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Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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BioscaffoLd E BiotEcnoLogiE nELLa chirurgia dEL rachidE<br />

i tempi operatori e le per<strong>di</strong>te ematiche. Tuttavia l’utilizzo<br />

dell’osso allogenico comporta un aumentato rischio <strong>di</strong><br />

malattie infettive, nonostante lo screening sierologico dei<br />

donatori ed i moderni meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> prelievo e conservazione<br />

abbiano ridotto la frequenza <strong>di</strong> tale complicanza 11 . Le<br />

proprietà fi nali dell’osso allogenico <strong>di</strong>pendono dal metodo<br />

<strong>di</strong> preparazione. Esso è <strong>di</strong>sponibile in due forme,<br />

mineralizzato e demineralizzato. L’osso allogenico fresco<br />

congelato (mineralizzato) non è osteogenico, moderatamente<br />

osteoinduttivo e molto osteoconduttivo. Il congelamento<br />

a -60°C ne riduce l’immunogenicità.<br />

La matrice d’osso demineralizzata (DBM) è prodotta attraverso<br />

la rimozione del contenuto minerale osseo tramite<br />

un processo <strong>di</strong> estrazione acida, in modo da ottenere la<br />

componente proteica composta dalle proteine collageniche,<br />

non collageniche e fattori <strong>di</strong> crescita. Essa contiene le<br />

proteine morfogeniche dell’osso (BMPs) in basse concentrazioni.<br />

La procedura <strong>di</strong> preparazione <strong>di</strong> osso allogenico<br />

demineralizzato non prevede però la quantifi cazione dei<br />

fattori <strong>di</strong> crescita che possono pertanto essere presenti<br />

in concentrazione variabile tra le <strong>di</strong>fferenti aziende produttrici<br />

e tra i <strong>di</strong>fferenti lotti <strong>di</strong> derivazione 12 . La DMB<br />

esiste in varie formulazioni e forme, questa presenta caratteristiche<br />

<strong>di</strong> buona osteoconduttiva e proprietà variabili<br />

<strong>di</strong> osteoinduttività. La concentrazione <strong>di</strong> BMP-2 e BMP-7,<br />

infatti, è dell’or<strong>di</strong>ne dei nanogrammi, circa un milione <strong>di</strong><br />

volte inferiore rispetto alla concentrazione necessaria ad<br />

ottenere un’artrodesi vertebrale 13 .<br />

sostituti dell’osso sintetici<br />

Sono numerosi i sostituti dell’osso sintetici che hanno<br />

proprietà osteoconduttive tali da promuovere la crescita<br />

ossea all’interno dello scaffold. I compositi ceramici <strong>di</strong><br />

calcio fosfato sono dei materiali inorganici prodotti ad<br />

elevate temperature. Il metodo <strong>di</strong> processazione della ceramica<br />

permette <strong>di</strong> generare prodotti con struttura e caratteristiche<br />

chimiche <strong>di</strong>fferenti. Il β-tricalcio fosfato (β-TCP) e<br />

l’idrossiapatite sono i materiali sintetici più comunemente<br />

utilizzati per le loro caratteristiche chimico-fi siche simili<br />

alla parte mineralizzata dell’osso. Il processo <strong>di</strong> produzione<br />

permette <strong>di</strong> ottimizzare la porosità e la <strong>di</strong>mensioni<br />

dei pori in modo da favorire la crescita ossea interna.<br />

Sfortunatamente, essi non presentano adeguate caratteristiche<br />

<strong>di</strong> riassorbibilità e <strong>di</strong> resistenza meccanica. Il β-TCP<br />

si riassorbe troppo rapidamente senza offrire un supporto<br />

meccanico adeguato al sito d’impianto. L’idrossiapatite,<br />

invece, si riassorbe lentamente impedendo all’osso neoformato<br />

<strong>di</strong> rimodellarsi sotto l’azione dei carichi fi siologici.<br />

Esso, inoltre, è ra<strong>di</strong>opaco e rende quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffi coltosa la<br />

valutazione dell’avvenuta artrodesi.<br />

La maggioranza dei prodotti attualmente utilizzati in chirurgia<br />

spinale sono composti da β-TCP e idrossiapatite<br />

associati o meno a collagene bovino. Il collagene per-<br />

s193<br />

mette <strong>di</strong> variare la forma dello scaffold, le proprietà <strong>di</strong><br />

riassorbimento e permette la combinazione con agenti<br />

osteoinduttivi come BMP-2 ricombinante. I dati preclinici<br />

supportano l’utilizzo <strong>di</strong> questi compositi.<br />

Healos (Depuy Spine) è un materiale sintetico che consiste<br />

nell’80% <strong>di</strong> collagene tipo I bovino e nel 20% d’idrossiapatite.<br />

