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Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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iL cotiLE cEMEntato<br />

nELLa protEsi d’anca<br />

<strong>di</strong> priMo iMpianto<br />

the cemented cup in primary total hip<br />

arthroplasty<br />

riassunto<br />

Background: La protesica d’anca <strong>di</strong> primo impianto con cotile<br />

cementato trova in<strong>di</strong>cazione nei pazienti con età superiore ai<br />

75 anni o che presentino un elevato grado <strong>di</strong> osteoporosi. Nonostante<br />

i progressi tecnologici e i vantaggi economici, i risultati<br />

sono spesso <strong>di</strong>scutibili.<br />

obiettivi e Meto<strong>di</strong>: Lo stu<strong>di</strong>o si pone l’obiettivo <strong>di</strong> analizzare la<br />

letteratura internazionale in merito, i dati e le statistiche relative<br />

ai dati RIPO dell’Emilia-Romagna dal 2000 al 2009.<br />

Risultati: Le percentuali <strong>di</strong> fallimento del cotile pubblicate a livello<br />

internazionale sono <strong>di</strong>scordanti e non mostrano significativi<br />

miglioramenti con le meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> cementazione cosiddette<br />

“contemporanee”. I dati RIPO degli ultimi 9 anni mostrano una<br />

netta tendenza all’abbandono della meto<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> cementazione<br />

del cotile.<br />

conclusioni: Al contrario dei risultati ottenuti con la cementazione<br />

dello stelo, la cementazione del cotile non ha tratto netto<br />

vantaggio dal progresso tecnologico; è quin<strong>di</strong> una meto<strong>di</strong>ca<br />

che trova in<strong>di</strong>cazione in pazienti con bassa richiesta funzionale<br />

ed età superiore ai 75 anni. Le alte percentuali <strong>di</strong> fallimento e<br />

la lunga curva d’appren<strong>di</strong>mento ne fanno una tecnica “in via<br />

d’estinzione” in Emilia Romagna.<br />

parole chiave: protesi totale anca, cemento, cotile<br />

summary<br />

Background: The in<strong>di</strong>cation to use a cemented acetabular cup in<br />

primary total hip arthoplasty is in patients older than 75 years<br />

and in patients with advanced osteoporosis. Despite the technological<br />

development and the economic benefit, the results are<br />

often debatables.<br />

objectives and Methods: The objective of this study is to analyse<br />

the international litterature and the Emilia Romagna prosthesis<br />

database from 2000 to 2009.<br />

results: The cemented cup’s loosening percentages published are<br />

<strong>di</strong>scordants and don’t show meaningful improvement with the<br />

a. BELLuati, c. gorEtti, E. LupEtti, g. MaL<strong>di</strong>ni,<br />

a. a. BELLuati, coLoMBELLi c. gorEtti, E. LupEtti, g. MaL<strong>di</strong>ni,<br />

a. coLoMBELLi<br />

Ospedale “Santa Maria delle Croci”, Ravenna,<br />

U.O.C. <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e <strong>Traumatologia</strong>,<br />

<strong>Traumatologia</strong><br />

Ospedale “Santa Maria delle Croci”, Ravenna<br />

In<strong>di</strong>rizzo per la corrispondenza:<br />

In<strong>di</strong>rizzo Andrea Colombelli per la corrispondenza:<br />

Andrea Via Alberto Colombelli Missiroli 10, 48121 Ravenna<br />

Via Tel. +39 Alberto 328 Missiroli 8274767 10, 48121 Ravenna<br />

E-mail: colombelli.andrea@yahoo.it<br />

colombelli.andrea@yahoo.com<br />

agosto2011;37(suppl.1):95-97 s95<br />

new cementing tecniques. The last nine year’s RIPO database underlines<br />

the surgeon’s tendency to leave behind this tecnique.<br />

conclusions. Despite the results obtained with the stem’s cementation<br />

are very good, the cup <strong>di</strong>dn’t have such technological<br />

profit; also for this reason, it’s a tecnique to use in patients without<br />

a big functional demand. The high percentage of failure and<br />

the hard learning curve make this procedure to be vanishing.<br />

Key words: total hip arthroplasty, cement, acetabular cup<br />

introduZionE<br />

La protesica d’anca rappresenta la tecnica chirurgica ricostruttiva<br />

più frequente in ambito ortope<strong>di</strong>co e sicuramente<br />

la mobilizzazione asettica rappresenta ancora una<br />

eventualità frequente in questa chirurgia.<br />

Uno stu<strong>di</strong>o ra<strong>di</strong>ografico del 1982 <strong>di</strong> Stauffer et al. 1 sulle<br />

componenti cementate ha <strong>di</strong>mostrato un 20% <strong>di</strong> mobilizzazione<br />

a 5 anni che può salire fino al 30-40% a<br />

10 anni; è quin<strong>di</strong> facilmente comprensibile come nelle<br />

ultime deca<strong>di</strong> il design delle componenti protesiche, la<br />

tribologia e le tecniche <strong>di</strong> cementazione siano cambiate<br />

in funzione <strong>di</strong> una migliore durata, necessaria soprattutto<br />

nei pazienti più giovani.<br />

Per meglio comprendere l’utilizzo della cementazione nella<br />

protesica dell’acetabolo dobbiamo conoscere che, se<br />

l’impianto è sufficientemente stabile, allora si formerà del<br />

tessuto osseo sulla superficie del cemento 2 3 . Ne deriva<br />

che la tecnica <strong>di</strong> cementazione deve per forza creare una<br />

interfaccia duratura e solida tra impianto e l’osso.<br />

La stabilità del nostro impianto <strong>di</strong>pende dalla forza e<br />

dall’estensione dell’interazione meccanica tra cemento<br />

ed osso. Il cemento acrilico (polimetilmetacrilato autoindurente,<br />

PMMA) non ha alcuna proprietà adesiva e questa<br />

interazione meccanica 4 <strong>di</strong>pende dalla penetrazione della<br />

pasta <strong>di</strong> cemento negli spazi ossei: questa è <strong>di</strong>rettamente<br />

proporzionale alla pressione applicata sulla pasta e inversamente<br />

proporzionale alla sua viscosità al momento<br />

dell’applicazione della pressione 5 . Nella pratica clinica,<br />

la pasta <strong>di</strong> cemento a bassa viscosità non può essere maneggiata<br />

o plasmata con le <strong>di</strong>ta. Questo significa che<br />

l’uso <strong>di</strong> un iniettore <strong>di</strong> cemento <strong>di</strong>viene essenziale.<br />

Ne deriva che, come hanno <strong>di</strong>mostrato sperimentalmente<br />

<strong>di</strong>versi Autori, applicando sotto pressione del cemento<br />

con bassa viscosità ad una superficie ossea pulita, è possibile<br />

quadruplicare la forza all’interfaccia cemento-osso<br />

6 7 . L’applicazione clinica <strong>di</strong> questi risultati sperimentali<br />

all’introduzione del cemento sull’acetabolo costituisce la<br />

base delle cosiddette tecniche <strong>di</strong> cementazione “contemporanee”.<br />

in<strong>di</strong>caZioni<br />

L’in<strong>di</strong>cazione all’utilizzo <strong>di</strong> una componente acetabolare<br />

cementata riguarda pazienti con età superiore ai 75-80<br />

anni, o pazienti più giovani, ma con una porosi ossea<br />

avanzata.

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