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Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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L’utiLiZZo dEi fattori <strong>di</strong> crEscita<br />

nELLa riparaZionE artroscopia<br />

dELLa cuffia dEi rotatori<br />

growth factor augmentation<br />

for arthroscopic rotator cuff repair<br />

riassunto<br />

Nonostante la frequenza dei casi e l’elevato costo sociale nei<br />

paesi industrializzati, il trattamento più idoneo per le lesioni della<br />

cuffia dei rotatori è ancora <strong>di</strong>battuto. Una delle principali ragioni<br />

è legata alla patogenesi delle lesioni che è ancora in gran<br />

parte sconosciuta. Un altro punto critico è dato dalla limitata<br />

capacità <strong>di</strong> guarigione dei ten<strong>di</strong>ni della cuffia dei rotatori dopo<br />

una riparazione. L’utilizzo dei fattori <strong>di</strong> crescita è stato proposto<br />

nel tentativo <strong>di</strong> aumentare le possibilità <strong>di</strong> guarigione dopo una<br />

riparazione della cuffia. Tuttavia i risultati riportati appaiono variabili,<br />

e spesso deludenti.<br />

parole chiave: lesione cuffia dei rotatori, fattori <strong>di</strong> crescita, PRP,<br />

artroscopia<br />

summary<br />

Despite its frequency and great health care costs in industrialised<br />

countries, the best management options for rotator cuff<br />

tears are still debated. One of the reasons is that the pathogenesis<br />

of rotator cuff tears is still largely unknown, and that<br />

the cuff has a limited ability to heal back to its insertion on<br />

the humerus following repair. Growth factor augmentation has<br />

been proposed to be able to enhance healing in such procedure.<br />

However, to date results have been <strong>di</strong>verse, and often<br />

<strong>di</strong>sappointing.<br />

Key words: rotator cuff tear, growth factors, platelet-rich plasma,<br />

arthroscopy<br />

L’incidenza delle lesioni degenerative della cuffia dei rotatori<br />

aumenta con l’età e tale patologia è destinata ad<br />

incrementare negli anni, rendendola una problematica<br />

clinica sempre più rilevante.<br />

r. castricini, u.g. Longo, M. dE BEnEdEtto,<br />

p. pirani, r. Zini, n. MaffuLLi, V. dEnaro<br />

Casa <strong>di</strong> Cura Privata “Villa Verde”, Fermo;<br />

* Dipartimento <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a e <strong>Traumatologia</strong>,<br />

Campus Bio-Me<strong>di</strong>co, Università <strong>di</strong> Roma;<br />

** UO <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a, Villa Maria Cecilia Hospital,<br />

Cotignola, Ravenna; *** Centre for Sports and Exercise<br />

Me<strong>di</strong>cine, Barts and The London School of Me<strong>di</strong>cine<br />

and Dentistry, London<br />

In<strong>di</strong>rizzo per la corrispondenza:<br />

Roberto Castricini<br />

Piazzale Kennedy 2, 63023 Fermo<br />

Tel. +39 348 3332134<br />

E-mail: robertocastricini@tin.it<br />

agosto2011;37(suppl.1):121-124 s121<br />

La riparazione artroscopia delle lesioni della cuffia rappresenta<br />

una tecnica nota e molto utilizzata nella chirurgia<br />

della spalla. Sebbene i risultati clinici siano buoni,<br />

numerosi stu<strong>di</strong> hanno evidenziato un tasso <strong>di</strong> ri-rottura o<br />

non guarigione elevato oscillando tra il 13% e l’80% a<br />

seconda delle <strong>di</strong>mensioni e del numero dei ten<strong>di</strong>ni coinvolti,<br />

identificando nell’età maggiore <strong>di</strong> 60 anni e nella<br />

degenerazione grassa muscolare i principali fattori prognostici<br />

negativi 1-5 . Tra le cause che conducono al fallimento<br />

della riparazione ci sono quelle meccaniche, legate<br />

alle tecniche chirurgiche, e quelle biologiche, legate<br />

alle caratteristiche intrinseche del ten<strong>di</strong>ne e alle capacità<br />

dell’organismo <strong>di</strong> raggiungere una completa guarigione.<br />

Se nell’ultimo decennio la tecnica chirurgica è migliorata<br />

tanto da raggiungere un elevato standard, poco ancora<br />

conosciamo sui fattori che regolano e favoriscono la<br />

riparazione della lesione. Una migliore conoscenza dei<br />

processi biologi che regolano la guarigione della lesione<br />

ten<strong>di</strong>nea è in<strong>di</strong>spensabile per in<strong>di</strong>viduare il trattamento<br />

più adeguato.<br />

Se parte delle lesioni della cuffia dei rotatori possano conseguire<br />

ad un trauma, un gran numero <strong>di</strong> rotture avviene<br />

in conseguenza <strong>di</strong> un graduale e progressivo processo<br />

<strong>di</strong> degenerazione ten<strong>di</strong>neo all’interfaccia osso-ten<strong>di</strong>ne.<br />

Mentre le fibre collagene ten<strong>di</strong>nee vanno incontro ad<br />

un processo <strong>di</strong> degenerazione ialina e mixoide, il tessuto<br />

osseo avvia una fase <strong>di</strong> metaplasia condrale. Questi<br />

aspetti, talvolta macroscopici, si associano quin<strong>di</strong> ad una<br />

progressiva infiammazione, calcificazione, proliferazione<br />

vascolare ed infiltrazione grassa tissutale. Il processo <strong>di</strong><br />

guarigione “bone-to-tendon” porta allo sviluppo <strong>di</strong> un tessuto<br />

inserzionale <strong>di</strong>fferente da quello originale attraverso<br />

la progressione nelle tre fasi: infiammatoria, riparativa e<br />

<strong>di</strong> rimodellamento. Al posto della struttura nativa ricca in<br />

collagene tipo I, ten<strong>di</strong>ne ed osso ora sono connessi da<br />

un tessuto cicatriziale fibrovascolare in cui predomina il<br />

collagene tipo III. Il tessuto si presenta più debole rispetto<br />

al sito <strong>di</strong> inserzione originale e questo può giustificare il<br />

rischio <strong>di</strong> ri-rottura ten<strong>di</strong>nea.<br />

Numerosi sono i fattori <strong>di</strong> crescita ed i processi cellulari<br />

che sono stati identificati durante il processo <strong>di</strong> guarigione<br />

ten<strong>di</strong>nea, ed ognuno dei growth factor stu<strong>di</strong>ati<br />

presenta una moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> funzioni e <strong>di</strong> interazioni. La<br />

scienza <strong>di</strong> base ha evidenziato ad esempio come i fattori<br />

<strong>di</strong> crescita, rilasciati dalle piastrine attivate da una lesione,<br />

promuovono i processi <strong>di</strong> guarigione iniziali (bFGF,<br />

PDGF, IGF) e tar<strong>di</strong>vi (EGF, VEGF, TGF-b, IGF) nell’osso e<br />

nei tessuti molli, in<strong>di</strong>viduando nuovi campi <strong>di</strong> applicazione<br />

cliniche 6-12 .<br />

È stato stu<strong>di</strong>ato il ruolo dell’augmentation ten<strong>di</strong>neo con<br />

componenti cellulari che servirebbe come scaffold per i fibroblasti<br />

e come possibile origine <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> crescita per<br />

favorire il processo <strong>di</strong> riparazione. Lo xenograft, l’allo-

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