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Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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sostituti ossEi E fattori <strong>di</strong> crEscita nELLE cisti ossEE:<br />

anaLisi dELLa LEttEratura Ed EspEriEnZa cLinica s147<br />

velocità associata all’alternanza dell’aspirazione ed iniezione<br />

del fl uido della cisti e all’alesaggio del canale midollare<br />

con apertura dei canali vascolari che connettono<br />

la cisti ossea al sistema venoso intramidollare, proposta<br />

da Gebhart, si basa sulla necessità <strong>di</strong> far comunicare la<br />

cisti con il circolo endostale ed ha portato alla guarigione<br />

<strong>di</strong> 11 pazienti su 12, ponendo l’accento più sull’azione<br />

meccanica che sull’agente iniettato 20 .<br />

L’iniezione <strong>di</strong> midollo osseo autologo è effi cace ma richiede<br />

multiple iniezioni 21 22 ; Lokiec 23 <strong>di</strong>mostrò un tasso<br />

<strong>di</strong> guarigione del 100% in uno stu<strong>di</strong>o preliminare in cui<br />

associava anche multiple perforazione però tale dato non<br />

fu confermato da Yandow che, senza l’esecuzione <strong>di</strong> perforazioni,<br />

ha mostrato nel 67% dei pazienti una sostanziale<br />

guarigione, nel 17% una parziale guarigione e una<br />

non risposta alla terapia nel 17% dei casi, suggerendo<br />

comunque che l’iniezione <strong>di</strong> midollo osseo è associato ad<br />

un più alto tasso <strong>di</strong> successo con una singola iniezione e<br />

una più precoce guarigione, notando una maggiore effi -<br />

cacia nei pazienti meno giovani e una maggiore incidenza<br />

<strong>di</strong> fratture rispetto ad altri stu<strong>di</strong> 22 .<br />

L’iniezione percutanea <strong>di</strong> matrice ossea demineralizzata<br />

ha mostrato effi cacia; Killian <strong>di</strong>mostra un obliterazione <strong>di</strong><br />

9 casi su 11 (82%) a 2 anni <strong>di</strong> follow-up dopo una singola<br />

somministrazione 24 .<br />

L’iniezione percutanea <strong>di</strong> midollo osseo e matrice ossea<br />

demineralizzata ha mostrato tassi <strong>di</strong> fallimento dall’11% 25<br />

al 22% 26 .<br />

L’introduzione <strong>di</strong> matrice ossea demineralizzata e solfato<br />

<strong>di</strong> calcio dopo perforazioni e lavaggio con soluzione salina<br />

oblitera gli spazi cistici e permette una rapida stimolazione<br />

della crescita ossea; usando tale tecnica Wilkins<br />

ha trattato 11 pazienti e nessuno ha richiesto un ulteriore<br />

trattamento, c’è stato la reci<strong>di</strong>va in un caso che è rimasto<br />

comunque asintomatico 27 .<br />

La decompressione percutanea associata a trapianto <strong>di</strong><br />

solfato <strong>di</strong> calcio ha dato una parziale o completa risposta<br />

nell’80% dei casi dopo la prima iniezione raggiungendo<br />

il 100% dopo 3 iniezioni 28 .<br />

In<strong>di</strong>pendentemente dalla sostanza iniettata, tutte le meto<strong>di</strong>che<br />

che prevedono l’iniezione <strong>di</strong> sostanze nella cavità<br />

cistica si basano sulla perforazione della cavità e sul lavaggio<br />

continuo a pressione del contenuto cistico, possibilmente<br />

mettendo il canale midollare in contatto con la<br />

cavità, focalizzando l’importanza della interruzione meccanica<br />

della parete più che sull’effettivo ruolo terapeutico<br />

delle sostanze iniettate.<br />

tEcnichE chirurgichE<br />

La resezione o il curettage associato a trapianto osseo<br />

nasce con l’obiettivo <strong>di</strong> fornire un trattamento defi nitivo<br />

alle cisti ossee unicamerali: tuttavia anche questo tipo <strong>di</strong><br />

trattamento ha <strong>di</strong>mostrato tassi <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va, talora elevati,<br />

