Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia
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appLicaZionE dEL p.r.p. nELLE condropatiE post-trauMatichE<br />
E dEgEnEratiVE s153<br />
con pregressi tentativi terapeutici conservativi privi <strong>di</strong> effi -<br />
cacia clinica. I pazienti sono stati valutati a livello basale<br />
ed a successivo follow-up a 2, 5, 11, 18 e 52 settimane<br />
impiegando la Brittberg-Peterson Visual Analog Pain, Activities<br />
and Expectation Score, la VAS e il KOOS Score.<br />
Inoltre è stato valutato, con meto<strong>di</strong>ca ecografi ca, lo spessore<br />
della cartilagine articolare a livello del con<strong>di</strong>lo femorale<br />
me<strong>di</strong>ale, del con<strong>di</strong>lo femorale laterale e della troclea<br />
per verifi care eventuali variazioni dello stesso tra il pre- e<br />
il post-trattamento. In termini <strong>di</strong> outcome clinico gli autori<br />
hanno documentato un miglioramento statisticamente signifi<br />
cativo degli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> valutazione, con incremento del<br />
KOOS ed una riduzione del dolore a riposo e durante il<br />
movimento. Nei pazienti responsivi alla terapia gli effetti<br />
benefi ci hanno avuto durata superiore ai 12 mesi. Per<br />
quanto concerne la misurazione dello spessore cartilagineo<br />
non sono stati registrati cambiamenti statisticamente<br />
signifi cativi dopo il trattamento.<br />
Limiti dello stu<strong>di</strong>o vano riconosciuti nello scarso numero <strong>di</strong><br />
pazienti arruolati ed in una non ottimale omogeneità del<br />
gruppo <strong>di</strong> pazienti trattato.<br />
Sempre nel 2010 sono stati pubblicati i risultati dello stu<strong>di</strong>o<br />
prospettico <strong>di</strong> Wang-Segusa et al. 14 , in cui sono stati<br />
trattati 261 pazienti con gonartrosi mono- o bilaterale,<br />
sintomatica da più <strong>di</strong> tre mesi. I pazienti hanno ricevuto<br />
tre infi ltrazioni <strong>di</strong> P.R.G.F. a cadenza quin<strong>di</strong>cinale e<br />
sono stati valutati a livello basale ed a follow-up <strong>di</strong> 6 mesi<br />
impiegando il WOMAC Score, la VAS, il Lequesne Index<br />
e il SF-36. L’analisi statistica ha evidenziato risultati<br />
degni <strong>di</strong> rilievo con un miglioramento in tutti gli score<br />
considerati, anche se è emersa una quota non trascurabile<br />
<strong>di</strong> pazienti che non hanno ottenuto effetto terapeutico<br />
dall’infi ltrazione intra-articolare <strong>di</strong> P.R.G.F. L’assenza <strong>di</strong><br />
un gruppo <strong>di</strong> controllo rappresenta il limite maggiore dello<br />
stu<strong>di</strong>o proposto.<br />
Il gruppo <strong>di</strong> Kon et al. 15 ha pubblicato nel 2009 i risultati<br />
del proprio stu<strong>di</strong>o prospettico condotto su un campione <strong>di</strong><br />
91 pazienti (per un totale <strong>di</strong> 115 ginocchia) trattati con tre<br />
infi ltrazioni <strong>di</strong> 5 ml <strong>di</strong> P.R.P, una ogni tre settimane. I criteri<br />
<strong>di</strong> inclusione sono stati: storia clinica <strong>di</strong> dolore o tumefazione<br />
articolare perdurante da più <strong>di</strong> quattro mesi e segni<br />
ra<strong>di</strong>ografi ci o alla RMN <strong>di</strong> degenerazione cartilaginea.<br />
Criteri <strong>di</strong> esclusione sono stati, invece: le deviazioni assiali<br />
<strong>di</strong> ginocchio maggiori <strong>di</strong> 5°, la presenza <strong>di</strong> malattie<br />
ematologiche, reumatiche, <strong>di</strong>abete, immunodepressione,<br />
terapia anti-aggregante ed anticoagulante cronica, uso<br />
<strong>di</strong> FANS entro i 5 giorni precedenti il prelievo <strong>di</strong> sangue,<br />
valori <strong>di</strong> Hb < 11 g/dl e <strong>di</strong> piastrine < 150.000/mm 3 .<br />
I pazienti (57 uomini e 34 donne) sono stati sottoposti<br />
a valutazione basale ed a follow-up programmati a 2,<br />
