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Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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s212<br />

Nello stu<strong>di</strong>o sono stati inclusi 15 maschi e 15 femmine<br />

con età compresa tra 25 e 65 anni (me<strong>di</strong>a 49,7 anni;<br />

SD = 9,8); tutti i soggetti avevano ricevuto da almeno 6<br />

mesi <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> CRPS del CFM me<strong>di</strong>ante RMN. Dieci pazienti<br />

presentavano la localizzazione al ginocchio sinistro<br />

e i restanti venti al ginocchio destro. Tutti i pazienti sono<br />

stati valutati prima della terapia e successivamente dopo<br />

2 e 6 mesi me<strong>di</strong>ante la scala VAS, il Knee Society Score 6<br />

e un esame RMN del ginocchio affetto.<br />

La terapia con Onde d’Urto è stata applicata usando un<br />

generatore elettromagnetico Minilith SL1 Storz.<br />

Il protocollo si articolava in 3 sessioni, somministrate ad<br />

un intervallo <strong>di</strong> 72 ore; in ciascuna seduta sono stati erogati<br />

4000 impulsi, come da in<strong>di</strong>cazione per il trattamento<br />

delle patologie ossee, ed il livello energetico (EDF) era<br />

costituito da 0,035 mJ/mm 2 o da 0,09 mJ/mm 2 , in base<br />

alla tolleranza del soggetto al dolore durante la applicazione.<br />

Sebbene il trattamento abbia indotto in alcuni<br />

casi una modesta reazione algica, in nessun caso è stata<br />

somministrata terapia anestetica né si sono verifi cati effetti<br />

collaterali. Alla fi ne del trattamento, ciascun paziente<br />

ha utilizzato una ginocchiera con rinforzi laterali e foro<br />

rotuleo ed ha sospeso ogni tipo <strong>di</strong> attività fi sica o sportiva<br />

per i 60 giorni successivi.<br />

Sulla base del punteggio del Knee Society Score 7 , abbiamo<br />

potuto classifi care i risultati clinici in:<br />

• eccellente: 80/100;<br />

• buono: 70-79;<br />

• modesto: 60-69;<br />

• scarso: < 60.<br />

In conclusione, eccellenti e buoni furono considerati come<br />

sod<strong>di</strong>sfacenti, mentre modesti e scarsi come non sod<strong>di</strong>sfacenti.<br />

Le variabili continue sono state espresse come me<strong>di</strong>a,<br />

deviazione standard e range; quelle categoriche come<br />

<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> frequenza, in<strong>di</strong>cando gli intervalli <strong>di</strong> confi<br />

denza al 95% delle proporzioni.<br />

Per il confronto tra variabili continue è stato utilizzato il<br />

test Anova; per il confronto tra variabili categoriche è stato<br />

utilizzato il Test del Chi Quadro. Per tutti i test utilizzati<br />

è stato considerato signifi cativo un valore <strong>di</strong> p < 0,05.<br />

L’elaborazione dei dati è stata effettuata me<strong>di</strong>ante il software<br />

Epi-Info 6,00 (pubblic domain software-CDC Atlanta,<br />

Georgia; WHO Ginevra, Svizzera).<br />

risuLtati<br />

In 14 soggetti (46,7%; 95% CI = 28,8-64,5) sono state<br />

somministrate energie me<strong>di</strong>o-basse (0,035 mJ/mm 2 ),<br />

mentre nei restanti 16 (53,3%; 95% CI = 35,5-71,2)<br />

sono state utilizzati livelli me<strong>di</strong>o-alti (0,09 mJ/mm 2 ), in<br />

