Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia
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EspEriEnZa cLinica nELL’utiLiZZo <strong>di</strong> BioMatEriaLi nEL ginocchio<br />
lo fondamentale; è necessario accertarsi che non siano<br />
presenti frammenti ossei all’interno dei tunnel in quanto<br />
questi potrebbero danneggiare le fi bre del legamento nel<br />
momento in cui si effettua il tempo chirurgico del passaggio.<br />
La valutazione delle reci<strong>di</strong>ve <strong>di</strong> questi legamenti<br />
deve infatti essere effettuata escludendo in prima istanza<br />
eventuali errori <strong>di</strong> tecnica come mal posizionamenti dei<br />
tunnel stessi i quali infi ciano la tenuta del legamento e<br />
pre<strong>di</strong>spongono ad una rottura <strong>di</strong> questo.<br />
concLusioni<br />
In base ai risultati del nostro stu<strong>di</strong>o con un follow-up <strong>di</strong><br />
9 anni possiamo affermare che il legamento <strong>di</strong> sintesi <strong>di</strong><br />
nuova generazione utilizzato come graft nella ricostruzione<br />
del legamento crociato anteriore rappresenti una<br />
“felice realtà”, sebbene le in<strong>di</strong>cazioni allo stato attuale<br />
siano estremamente selettive. A <strong>di</strong>fferenza delle cattive<br />
esperienze degli anni ’80 in nessuno degli operati è stato<br />
rilevato un versamento articolare signifi cativo, in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />
sinovite cronica post-operatoria e i risultati sod<strong>di</strong>sfacenti<br />
soggettivi ed obiettivi sono superiori al 95%. Peraltro il<br />
giu<strong>di</strong>zio positivo nel 92% dei casi da parte dell’ossservatore-esaminatore<br />
neutrale è un elemento in più <strong>di</strong> sicurezza<br />
sul bilancio fi nale.<br />
Dei nostri 25 pazienti due sono da giu<strong>di</strong>care con un risultato<br />
non buono (8%), evidente dai dati clinici e strumentali<br />
i quali mostrano una residua instabilità legamentosa.<br />
Peraltro sotto questo aspetto i risultati degli impianti con<br />
graft biologici o allograft sono molto simili. In base alle<br />
caratteristiche strutturali e meccaniche tale legamento ar-<br />
s165<br />
taB. iii (segue). Riepilogo outcome.<br />
autore Lachman test pivot shift test Lassità strumentale stabilometria test isocinetici<br />
Lavoile, 2000<br />
7,3 mm<br />
Telos stress rx<br />
Nau, 2002<br />
Liu, 2010<br />
Gao, 2010<br />
Huang, 2010<br />
Nessuna <strong>di</strong>fferenza<br />
significativa tra LARS e rotuleo<br />
LARS: 4,86 ± 3,8 mm<br />
Rotuleo: 2,38 ± 1,8 mm<br />
Telos stress rx<br />
LARS: 1,2 ± 0,3 mm<br />
4SHG:<br />
2,4 ± 0,5 mm<br />
KT-1000<br />
1,5 ± 1,6 mm<br />
KT-1000<br />
Ventura, 2010 positivo in 38 casi 2,6 me<strong>di</strong>a KT-1000<br />
Ghalayini, 2010<br />
Cerulli, 2011<br />
Nessuna <strong>di</strong>fferenza<br />
significativa tra LK e rotuleo<br />
24% negativo<br />
64% liev. pos.<br />
8% mod. pos.<br />
4% molto pos<br />
A 2 anni LK > rotuleo <strong>di</strong> 1,1 mm<br />
A 5 anni nessuna <strong>di</strong>fferenza significativa<br />
Stryker Laxometer<br />
40% < 2 mm<br />
52% 2-4 mm<br />
8% > 4 mm<br />
KT-2000<br />
60% migliore al lato operato<br />
20% <strong>di</strong>fferenza < 50,00 mm 2<br />
20% <strong>di</strong>fferenza > 50,00 mm 2<br />
93-95% ± 12 rispetto<br />
a controlaterale<br />
24% normale<br />
72% <strong>di</strong>minuito<br />
4% molto <strong>di</strong>min.<br />
tifi ciale deve essere considerato uno IAB (Intra Articular<br />
Brace); le in<strong>di</strong>cazioni al suo uso devono essere riservate<br />
a soggetti al <strong>di</strong> sopra dei 40 anni, sintomatici e con necessità<br />
<strong>di</strong> un rapido recupero alle attività. Le altre in<strong>di</strong>cazioni<br />
sono da giu<strong>di</strong>care eccezioni, da valutare da caso<br />
a caso.<br />
Tutti i pazienti devono essere accuratamente informati<br />
dei vantaggi e degli svantaggi, dei rischi e dei benefi ci<br />
dell’uso dei legamenti artifi ciali. Considerando che i graft<br />
biologici e gli allograft non rappresentano una soluzione<br />
ottimale e in attesa <strong>di</strong> soluzioni defi nitive migliori, il<br />
graft artifi ciale può essere senz’altro proposto sebbene<br />
con in<strong>di</strong>cazioni de<strong>di</strong>cate. Si evince dai nostri risultati e<br />
dall’analisi della letteratura e dall’estrazione delle prove<br />
<strong>di</strong> effi cacia che non causa sinoviti e la stabilità legamentosa<br />
persiste nel tempo.<br />
È stato <strong>di</strong>mostrato che in laboratorio presenta una resistenza<br />
all’usura che ha raggiunto i 22 milioni <strong>di</strong> cicli,<br />
corrispondenti alle normali attività <strong>di</strong> 10 anni. Inoltre esso<br />
è biocompatibile e bioattivo. È proprio questa bioattività<br />
che può fornire la base-scaffold per i fattori <strong>di</strong> crescita,<br />
le proteine adesive, il collageno <strong>di</strong> 1° tipo e i fi broblasti.<br />
che possono far <strong>di</strong>ventare il nostro legamento artifi ciale<br />
un legamento bioattivo.<br />
Se la tecnica è corretta e le in<strong>di</strong>cazioni adeguatamente<br />
rispettate e co<strong>di</strong>fi cate possiamo affermare che i risultati<br />
sono positivi in oltre il 90% dei casi. Il programma postoperatorio<br />
è poco impegnativo e il paziente può riprendere<br />
le abituali attività lavorative e sportive in circa 40<br />
giorni.