Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia
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s202<br />
<strong>di</strong> controllo conteneva livelli più elevati <strong>di</strong> citochine proinfi<br />
ammatorie, IL-1β e TNF-α, e una minor concentrazione<br />
<strong>di</strong> TGF-β, rispetto agli animali trattati con I-ONE terapia.<br />
Si spiega così l’effetto condroprotettivo, riparativo e antiinfi<br />
ammatorio del trattamento con I-ONE terapia.<br />
EVidEnZa cLinica E in<strong>di</strong>caZioni d’uso<br />
L’attivazione dei recettori adenosinici coinvolti nel processo<br />
infi ammatorio, l’inibizione dell’effetto delle citochine<br />
cataboliche, la <strong>di</strong>minuzione del rilascio <strong>di</strong> molecole proapototiche<br />
e la forte azione anabolica con i fattori <strong>di</strong> crescita<br />
(Tab. I) evidenziano che il trattamento con I-ONE<br />
terapia è condroprotettivo e si accompagna al controllo<br />
dei fenomeni infi ammatori e dei processi riparativi.<br />
I-ONE terapia può quin<strong>di</strong> essere impiegata utilmente<br />
come: i) trattamento conservativo per limitare l’evolversi<br />
<strong>di</strong> un processo osteoartrosico, che avviene con l’invecchiamento<br />
e che viene accelerato da episo<strong>di</strong> infi ammatori<br />
e/o traumatici; ii) trattamento post-chirurgico con l’obiettivo<br />
<strong>di</strong> controllare, nel breve periodo, la risposta infi ammatoria<br />
locale, conseguente all’intervento e, nel lungo<br />
periodo, mantenere le proprietà meccaniche e biologiche<br />
della cartilagine o del tessuto ingegnerizzato, attraverso<br />
un effi cace effetto <strong>di</strong> condroprotezione (Tab. II).<br />
Le esperienze cliniche dello stu<strong>di</strong>o clinico CRES hanno<br />
visto coinvolti un totale <strong>di</strong> 213 pazienti, tutti reclutati per<br />
patologia dell’articolazione del ginocchio, alcuni in protocolli<br />
prospettici, randomizzati e in doppio cieco (Livello<br />
I <strong>di</strong> Evidenza), altri in protocolli prospettici, randomizzati<br />
con gruppo <strong>di</strong> controllo (Livello II <strong>di</strong> Evidenza). Le patologie<br />
includevano: lesioni cartilaginee trattate con microfratture,<br />
con trapianto <strong>di</strong> condrociti autologhi, ricostruzione<br />
del legamento crociato anteriore, il più delle volte<br />
associato a meniscectomia.<br />
In<strong>di</strong>pendentemente dalla patologia trattata, l’analisi statistica<br />
<strong>di</strong> tutto il gruppo <strong>di</strong>mostra che la percentuale <strong>di</strong> pazienti<br />
che ricorre all’uso <strong>di</strong> farmaci anti-infi ammatori non<br />
steroidei (FANS) è signifi cativamente minore fra i pazienti<br />
trattati con I-ONE terapia rispetto al controllo (p < 0,05),<br />
e che i tempi <strong>di</strong> recupero della funzionalità del ginocchio<br />
sono signifi cativamente ridotti nel breve periodo e vengono<br />
mantenuti anche a <strong>di</strong>stanza dall’intervento (Fig. 2).<br />
Benazzo et al. ha <strong>di</strong>mostrato come a 2 anni dalla rico-<br />
L. Massari Et aL.<br />
taB. ii. In<strong>di</strong>cazioni cliniche per il trattamento dell’articolazione<br />
con I-ONE terapia.<br />
trattamento conservativo trattamento post-chirurgia<br />
Processi infiammatori articolari Microfratture<br />
Fasi iniziali dell’artrosi Ricostruzione legamentosa<br />
Edema dell’osso sottocondrale Meniscetomia<br />
Versamento intra-articolare Trapianti <strong>di</strong> condrociti<br />
fig. 2. Percentuale <strong>di</strong> pazienti che nel lungo periodo<br />
riportano un pieno recupero funzionale dell’articolazione<br />
dopo intervento artroscopico al ginocchio.<br />
struzione del legamento crociato anteriore si osserva un<br />
completo recupero funzionale nell’86% dei pazienti del<br />
gruppo attivo rispetto al 75% dei pazienti del gruppo placebo<br />
31 . Zorzi et al., a 3 anni dall’intervento con microfratture,<br />
riporta un 87,5% <strong>di</strong> pazienti nel gruppo placebo<br />
incapace <strong>di</strong> tornare alle piene attività sportive, contro un<br />
37,5% nel gruppo attivo (p < 0,05) 32 . Risultati analoghi<br />
sono stati riscontrati anche in un gruppo più limitato <strong>di</strong> pazienti<br />
sottoposti a trapianto <strong>di</strong> condrociti autologhi e trattati<br />
con I-ONE terapia. Anche in questo stu<strong>di</strong>o, a 30 giorni<br />
dall’intervento si osservava nel gruppo attivo un minor<br />
ricorso all’impiego <strong>di</strong> FANS rispetto al placebo (40% vs.<br />
100%, p < 0,05) e una minor percentuale <strong>di</strong> versamento<br />
intra-articolare ad ogni follow-up (p < 0,01). Il recupero<br />
delle attività funzionali dei pazienti è stato più rapido<br />
nel gruppo attivo e a 6 mesi la mobilità articolare era<br />
taB. i. Effetto dell’I-ONE terapia sui <strong>di</strong>versi modelli cellulari.<br />
autore Modello cellulare Effetto <strong>di</strong> i-onE<br />
Varani, 2002; 2003 16 17 Neutrofili umani ↑ A2A ↑ A3 - ↓ O2 De Mattei, 2003; 2004 25 26 Espianti cartilagine articolare bovina ↓ effetto IL-1β ↑ effetto IGF-1<br />
Varani, 2008 18 ; De Mattei, 2009 21 Condrociti, sinoviociti bovini ↑ A2A ↑ A3 ↓ PGE2 Benazzo, 2008 29 Sinoviociti ↓ IL-1β ↓ TNF-α ↑ TGF-β<br />
Ongaro, 2011 27 Espianti cartilagine articolare umana ↓ effetto IL-1-β ↑ effetto IGF-1