base alla tolleranza del paziente al dolore che insorgeva<br />

durante il trattamento. È emersa una <strong>di</strong>fferenza signifi<br />

cativa delle proporzioni <strong>di</strong> soggetti con miglioramento<br />

a. notarnicoLa Et aL.<br />

e risoluzione valutati a 2 e 6 mesi, sia in quelli trattati<br />

con bassa energia (chi-quadro: 43,3, p < 0,001) sia in<br />

quelli sottoposti ad energie elevate (chi-quadro = 40,6,<br />

p < 0,001).<br />

È stato ritrovato un signifi cativo miglioramento del punteggio<br />

VAS che, partendo dal valore iniziale <strong>di</strong> 8,56<br />

(SD = 0,89), si è ridotto al 2° mese al valore <strong>di</strong> 2,56<br />

(SD = 1,27) e al 6° mese ad 1,1 (SD = 1,18) (F = 364,9;<br />

p < 0,0001).<br />

Lo stu<strong>di</strong>o dei risultati relativi al Knee Society Score ha<br />

<strong>di</strong>mostrato un recupero funzionale signifi cativo. Infatti,<br />

il valore iniziale pre-OU <strong>di</strong> 29,5 (SD = 6,99), classifi<br />

cato come scarso, si è ridotto dopo 2 mesi a 74,83<br />

(SD = 8,25) (buono) e al 6° mese a 81,16 (SD = 0,37;<br />

F = 344,2; p < 0,0001) (eccellente).<br />

Il valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> VAS è risultato 4,2 (SD = 3,6) in soggetti<br />

trattati con energia alta e 3,9 (SD = 3,2; t = 0,5;<br />

p > 0,05) in soggetti trattati con energia bassa. Anche<br />

il valore me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> KSS non sembra <strong>di</strong>fferire tra i soggetti<br />

trattati con bassa energia (60,5; SD = 24,4) e i soggetti<br />

trattati con alta energia (63,0; SD = 24,9; t = 0,5;<br />

p > 0,05).<br />

L’analisi delle me<strong>di</strong>e delle <strong>di</strong>fferenze dei valori <strong>di</strong> VAS e<br />

KSS per tipologia <strong>di</strong> trattamento (energia alta o bassa)<br />

non ha evidenziato <strong>di</strong>fferenze signifi cative tra i due gruppi<br />

(p > 0,05).<br />

L’immagine RMN ha <strong>di</strong>mostrato un’assenza del segnale<br />

patologico in 21 pazienti (70%; 95% CI = 48,4-91,6) al<br />

2° mese (Figg. 1-2) e in 25 pz (83,3%; 95% CI = 70-96,7)<br />

al 6° mese; una riduzione del segnale patologico è stata<br />

apprezzata in 6 soggetti (20%; 95% CI = 5,7-31,3) al<br />

2° mese e in 5 pz (16,6%) al 6° mese. La persistenza del<br />

segnale patologico è stata segnalata solo in 1 paziente<br />

(3,33%; 95% CI = -3-9,8) al 2° mese (chi-quadro = 83,1;<br />

p < 0,0001).<br />

In conclusione, abbiamo ottenuto risultati sod<strong>di</strong>sfacenti<br />

nel 76,66% dei casi (23 pazienti; 95% CI = 61,5-91,8)<br />

al F.U. a 2 mesi e nell’80% dei casi (24 pazienti; 95%<br />

CI = 65,7-94,3) al FU a 6 mesi.<br />

<strong>di</strong>scussionE<br />

La Sindrome del Dolore Regionale Complesso (CRPS) è<br />

un <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne doloroso che si verifi ca dopo un trauma, con<br />

particolare frequenza a livello delle estremità 8 . È stato<br />

ipotizzato che nella sua genesi e nel suo mantenimento<br />

sia determinante il rilascio <strong>di</strong> prodotti reattivi dell’ossigeno,<br />

neuro pepti<strong>di</strong> e me<strong>di</strong>atori della fl ogosi (CK), associato<br />

ad una sensibilizzazione delle fi bre nocicettive locali 9 .<br />

Questo fenomeno induce vasospasmo capillare sia a livello<br />

della componente arteriosa, con conseguente ridotto<br />

affl usso ematico <strong>di</strong> nutrienti alla componente ossea ed<br />

osteoporosi localizzata, che <strong>di</strong> quella venosa, causando<br />

un importante edema dei tessuti molli 10 .

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