altro (valutazione),la definizione <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> organizzazione del gruppo (organizzazione), la costruzione <strong>di</strong>relazioni tra i messaggi nell’ottica del contribute-and-reference (collego), la costruzione <strong>di</strong>riassunti che funzionino sia come riduzione della complessità che come riduzione ad unsignificato con<strong>di</strong>viso e che costituiscano un nuovo punto <strong>di</strong> avvio del processo (sintesi). Aidescrittori Collego e Sintesi si potrebbe anche assegnare una valenza <strong>di</strong> supporto <strong>di</strong>retto alprocesso <strong>di</strong> costruzione collaborativa <strong>di</strong> conoscenza se si assume che quanto più i messaggisono interrelati e costituiscono una “rete” <strong>di</strong> idee (messaggi <strong>di</strong> tipo “collego”) e che quanto piùle <strong>di</strong>verse idee si precisano nel confronto facendo emergere significati nuovi e con<strong>di</strong>visi(messaggi “sintetizzo”), tanto più è probabile che il gruppo stia effettivamente sviluppandocostruzione <strong>di</strong> nuova conoscenza. Pertanto quanto più il gruppo adopera correttamente questidescrittori tanto più potrebbe essere efficace la collaborazione ed elevata la qualità delprocesso.[dal manuale del “pari valutatore”]Altri commenti vengono dal focus group.Non c’era mai la cosa che serviva per etichettare quello che si sarebbe voluto <strong>di</strong>re[Raffaele]ho molti dubbi sui “colorini”, cosi come abbiamo chiamato nel nostro gruppo i descrittori. Ilproblema <strong>di</strong> incastrare il pensiero mi ha vincolato e non mi ha arricchito dal punto <strong>di</strong> vistametacognitivo.[Paola]Alcune voci, quelle negative - come critico - non le abbiamo mai utilizzate.Anche l’incipit dei messaggi non è utile. Personalmente non ho mai utilizzato le frasipreimpostate. Vorrei far notare che i modelli teorici funzionano all’interno del contestoculturale all’interno del quale sono stati elaborati. Con<strong>di</strong>videre i co<strong>di</strong>ci linguistici è unaprospettiva da cui partire per poter utilizzare strumenti come le etichette del pensiero.[Ilaria]Non sono fondamentali, ma non sono controproducenti. Sono sicuramente una guida in più. Sec’è un “non concordo” nel forum lo vado subito a leggere. Per come li abbiamo utilizzati sonopiù utile per chi legge che per chi scrive il messaggio.[Daniela]Quando entro nel forum e vedo che qualcuno ha “CRITICATO” o ha “AGGIUNTO” qualcosaad un mio contributo vado subito a leggerlo. Hanno insomma una funzione <strong>di</strong> anticipatori delcontenuto. Nel nostro gruppo li abbiamo usati così[Carla]Altri problemi sono stati riscontrati nella gestione dei documenti. Anche in questo caso iprogettisti non hanno adeguatamente immaginato le modalità con cui gli utenti avrebberoutilizzato il sistema <strong>di</strong> caricamento dei documenti. Il sistema prevede che l’utente specifichiil tipo <strong>di</strong> file che sta caricando. Operazione che <strong>di</strong> solito viene <strong>di</strong>sattesa con conseguenzenegative per la successiva fase <strong>di</strong> recupero ed apertura dei documenti caricati.

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