Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia
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sostituti ossEi E fattori <strong>di</strong> crEscita nELLE cisti ossEE:<br />
anaLisi dELLa LEttEratura Ed EspEriEnZa cLinica s149<br />
dopo ritrattamento era del 76% con steroi<strong>di</strong>, del 63%<br />
con curettage e del 71% con l’uso SDB. Inoltre il 18%<br />
dei pazienti inizialmente trattati con steroi<strong>di</strong> avevano una<br />
successiva frattura patologica contro il 2,6% dei pazienti<br />
trattati con curettage ed il 12% con SDB. Quin<strong>di</strong> gli Autori<br />
conclusero che la SDB è più effi cace come iniziale trattamento<br />
rispetto gli steroi<strong>di</strong> ed è associata ad una minore<br />
morbi<strong>di</strong>tà rispetto al curettage, per cui dovrebbe essere<br />
considerata come prima opzione <strong>di</strong> trattamento per le cisti<br />
ossee semplici dell’omero e del femore nei pazienti<br />
sotto i 20 anni, mentre il curettage ha migliori possibilità<br />
<strong>di</strong> successo come secondo trattamento 14 .<br />
Chang et al. hanno confrontato il trattamento con aspirazione<br />
ed iniezione <strong>di</strong> midollo osseo con quello dell’aspirazione<br />
ed iniezione <strong>di</strong> steroi<strong>di</strong>; dei 79 pazienti analizzati,<br />
14 ricevettero un totale <strong>di</strong> 27 iniezioni <strong>di</strong> midollo osseo<br />
e 65 un totale <strong>di</strong> 99 iniezioni <strong>di</strong> steroi<strong>di</strong>; ripetute iniezioni<br />
erano richieste nel 57% dei pazienti dopo l’uso <strong>di</strong> midollo<br />
osseo e nel 49% dopo l’uso <strong>di</strong> steroi<strong>di</strong> concludendo che<br />
non potevano essere mostrati vantaggi nell’utilizzo <strong>di</strong> midollo<br />
osseo rispetto agli steroi<strong>di</strong> 33 .<br />
L’unico trial controllato randomizzato per il trattamento<br />
delle cisti ossee <strong>di</strong>mostra che le iniezioni <strong>di</strong> steroi<strong>di</strong> presentano<br />
un tasso <strong>di</strong> guarigione del 42% superiore a quello<br />
delle iniezioni <strong>di</strong> midollo osseo che era del 23% 40 .<br />
Oppenheim confrontando il curettage associato a trapianto<br />
osseo con le iniezioni <strong>di</strong> steroi<strong>di</strong> riporta un più<br />
alto tasso <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va e complicanze nel gruppo sottoposto<br />
a chirurgia 17 mentre Farber non ha trovato <strong>di</strong>fferenze<br />
signifi cate fra i due gruppi 29 ; al contrario Glaser, nel<br />
trattare lesioni cistiche del calcagno, ha concluso che il<br />
trattamento chirurgico è associato ad un maggior successo<br />
41 .<br />
Canavese et al. confrontando tre modalità <strong>di</strong> trattamento<br />
mostra che a 2 anni <strong>di</strong> follow-up i pazienti sottoposti a<br />
curettage percutaneo e decompressione intra-midollare<br />
avevano un tasso <strong>di</strong> guarigione del 70% rispetto ai pazienti<br />
sottoposti ad iniezione <strong>di</strong> midollo osseo (21%) e<br />
all’iniezione <strong>di</strong> metilprednisolone (41%) suggerendo che<br />
la meccanica <strong>di</strong>struzione della membrana e la decompressione<br />
della cisti può essere <strong>di</strong> aiuto nell’attivare il potenziale<br />
osteogenico dell’osso portando a guarigione la<br />
lesione e questa tecnica può essere preferita alla semplice<br />
iniezione intralesionale 42 .<br />
Di Bella et al. confrontando il tasso <strong>di</strong> guarigione <strong>di</strong> pazienti<br />
trattati con multiple iniezioni <strong>di</strong> corticosteroi<strong>di</strong> e con<br />
una singola iniezione <strong>di</strong> matrice ossea demineralizzata<br />