che variano dal 22% al 64%, che, associati alla morbi<strong>di</strong>tà<br />

del sito donatore, hanno ridotto il ricorso a questa procedura,<br />

privilegiando tecniche meno invasive vista anche<br />

la natura benigna ed autolimitante della lesione 2 14 29-32 .<br />

Esso prevede l’apertura <strong>di</strong> una fi nestra corticale, l’accesso<br />

alla cavità, la rimozione del fl uido interno, il curettage<br />

della membrana fi brosa della parete della cisti e<br />

il trapianto osseo 2 . Non è necessario l’uso <strong>di</strong> a<strong>di</strong>uvanti<br />

locali, quali il fenolo o azoto liquido 2 . Per ridurre la patologia<br />

del sito donatore dell’innesto sono state proposte<br />

meto<strong>di</strong>che <strong>di</strong>fferenti, quali la resezione subtotale senza<br />

trapianto osseo usata da McKay in 21 pazienti con sod<strong>di</strong>sfacente<br />

guarigione in 19 casi e con tasso <strong>di</strong> ricorrenza<br />

del 9% 33 , l’uso dell’allograft, che ha <strong>di</strong>mostrato effi cacia<br />

in vari stu<strong>di</strong> 12 34 o dei sostituti ossei quali il solfato <strong>di</strong><br />

calcio che è stato usato con successo e con bassi tassi <strong>di</strong><br />

reci<strong>di</strong>va (11%) 35 .<br />

inchiodaMEnto EndoMidoLLarE<br />

L’inchiodamento intramidollare fl essibile si basa sullo stesso<br />

principio dell’iniezione: interrompere cioè la parete, lasciando<br />

un’apertura alla stessa nel tempo. Tale meto<strong>di</strong>ca,<br />

tuttavia, presenta tassi <strong>di</strong> fallimento variabili dallo 0% 36<br />

al 6% 37 , ed è associata, inoltre, alla necessità <strong>di</strong> cambiare<br />

il chiodo che <strong>di</strong>venta corto durante la crescita nel<br />

28% 37 . De Sanctis ha mostrato nel 65,9% una completa<br />

guarigione e nel 34,1% una guarigione con una residua<br />

ra<strong>di</strong>olucenza senza reci<strong>di</strong>va della lesione, concludendo<br />

che questo metodo può risolvere, nel tempo, la patologia<br />

e, in mani esperte, rappresenta il miglior metodo <strong>di</strong> trattamento<br />

delle cisti ossee nelle ossa lunghe dei bambini 36 .<br />

Roposch ha riportato 14 casi <strong>di</strong> guarigione completa e<br />

16 casi <strong>di</strong> guarigione con residua ra<strong>di</strong>olucenza, quin<strong>di</strong><br />

una risposta <strong>di</strong> tutte le cisti al trattamento con necessità <strong>di</strong><br />

cambiamento del chiodo in 9 casi rappresentando anche<br />

per questo Autore un ottimo metodo <strong>di</strong> trattamento 37 .<br />

La perforazione con strumento motorizzato con o senza<br />

fi li <strong>di</strong> K ha dato tassi <strong>di</strong> fallimento dopo il primo trattamento<br />

variabili dal 27% 8 al 52% 38 . Chigira riporta 10 casi in<br />

cui si è avuta una guarigione dopo l’alesaggio. L’impiego<br />

della sola perforazione lasciando un fi lo <strong>di</strong> Kirschner si<br />

è rivelata una meto<strong>di</strong>ca terapeutica valida nella prevenzione<br />

delle reci<strong>di</strong>ve locali 39 , anche se, in alcuni casi, la<br />

rimozione del fi lo è stata accompagnata dalla reci<strong>di</strong>va<br />

della cisti 39 . Shinozaki trattò 23 cisti ossee semplici con<br />

un multiplo perforazioni con strumento motorizzato, con<br />

reci<strong>di</strong>va della cisti in 15 casi dopo l’iniziale operazione,<br />

12 furono ri-operate; al follow-up una buona formazione<br />

<strong>di</strong> osso senza segni <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va fu osservata in 15 casi,<br />

mentre una cisti residua fu trovata in 8 casi senza necessità<br />

<strong>di</strong> trattamento 38 .<br />

Le perforazioni percutanee possono normalizzare il circolo<br />

locale e sbloccare ostruzioni venose 11 .

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