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Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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s134<br />

agosto2011;37(suppl.1):134-138<br />

fattori <strong>di</strong> crEscita:<br />

appLicaZioni cLinichE nELLE<br />

LEsioni trauMatichE ossEE<br />

growt factors: clinical application in bone<br />

traumatic lesions<br />

riassunto<br />

La capacità rigenerativa del tessuto osseo è una caratteristica<br />

in<strong>di</strong>viduale presente durante tutto l’arco della vita, se però<br />

il fisiologico processo <strong>di</strong> riparazione ossea viene rallentato<br />

(ritar<strong>di</strong> consolidativi) o interrotto (pseudoartrosi) oppure si è<br />

instaurata una necrosi ossea o una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sostanza critica,<br />

ottenere la rigenerazione può <strong>di</strong>ventare una vera sfida<br />

per il chirurgo. La ricerca scientifica può esserci d’aiuto: gli<br />

scienziati hanno iniziato a concentrare la loro ricerca sulla<br />

valorizzazione <strong>di</strong> sostanze biologiche attive sui processi <strong>di</strong><br />

guarigione dell’osso in alternativa al trapianto osseo autologo.<br />

Quest’ultimo è ancora considerato il trattamento gold standard<br />

per molti casi ma è caratterizzato da una <strong>di</strong>sponibilità limitata,<br />

un prolungato tempo chirurgico <strong>di</strong> prelievo e dalla morbi<strong>di</strong>tà<br />

legata al sito donatore. Le biotecnologie possono essere utilizzate<br />

per ottimizzare il substrato biologico, esse sono identificabili<br />

in: fattori <strong>di</strong> crescita sintetici (GFs) come le proteine<br />

morfogenetiche ossee (rhBMPs), fattori <strong>di</strong> crescita autologhi<br />

(AGFs) contenute nel plasma arricchito <strong>di</strong> piastrine (PRP), cellule<br />

staminali mesenchimali (MSCs) e scaffolds. Possono essere<br />

utilizzate in monoterapia oppure in associazione (politerapia)<br />

con un razionale scientifico ormai consolidato a seconda della<br />

tipologia <strong>di</strong> paziente e gravità del caso che ci si trova ad<br />

affrontare. Oltre che nel trattamento delle pseudoartrosi e dei<br />

<strong>di</strong>fetti ossei critici, da qualche anno stiamo utilizzando queste<br />

biotecnologie anche nelle necrosi epifisarie soprattutto in<br />

quelle della testa del femore. Le biotecnologie rappresentano<br />

quin<strong>di</strong> uno strumento potente e validato in chirurgia ortope<strong>di</strong>ca<br />

e traumatologica, sono numerosi gli stu<strong>di</strong> internazionali<br />

che ne sottolineano l’efficacia e la sicurezza. Una rigorosa<br />

in<strong>di</strong>cazione e il loro utilizzo corretto però sono prioritari al fine<br />

<strong>di</strong> evitarne sprechi o mal usi.<br />

parole chiave: biotecnologie, fattori <strong>di</strong> crescita, cellule mesenchimali,<br />

scaffold, pseudoartrosi, ostenecrosi, <strong>di</strong>fetti ossei<br />

g.M. caLori, M. coLoMBo, c. ripaMonti,<br />

E. MaZZa, M. Bucci, p. fa<strong>di</strong>gati, s. MuLas<br />

COR – Istituto Ortope<strong>di</strong>co Gaetano Pini, Università <strong>di</strong> Milano<br />

In<strong>di</strong>rizzo per la corrispondenza:<br />

Giorgio Maria Calori<br />

Reparto <strong>di</strong> Chirurgia Ortope<strong>di</strong>ca Riparativa,<br />

Istituto Ortope<strong>di</strong>co Gaetano Pini<br />

P.zza Car<strong>di</strong>nal Ferrari 1, 20122 Milano<br />

Tel. +39 02 58296903 - Fax +39 02 58296905<br />

E-mail: gmc@stu<strong>di</strong>ocalori.it<br />

summary<br />

The regenerative capacity of bone is an in<strong>di</strong>vidual characteristic<br />

present during all stages of life, but if the physiological process<br />

of bone repair is slow (delays consolidated) or stopped (pseudoarthrosis)<br />

has been established, or bone necrosis or critical<br />

loss of substance is setted, can be a real challenge for surgeon<br />

to obtain a regeneration. Scientific research can help us: the scientists<br />

have begun to focus their research on the development of<br />

biologically active substances on the processes of bone healing<br />

as an alternative to autologous bone graft. This is still considered<br />

the gold standard treatment for many cases but has a limited<br />

availability, a prolonged operative time of withdrawal and related<br />

to the donor site morbi<strong>di</strong>ty. Biotechnology can be used to<br />

optimize the biological substrate, they are identifiable in: synthetic<br />

growth factors (GFs) such as bone morphogenetic proteins<br />

(rhBMPs), autologous growth factors (AGFs) contained in platelet-rich<br />

plasma (PRP), cells mesenchymal stem cells (MSCs) and<br />

scaffolds. They can be used alone or in combination (polytherapy)<br />

with a scientific rational consolidated accor<strong>di</strong>ng to the type<br />

of patient and severity of the case. In ad<strong>di</strong>tion to the treatment<br />

of Nus and critical bone defects, now we’re using them also<br />

in epiphiseal necrosis of the femoral head. Biotechnology thus<br />

represent a powerful tool validated in orthope<strong>di</strong>c surgery and<br />

trauma, there are many international stu<strong>di</strong>es that underline the<br />

effectiveness and safety. Strict in<strong>di</strong>cations and usage are correct,<br />

however, are priority in order to prevent waste or bad uses.<br />

Key words: biotechnologies, growth factors, mesenchymal cells,<br />

scaffold, non union, osteonecrosis, bone defects<br />

introduZionE<br />

La composizione dell’osso stesso ci mostra ciò che fisiologicamente<br />

è necessario per la sua rigenerazione. Il<br />

tessuto osseo adulto infatti è composto da una componente<br />

cellulare e da una matrice extracellulare, quest’ultima<br />

sud<strong>di</strong>visa in una fase organica ed una inorganica.<br />

Quella inorganica costituisce la struttura tri<strong>di</strong>mensionale<br />

dell’osso ed è costituita per l’85% da idrossiapatite e altri<br />

minerali. La fase organica invece è formata per il 90%<br />

da collagene <strong>di</strong> tipo 1, costituente fondamentale per le<br />

sue importanti caratteristiche <strong>di</strong> adesione, proliferazione<br />

e <strong>di</strong>fferenziazione cellulare, e per il 10% da proteine<br />

non collageniche quali: proteoglicani, osteocalcina,<br />

osteonectina ed altre glicoproteine tra i quali ritroviamo i<br />

fattori <strong>di</strong> crescita quali le proteine morfogenetiche ossee<br />

(BMPs) appartenenti alla super-famiglia dei TGF-beta ed<br />

altri fattori quali l’IGF. La componente cellulare è costituita<br />

da osteoblasti, osteociti ed osteoclasti responsabili<br />

della crescita, neoformazione, mantenimento e rimaneggiamento<br />

del tessuto osseo.<br />

La riparazione ossea è quin<strong>di</strong> un complesso processo che<br />

coinvolge tutti gli elementi sopra descritti. È un evento<br />

cellulare e molecolare strettamente regolato che conduce<br />

alla rigenerazione del segmento traumatizzato. Le nostre<br />

conoscenze circa gli specifici eventi molecolari sono rapidamente<br />

cresciute negli ultimi anni. Il processo riparativo<br />

prevede inizialmente uno stato infiammatorio legato

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