06.01.2013 Views

Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Lo stELo cEMEntato nELL’artroprotEsi inVErsa <strong>di</strong> spaLLa<br />

fig. 1. Pseudoartrosi dell’omero prossimale in paziente <strong>di</strong><br />

74 anni.<br />

tri inferiori ai criteri <strong>di</strong> sicurezza nei confronti delle rotture<br />

meccaniche, considerato che, per ottenere una buona regolazione<br />

dell’altezza della metafi si protesica, si dovrebbe<br />

trattare <strong>di</strong> un sistema modulare.<br />

Altro aspetto da sottolineare è che, nelle revisioni complesse,<br />

la corticale omerale è talvolta ridotta ad uno strato<br />

sottile, per cui per ottenere il press-fi t senza cemento è<br />

necessario, ancora una volta, sovra<strong>di</strong>mensionare lo stelo,<br />

con rischi <strong>di</strong> fratture intraoperatorie ed evidenti problemi<br />

nel caso <strong>di</strong> ulteriore revisione.<br />

Quando scegliamo <strong>di</strong> utilizzare gli steli cementati prestiamo<br />

particolare attenzione a tre aspetti:<br />

• garantire una presa del cemento adeguata;<br />

• agevolare un’ eventuale revisione;<br />

• evitare i danni della reazione esotermica del cemento<br />

sulle strutture nobili vicine.<br />

Per quanto attiene al primo aspetto la cementazione omerale<br />

richiede le stesse attenzioni <strong>di</strong> quella femorale e pertanto<br />

non ci <strong>di</strong>lunghiamo.<br />

s91<br />

fig. 2. Rx post operatorio del caso precedente, la mancanza<br />

della metafisi omerale ha fatto propendere per lo stelo<br />

cementato.<br />

Per agevolare l’eventuale rimozione dello stelo ci orientiamo<br />

innanzitutto verso un modello a superfi cie lucidata<br />

e senza parti strutturate che possano offrire aggancio al<br />

manto <strong>di</strong> cemento, ad eccezione della porzione metafi saria<br />

prossimale.<br />

Riteniamo in<strong>di</strong>spensabile l’utilizzo <strong>di</strong> un otturatore omerale<br />

possibilmente riassorbibile o <strong>di</strong> un tappo <strong>di</strong> spongiosa<br />

per evitare la migrazione <strong>di</strong>stale del cemento che costituisce<br />

spesso la fase più complessa <strong>di</strong> una revisione.<br />

Se possibile utilizziamo una taglia dello stelo sotto<strong>di</strong>mensionata<br />

per avere un manto <strong>di</strong> cemento <strong>di</strong> spessore<br />

suffi ciente dopo un alesaggio del canale poco aggressivo.<br />

Sottolineiamo che, nei casi in cui è stato necessario rimuovere<br />

impianti cementati pensati e posizionati con attenzione<br />

alla futura, eventuale revisione, la stessa si è rivelata<br />

relativamente agevole.<br />

La rimozione dello stelo avviene per estrazione dall’alto,<br />

a questo scopo il sistema <strong>di</strong> aggancio a vite del modello

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!