associata a midollo osseo ha mostrato un tasso <strong>di</strong> guarigione<br />
più alto per la seconda meto<strong>di</strong>ca (58% contro<br />
21%) e un tasso <strong>di</strong> fallimento più alto dopo una singola<br />
iniezione <strong>di</strong> steroi<strong>di</strong> (63%) rispetto ad una singola iniezione<br />
<strong>di</strong> matrice ossea demineralizzata e aspirato <strong>di</strong> midollo<br />
osseo (24%) 30 .<br />
Hou <strong>di</strong>mostra che meto<strong>di</strong> minimamente invasivi come il<br />
curettage, la cauterizzazione con etanolo, la rottura della<br />
membrana cistica, l’inserimento <strong>di</strong> solfato <strong>di</strong> calcio e il<br />
posizionamento <strong>di</strong> viti cannulate per permettere un drenaggio<br />
hanno un outcome più favorevole rispetto l’iniezione<br />
<strong>di</strong> steroi<strong>di</strong> e <strong>di</strong> midollo osseo, il curettage aperto e<br />
il trapianto con solfato <strong>di</strong> calcio e la fi ssazione interna 43 .<br />
Il trattamento da noi proposto si pone sulla stessa scia<br />
delle meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong> curettage e decompressione della<br />
cisti, ma considera anche la combinazione dell’effetto<br />
meccanico del curettage e della decompressione della<br />
cisti con l’effetto osteoconduttivo della combinazione<br />
dei sostituti ossei a base <strong>di</strong> tricalcifosfato con il gel piastrinico.<br />
Il vantaggio principale è l’accuratezza dell’atto<br />
chirurgico decompressivo e del riempimento della cavità<br />
residua con volumi noti <strong>di</strong> gel piastrinico e, quin<strong>di</strong>,<br />
<strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> crescita con effetto osteoconduttivo. Il<br />
limite <strong>di</strong> questa meto<strong>di</strong>ca, che deve essere riservata a<br />
casi veramente selezionati non responsivi a trattamenti<br />
percutanei è rappresentato dalla presenza della cicatrice<br />
chirurgica, maggiore <strong>di</strong> quella che si ottiene nella decompressione<br />
percutanea, i tempi chirurgici lievemente<br />
allungati dal tempo <strong>di</strong> preparazione del gel piastrinico,<br />
e, ovviamente, i costi maggiorati dalla combinazione <strong>di</strong><br />
gel piastrinico e sostituti ossei. Deve essere però ricordato<br />
che queste meto<strong>di</strong>che, sia pur decisamente invasive,<br />
non espongono il paziente, che, ricor<strong>di</strong>amo, è un bambino<br />
ad un numero consistente <strong>di</strong> trattamenti percutanei,<br />
spesso tutti in anestesia generale, con esposizioni ripetute<br />
alle ra<strong>di</strong>azioni, sia pure con tutte le precauzioni del<br />
caso.<br />
concLusioni<br />
Concludendo, Donaldson 44 sostiene che allo stato attuale<br />
l’unico trattamento basato sull’evidenza è rappresentato<br />
dalle iniezioni <strong>di</strong> steroi<strong>di</strong>, tuttavia tale meto<strong>di</strong>ca è gravata<br />
<strong>di</strong> un consistente numero <strong>di</strong> fallimenti, per cui meto<strong>di</strong>che<br />
<strong>di</strong>verse e più aggressive devono essere prese in considerazione<br />
<strong>di</strong> fronte al fallimento <strong>di</strong> meto<strong>di</strong>che percutanee. Il<br />
curettage, sia in via percutanea, sia aperta, può rappresentare<br />
una soluzione al fallimento delle meto<strong>di</strong>che percutanee:<br />
nella maggior parte dei casi può essere preso in<br />
considerazione la forma percutanea, tuttavia nelle forme<br />
estese l’azione meccanica <strong>di</strong> un curettage adeguato condotto<br />
a cielo aperto, combinata con sostituti ossei e gel<br />
piastrinico costituisce una valida opzione terapeutica in<br />
casi molto selezionati.