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L’indagine empirica e le verifiche sul campo 163a voi succede che un documento rtf o doc inserito nella cartella apposita (spesso) non apparevisualizzato con l’icona regolare <strong>di</strong> Word???? a voi accade che effettuando il download deimedesimi, questi vengano scaricati sul <strong>di</strong>sco fisso senza l’estensione .doc???? mai successo?Mi sembra che sia capitato a Emma e forse a qualcun altro, oltre che a me qualchesuggerimento???[Daniela, forum, 6/4/2004]ho controllato, è vero vengono salvati come documenti word senza l’estensione .doc non socome ovviare al problema.[Emma, forum, 7/4/2004]E’ sufficiente rinominarli con l’estensione preferita (.rtf;.doc)[Maria, forum, 7/4/2004]Ho avuto <strong>di</strong>fficoltà nella visualizzazione dei documenti. Inoltre l’organizzazione delle cartellenell’area del gruppo <strong>di</strong> lavoro a volte determina confusione[risposta anonima alla domanda 39: altre osservazioni sugli strumenti]A parte limiti intrinseci dello strumento, unanimemente segnalati, per il resto la variabilitànei giu<strong>di</strong>zi e nelle considerazioni potrebbe lasciare abbastanza perplessi. Due ricerchesociologiche complementari, Flichy (1995) e Fazzini-Feneyrol (1995), mostranol’importanza della negoziazione e della con<strong>di</strong>visione delle rappresentazioni sociali circal’utilizzo <strong>degli</strong> strumenti in or<strong>di</strong>ne ad incorporare nuovi strumenti nei contesti <strong>di</strong> lavoro.Flichy propone una <strong>di</strong>stinzione teoretica tra il quadro <strong>di</strong> funzionamento (functioningframework) che raccoglie i principi <strong>di</strong> funzionamento secondo la prospettiva dei designers eil contesto d’uso (use framework) che viene costruito <strong>di</strong> volta in volta dalla specificacomunità <strong>di</strong> utenti come rappresentazione sociale <strong>degli</strong> usi possibili dello strumento. Fazzini-Feneyrol conferma l’esistenza <strong>di</strong> una rappresentazione sociale <strong>degli</strong> usi possibili e definiscele modalità attraverso le quali una comunità <strong>di</strong> utenti compone e con<strong>di</strong>vide le proprierappresentazioni. Queste ricerche evidenziano la possibilità che persistano vecchie modalità<strong>di</strong> utilizzo a <strong>di</strong>spetto dell’introduzione <strong>di</strong> nuovi cambiamenti tecnologici e consentono altresì<strong>di</strong> comprendere perchè la “logica dell’utilizzo è ostinata” (Perriault 1989, p. 147). Lericerche micro-sociologiche confermano l’importanza dell’osservazione e delcoinvolgimento della comunità <strong>degli</strong> utenti impegnati nelle attività per comprendere le realimodalità <strong>di</strong> utilizzo <strong>degli</strong> strumenti e, viceversa, dei rischi connessi dal <strong>di</strong>sattendere questaprospettiva, ovvero assistere a risultati <strong>di</strong>versi dall’atteso.Anche nel nostro caso, riprendendo la teoria dell’attività, potremmo constatare che glistudenti non hanno utilizzato completamente gli strumenti <strong>di</strong> comunicazione <strong>di</strong> Synergeia, onon hanno utilizzato adeguatamente alcune componenti (ad esempio: i simboli del pensiero),perché non hanno ritenuto <strong>di</strong> averne bisogno o hanno deciso <strong>di</strong> adottare altre modalità percomunicare (come la posta elettronica o, in alcuni casi, gli strumenti sincroni).Riferendoci a Fazzini-Feneyrol ed all’importanza <strong>di</strong> spiegare le rappresentazioni in<strong>di</strong>vidualirelative all’utilizzo <strong>degli</strong> strumenti dobbiamo riconoscere che standar<strong>di</strong>zzare a tavolino fasi,strumenti e modalità (cosa che generalmente, ed anche in questo caso, viene fatta), può nonincontrare la con<strong>di</strong>visione <strong>degli</strong> utenti e quin<strong>di</strong> perdere <strong>di</strong> efficacia. Solo uno tra i tantiesempi visti: la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> aree specializzate per le <strong>di</strong>scussioni informali (come iforum denominati “caffé”), nonostante la loro utilità possono non funzionare (cometestimonia il contributo riportato <strong>di</strong> seguito) se la loro attivazione non parte dal basso,attraverso un processo <strong>di</strong> riconoscimento <strong>di</strong> un bisogno e <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> un’esigenzacomune.Sicuramente la piattaforma dovrà avere una organizzazione migliore nella struttura <strong>degli</strong>strumenti da utilizzare. Per es: avrei accompagnato al forum una chat ed avrei collocato una“area caffè” all’interno <strong>di</strong> ogni gruppo, invece che all’esterno, dal momento che nella<strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> una determinata tematica ci può essere anche la parte informale, che nondovrebbe essere postata assolutamente nel forum. Inoltre, a seguito dell’esperienza effettuata,mi permetto <strong>di</strong> suggerire una netiquette ben specifica sull’uso della piattaforma ed un maggior

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