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Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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La stiMoLaZionE Biofisica con caMpi ELEttroMagnEtici puLsati<br />

nEL trattaMEnto dELLE LEsioni cartiLaginEE s201<br />

signifi cativo incremento <strong>di</strong> AMP ciclico (cAMP) e una riduzione<br />

del rilascio <strong>di</strong> anione superossido (O 2 - ) suggerendo<br />

un effetto anti-infi ammatorio 16 . Questo meccanismo<br />

d’azione dello stimolo fi sico è stato anche confermato in<br />

colture <strong>di</strong> condrociti e sinoviociti bovini 18 . Sollazzo et al.<br />

in una recente pubblicazione ha inoltre mostrato come lo<br />

stimolo fi sico è in grado <strong>di</strong> ridurre l’espressione genica<br />

delle metalloproteasi, enzimi legati alla degradazione<br />

della matrice extracellulare 19 . Un maggior incremento<br />

dell’espressione genica e una maggior proliferazione cellulare<br />

<strong>di</strong> condrociti, coltivati su scaffold <strong>di</strong> collagene, sono<br />

stati misurati in colture trattate con stimolo fi sico, rispetto<br />

a quelle <strong>di</strong> controllo 20 . Inoltre, come per alcuni farmaci,<br />

l’esposizione allo stimolo fi sico <strong>di</strong> sinoviociti, coltivati in<br />

presenza <strong>di</strong> stimoli infi ammatori, come TNF-α o liposaccaride<br />

(LPS), determina una <strong>di</strong>minuzione del rilascio della<br />

PGE 2, molecola coinvolta nel processo infi ammatorio<br />

e importante me<strong>di</strong>atore del dolore, e una <strong>di</strong>minuzione<br />

dell’espressione della cicloossigenasi-2 (COX-2), che è<br />

l’enzima chiave che determina la produzione <strong>di</strong> PGE 2; il<br />

meccanismo <strong>di</strong> azione dello stimolo fi sico nel <strong>di</strong>minuire i<br />

livelli <strong>di</strong> PGE 2 prevede una regolazione dell’espressione<br />

dell’mRNA <strong>di</strong> COX-2 21 .<br />

Queste osservazioni suggeriscono che lo stimolo fi sico<br />

dovrebbe essere somministrato per controllare l’infi ammazione,<br />

proteggere la cartilagine articolare e, in ultima<br />

analisi, per ostacolare l’apoptosi cellulare.<br />

Curve dose-risposta, eseguite ex vivo su espianti <strong>di</strong> cartilagine<br />

articolare bovina, per il tempo <strong>di</strong> esposizione<br />

allo stimolo biofi sico (ore/<strong>di</strong>e), per il valore <strong>di</strong> picco del<br />

campo elettromagnetico (mTesla) e per la frequenza degli<br />

impulsi (Hertz) hanno consentito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare i parametri<br />

e le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> trattamento più effi caci da utilizzare<br />

negli stu<strong>di</strong> in vivo e clinici: 1,5 mT, 75 Hz, 4 ore/<strong>di</strong>e<br />

(I-ONE terapia, IGEA, Italy) 22 . A riguardo è importante<br />

sottolineare che, come per i farmaci, anche per lo stimolo<br />

biofi sico il dosaggio del trattamento è fondamentale per<br />

ottenere l’effi cacia terapeutica; forme d’onda trapezoidali<br />

<strong>di</strong> campo magnetico somministrato 20 minuti al giorno,<br />

per 5 giorni la settimana, per 3 settimane 23 o trattamenti<br />

<strong>di</strong> campo magnetico a 30 gauss, 30 minuti al dì, associato<br />

ad altre terapie fi siche, come ultrasuoni e hot pack 24 ,<br />

si sono infatti <strong>di</strong>mostrati ineffi caci nella cura del processo<br />

degenerativo cartilagineo.<br />

Diversamente, i risultati ex vivo condotti con I-ONE terapia,<br />

su espianti <strong>di</strong> cartilagine articolare bovina, in<strong>di</strong>cano<br />

che questo specifi co stimolo fi sico impe<strong>di</strong>sce la progressione<br />

della degenerazione della matrice cartilaginea, indotta<br />

dalle citochine pro-infi ammatorie, come IL-1β, e favorisce<br />

le attività anaboliche condrocitarie, determinando<br />

un aumento della sintesi <strong>di</strong> proteoglicani 25 ; quest’effetto<br />

si osserva anche in presenza <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> crescita ad attività<br />

anabolica, quali l’insulin growth factors-1 (IGF-1) 26 .<br />

fig. 1. Effetto dell’I-ONE terapia e del fattore <strong>di</strong> crescita<br />

ad azione anabolica IGF-1 sulla sintesi <strong>di</strong> proteoglicani<br />

in espianti <strong>di</strong> cartilagine articolare umana. Le percentuali<br />

in<strong>di</strong>cano l’incremento rispetto al controllo; * <strong>di</strong>fferenza<br />

significativa vs. controllo; ° <strong>di</strong>fferenza significativa vs. I-ONE;<br />

# <strong>di</strong>fferenza significativa vs. IGF-1.<br />

Recentemente, si è <strong>di</strong>mostrato come I-ONE terapia eserciti<br />

una forte azione anabolica, in combinazione con il fattore<br />

<strong>di</strong> crescita IGF-1, anche su espianti <strong>di</strong> cartilagine umana,<br />

prelevata da pazienti con osteartrosi al ginocchio <strong>di</strong><br />

grado I e III, secondo la classifi cazione ICRS (Fig. 1) 27 .<br />

Gli Autori concludono che I-ONE terapia riveste un importante<br />

ruolo nel trattamento della prevenzione della progressione<br />

dell’osteoartrosi iniziale, esercitando un forte<br />

effetto condroprotettivo.<br />

Sulla base dei risultati in vitro ed ex vivo, sono stati svolti<br />

stu<strong>di</strong> su modelli animali <strong>di</strong> piccola e grossa taglia per valutare<br />

l’effetto <strong>di</strong> I-ONE terapia come: i) prevenzione della<br />

degenerazione osteoartrosica spontanea del ginocchio,<br />

in cavie del ceppo Dunkin Hartley 28 , ii) riparazione del<br />

danno tissutale a seguito <strong>di</strong> trapianti osteocondrali, nel<br />

ginocchio <strong>di</strong> pecore adulte 29 .<br />

Nelle cavie, il trattamento con I-ONE terapia si è <strong>di</strong>mostrato<br />

in grado <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re la progressione del danno cartilagineo<br />

in senso osteoartrosico, <strong>di</strong> limitare i fenomeni <strong>di</strong><br />

lacerazione tissutale, <strong>di</strong> preservare lo spessore cartilagineo<br />

e <strong>di</strong> prevenire i fenomeni <strong>di</strong> sclerosi a carico dell’osso<br />

subcondrale. Questi risultati sono in accordo con quelli<br />

<strong>di</strong> altri Autori, che hanno <strong>di</strong>mostrato come negli animali<br />

sottoposti a terapia biofi sica, si rileva un aumento della<br />

sintesi <strong>di</strong> transforming growth factor-beta (TGF-β) ed<br />

un’inibizione della sintesi <strong>di</strong> TNF-α, con un chiaro effetto<br />

anabolico e trofi co sulla cartilagine articolare 30 .<br />

In pecore adulte sono stati eseguiti trapianti osteocondrali<br />

autologhi. È stata osservata una signifi cativa miglior osteointegrazione<br />

e una migliore integrazione cartilaginea<br />

negli animali trattati con I-ONE terapia. Il liquido sinoviale,<br />

prelevato al termine del trattamento, negli animali

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