In uno stu<strong>di</strong>o condotto su modello animale (coniglio)<br />

<strong>di</strong> artrodesi intertrasversaria lombare, è stato valutato<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> Healos da solo e in associazione con aspirato<br />

midollare rispetto all’osso autologo dalla cresta iliaca.<br />

Ad 8 settimane <strong>di</strong> follow-up il 100% del gruppo Healos<br />

associato ad aspirato midollare, il 75% del gruppo osso<br />

autologo ed il 18% del gruppo con il solo Healos mostravano<br />

segni ra<strong>di</strong>ografi ci <strong>di</strong> artrodesi. Pertanto, il materiale<br />

in questione deve essere associato ad agenti osteogenici,<br />

come l’aspirato midollare, per offrire una valida alternativa<br />

all’osso autologo nell’artrodesi vertebrale 14 .<br />

In uno stu<strong>di</strong>o condotto su primati è stato paragonato l’effetto<br />

del β-TCP, con o senza aspirato midollare, all’osso<br />

autologo in un modello <strong>di</strong> artrodesi posterolaterale. Questi<br />

autori hanno riportato che l’87% degli animali ai quali<br />

veniva applicato β-TCP con le cellule progenitrici del midollo<br />

osseo sviluppava una solida fusione contro il 67%<br />

del gruppo trattato con osso autologo. Il gruppo con il<br />

solo β-TCP non mostrava nessuna evidenza <strong>di</strong> fusione 15 .<br />

Un altro stu<strong>di</strong>o condotto su un modello <strong>di</strong> artrodesi intersomatica<br />

(coniglio), con un materiale simile associato<br />

all’aspirato midollare, ha mostrato risultati analoghi 16 .<br />

Numerosi stu<strong>di</strong> clinici supportano l’uso degli scaffolds in<br />

calcio fosfato, porosi e associati all’aspirato midollare<br />

per l’artrodesi vertebrale. Epstein et al. hanno valutato<br />

l’effi cacia <strong>di</strong> uno scaffold sintetico poroso, composto per<br />

l’ 80% da β-TCP e per il 20% da collagene tipo I bovino<br />

associato ad aspirato midollare e all’osso autologo<br />

locale, nell’ottenere una solida artrodesi postero-leterale<br />

lombare strumentata ad uno o a due livelli. La valutazione<br />

TC a sei mesi ha <strong>di</strong>mostrato una solida fusione nel 96%<br />

dei casi <strong>di</strong> artrodesi ad un livello e nell’85% dei casi a<br />

due livelli 17 . Dai e Jaing hanno pubblicato uno stu<strong>di</strong>o randomizzato<br />

retrospettivo dove hanno comparato l’uso del<br />

β-TCP associato all’osso autologo locale rispetto all’osso<br />

autologo dalla cresta iliaca, nell’artrodesi posterolaterale<br />

lombare ad un livello. Gli autori non hanno osservato <strong>di</strong>fferenze<br />

tra i due gruppi 18 .<br />

Neen et al. hanno effettuato uno stu<strong>di</strong>o prospettico casocontrollo,<br />

dove hanno valutato l’uso <strong>di</strong> Healos associato<br />

all’aspirato midollare rispetto all’osso autologo dalla<br />

cresta iliaca, nell’artrodesi lombare. Questi autori hanno<br />

<strong>di</strong>mostrato la stessa percentuale <strong>di</strong> fusione dell’artrodesi<br />

postero-laterale nei due gruppi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ma una minore<br />

percentuale <strong>di</strong> fusione nel gruppo del biomateriale rispetto<br />

all’osso autologo nell’ottenere la fusione intersomatica 19 .

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