Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia
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appLicaZionE dEL p.r.p.<br />
nELLE condropatiE<br />
post-trauMatichE<br />
E dEgEnEratiVE<br />
p.r.p. application in post-traumatic<br />
and degenerative condropathy<br />
riassunto<br />
La cartilagine articolare è un tessuto altamente specializzato ma<br />
con scarsa capacità rigenerativa: numerose meto<strong>di</strong>che, conservative<br />
e chirurgiche, sono state proposte per trattare la patologia<br />
cartilaginea. Tra queste particolare rilievo ha assunto, negli<br />
ultimi anni, l’impiego <strong>di</strong> Plasma Ricco in Piastrine (P.R.P.), ovvero<br />
<strong>di</strong> un derivato ematico autologo ricco <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> crescita piastrinici<br />
implicati, come <strong>di</strong>mostrato da stu<strong>di</strong> in vitro, nei processi<br />
<strong>di</strong> proliferazione e <strong>di</strong>fferenziazione cellulare e modulazione del<br />
microambiente articolare, in modo tale da favorire la rigenerazione<br />
tissutale. Questo articolo propone una revisione della<br />
letteratura attualmente <strong>di</strong>sponibile riguardo l’impiego <strong>di</strong> derivati<br />
piastrinici nel trattamento della patologia cartilaginea su base<br />
traumatica e degenerativa.<br />
I risultati ottenuti nei vari stu<strong>di</strong> considerati sono incoraggianti e<br />
rendono ragione del sempre crescente interesse verso l’applicazione<br />
<strong>di</strong> tale meto<strong>di</strong>ca per la cura delle lesioni cartilaginee.<br />
Sono necessari ulteriori conferme con stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> alta qualità per<br />
chiarire le in<strong>di</strong>cazioni, in<strong>di</strong>viduare i fattori influenzanti la terapia<br />
e confermare i risultati clinici.<br />
parole chiave: PRP, infiltrazioni, condropatia, lesioni traumatiche,<br />
lesioni degenerative<br />
summary<br />
Articular cartilage is a highly specialised tissue with poor healing<br />
potential: several therapeutical approaches, both conservative<br />
and surgical, have been proposed to treat cartilage pathology.<br />
Among them, in the last years, particular interest has been given<br />
to Platelet-Rich Plasma (P.R.P.), an autologous blood product rich<br />
in platelet-derived growth factors which are implied, as shown<br />
in some in vitro-stu<strong>di</strong>es, in cellular proliferation, <strong>di</strong>fferentiation,<br />
and modulation of the articular micro-environment. The aim of<br />
g. fiLardo, E. Kon, B. <strong>di</strong> MattEo, a. <strong>di</strong> Martino,<br />
s. patELLa, f. pEr<strong>di</strong>sa, L. dE pasquaL, M.L. MErLi,<br />
M. Marcacci<br />
Istituto Ortope<strong>di</strong>co Rizzoli, III Clinica Ortope<strong>di</strong>co-<br />
Traumatologica / Laboratorio Nano-Biotecnologie, Bologna<br />
In<strong>di</strong>rizzo per la corrispondenza:<br />
Elizaveta Kon<br />
Istituti Ortope<strong>di</strong>ci Rizzoli, Centro <strong>di</strong> ricerca Co<strong>di</strong>villa-Putti,<br />
Laboratorio <strong>di</strong> biomeccanica<br />
Via <strong>di</strong> Barbiano 1/10 40136 Bologna<br />
Tel. +39 051 6366567<br />
E-mail: e.kon@biomec.ior.it<br />
agosto2011;37(suppl.1):151-154 s151<br />
this approach is therefore to stimulate cartilage regeneration.<br />
This article is a review of the present scientific literature about<br />
the application of platelet-derived growth factors in treating both<br />
traumatic and degenerative cartilage pathology. The results obtained<br />
in the stu<strong>di</strong>es examined are encouraging and explain the<br />
raising attention toward the use of such approach for the treatment<br />
of cartilage lesions.<br />
Other high quality stu<strong>di</strong>es are required to further investigate on<br />
the in<strong>di</strong>cations, to find out the influencing factors and to confirm<br />
the good clinical outcome so far registered.<br />
Key words: PRP, injections, chondropathy, traumatic lesions, degenerative<br />
lesions<br />
introduZionE<br />
La patologia cartilaginea rappresenta un capitolo molto<br />
importante della pratica quoti<strong>di</strong>ana dell’ortope<strong>di</strong>co e del<br />
me<strong>di</strong>co sportivo. La sua incidenza risulta in costante incremento,<br />
fatto imputabile alla sempre maggiore <strong>di</strong>ffusione<br />
della attività sportiva nel contesto della popolazione generale,<br />
anche in fasce <strong>di</strong> età che fino a qualche tempo fa<br />
erano meno impegnate nella pratica sportiva.<br />
Vari sono i fattori implicati nella fisiopatologia del danno<br />
cartilagineo: in primis vanno menzionati fattori biologici<br />
e metabolici congeniti ed acquisiti, quin<strong>di</strong> alterazioni biomeccaniche<br />
ed eventi traumatici acuti o cronici (compresi<br />
quin<strong>di</strong> i microtraumi) che determinano un’alterazione<br />
dell’omeostasi tissutale cartilaginea e del microambiente<br />
articolare tale da causare un danno alla cartilagine che<br />
può risultare ingravescente nel tempo sino a condurre alla<br />
manifestazione artrosica.<br />
La cartilagine ha dalla sua una enorme capacità <strong>di</strong> adattarsi<br />
e rispondere a stimoli meccanici e chimici <strong>di</strong> varia<br />
natura; tuttavia, una volta incorso il danno, le sue capacità<br />
rigenerative si rivelano assai modeste rendendo pertanto<br />
la condropatia una sfida terapeutica non <strong>di</strong> poco conto<br />
per il me<strong>di</strong>co che si trovi a trattarla. In funzione dell’estensione<br />
e della gravità della condropatia sono stati proposti<br />
vari approcci, sia conservativi che chirurgici.<br />
Tra i primi, ampio seguito e sempre maggiore impiego sta<br />
riscontrando la terapia infiltrativa con Platelet-Rich Plasma<br />
(P.R.P.). Si tratta <strong>di</strong> un concentrato autologo <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong><br />
crescita piastrinici e numerose altre molecole autologhe,<br />
ottenuto tramite centrifugazione dal sangue intero. Non esiste<br />
una definizione universalmente accettata <strong>di</strong> P.R.P.: comunemente<br />
si considera tale un derivato ematico con una<br />
concentrazione piastrinica <strong>di</strong> circa il 400% (o superiore)<br />
rispetto ai valori basali. Efficacia clinica è stata però riportata<br />
anche in alcuni stu<strong>di</strong> con prodotti meno concentrati 1-3 .<br />
Esistono svariate procedure <strong>di</strong> preparazione, che consentono<br />
<strong>di</strong> ottenere concentrazioni piastriniche <strong>di</strong>fferenti. Inoltre<br />
i meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> attivazione delle piastrine, così come altri fattori<br />
quali la presenza <strong>di</strong> leucociti o tracce <strong>di</strong> globuli rossi,<br />
rappresentano fattori <strong>di</strong> cui tener conto quando si vanno a<br />
comparare gli stu<strong>di</strong> sull’impiego clinico del P.R.P. 4 .