6 e 12 mesi dal termine delle infi ltrazioni, impiegando i<br />
seguenti strumenti <strong>di</strong> valutazione: IKDC oggettivo, IKDC<br />
soggettivo ed EQ-VAS.<br />
Non si sono registrate complicanze maggiori dopo le infi<br />
ltrazioni fuorché in una unica eccezione in cui si sono<br />
verifi cate una tumefazione ed un dolore ragguardevoli,<br />
che però si sono risolti nel giro <strong>di</strong> 2 settimane.<br />
L’80% dei pazienti trattati si è espresso come sod<strong>di</strong>sfatto<br />
del trattamento ricevuto. Per quanto concerne l’outcome<br />
clinico si è registrato un incremento statisticamente signifi<br />
cativo <strong>di</strong> tutti i parametri considerati già ai 2 mesi <strong>di</strong><br />
follow-up. Tali risultati sono stati successivamente confermati<br />
a 6 mesi <strong>di</strong> follow-up mentre è stata osservata una<br />
tendenza al peggioramento dai 6 ai 12 mesi dalla fi ne<br />
del ciclo <strong>di</strong> infi ltrazioni. Va precisato tuttavia che, per<br />
quanto in calo rispetto al precedente controllo a 6 mesi, a<br />
12 mesi <strong>di</strong> follow-up i valori degli score fossero comunque<br />
superiori a quelli della valutazione basale.<br />
Per quanto riguarda le variabili capaci <strong>di</strong> infl uenzare<br />
l’esito della terapia, è stato riscontrato come i pazienti<br />
giovani e <strong>di</strong> sesso maschile siano riusciti ad ottenere<br />
migliori risultati. Inoltre il grado <strong>di</strong> degenerazione della<br />
cartilagine articolare è correlato con l’outcome clinico: in<br />
particolare i pazienti affetti da semplice condropatia (Kellgren-Lawrence<br />
score = 0) hanno risultati migliori e più<br />
duraturi dei pazienti affetti da artrosi iniziale (Kell-gren<br />
Lawrence score = 1-3) o da artrosi avanzata (Kellgren<br />
Lawrence score = 4).<br />
Un ulteriore stu<strong>di</strong>o sullo stesso campione <strong>di</strong> pazienti, valutati<br />
a 24 mesi <strong>di</strong> follow-up è stato pubblicato nel 2010 16 :<br />
in questo lavoro si evidenziava, come già lasciato presagire<br />
dall’andamento clinico tra i 6 ed i 12 mesi <strong>di</strong> followup,<br />
un ulteriore e più sensibile decremento negli in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />
valutazione, a riprova dell’effetto tempo-<strong>di</strong>pendente della<br />
terapia infi ltrativa con i fattori <strong>di</strong> crescita piastrinici. Sempre<br />
nello stesso stu<strong>di</strong>o veniva calcolata la durata me<strong>di</strong>a<br />
del miglioramento clinico nei pazienti infi ltrati, pari a circa<br />
9 mesi. Inoltre, veniva confermata l’infl uenza dell’età<br />
del soggetto e del grado <strong>di</strong> degenerazione cartilaginea<br />
sull’esito della terapia.<br />
In un altro stu<strong>di</strong>o multi-centrico condotto dal gruppo <strong>di</strong> Kon<br />
in collaborazione con i gruppi <strong>di</strong> Mandelbaum e Giannini,<br />
sono stati confrontati i risultati ottenuti in tre gruppi<br />
omogenei <strong>di</strong> 50 pazienti ciascuno, trattati rispettivamente<br />
con tre infi ltrazioni settimanali <strong>di</strong> acido ialuronico a basso<br />
peso molecolare, acido ialuronico ad alto peso molecolare<br />
e P.R.P. I pazienti sono stati valutati a livello basale ed<br />
a follow-up <strong>di</strong> 2 e 6 mesi impiegando IKDC soggettivo ed<br />
EQ-VAS. I risultati hanno evidenziato una migliore performance<br />
del gruppo trattato con PRP a 6 mesi <strong>di</strong> follow-up,<br />
sia nella valutazione IKDC che EQ-VAS. In particolare,<br />
analizzando sottogruppi <strong>di</strong> pazienti in funzione del grado<br />
<strong>di</strong> degenerazione cartilaginea (condropatia iniziale,<br />
osteoartrosi iniziale ed osteoartrosi avanzata), si è notato<br />
come nel gruppo della condropatia il trattamento con PRP<br />
<strong>di</strong>a risultati nettamente migliori del trattamento con HA ai