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Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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EspEriEnZa cLinica: scaffoLd MEniscaLi<br />

Esperienza personale<br />

Dal 2001 al 2010 abbiamo trattato 89 pazienti con impianto<br />

<strong>di</strong> menisco in collagene per lesioni irreparabili<br />

del menisco o esiti dolorosi <strong>di</strong> meniscectomia. In 80 casi<br />

si trattava <strong>di</strong> patologia del menisco me<strong>di</strong>ale ed in 9 <strong>di</strong><br />

quello laterale. Il follow-up me<strong>di</strong>o era superiore ai 5 anni<br />

(6-120 mesi) per il compartimento me<strong>di</strong>ale e superiore ai<br />

2 anni (7-60 mesi) per l’esterno. Nel 64% degli impianti<br />

erano associati altri atti chirurgici quali la ricostruzione<br />

del legamento crociato anteriore, osteotomie correttive <strong>di</strong><br />

mal allineamenti o trattamenti <strong>di</strong> lesioni cartilaginee.<br />

I risultati clinici valutati con le scale <strong>di</strong> Tegner e <strong>di</strong> Lysholm<br />

mostravano un miglioramento signifi cativo 6 mesi dopo l’intervento,<br />

con ulteriore incremento del punteggio al controllo<br />

eseguito dopo 2 anni e stabilizzazione dei risultati negli<br />

anni successivi fi no all’ultimo controllo eseguito 9 anni dopo<br />

l’intervento nel caso degli impianti me<strong>di</strong>ali e a 5 nel caso<br />

<strong>di</strong> quelli esterni (Fig. 2). Nel 2010 abbiamo pubblicato i<br />

risultati relativi a 28 pazienti trattati con impianto <strong>di</strong> menisco<br />

collagenico per meniscopatia me<strong>di</strong>ale acuta o cronica<br />

con follow-up minimo <strong>di</strong> 5 anni 16 . Tutti i pazienti sono stati<br />

fig. 2. Evoluzione dei risultati clinici dell’impianto <strong>di</strong> CMI,<br />

valutati con scala <strong>di</strong> Lysholm (A) e Tegner (B).<br />

s187<br />

valutati con la scala <strong>di</strong> Lysholm e quella <strong>di</strong> Tegner, prima<br />

dell’intervento, e 2 e 5 anni dopo. Una artro-RM è stata<br />

eseguita a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 2 e 5 anni dall’impianto del CMI.<br />

Un controllo artroscopico ed una biopsia dell’impianto sono<br />

stati eseguiti in 8 pazienti, in 4 casi a 7 mesi dall’intervento,<br />

negli altri casi a 12, 18, 36 e 60 mesi rispettivamente.<br />

All’ultima visita <strong>di</strong> follow-up nessun paziente presentava<br />

segni <strong>di</strong> patologia meniscale o instabilità articolare. I punteggi<br />

della scala <strong>di</strong> Lysholm e Tegner erano migliorati signifi<br />

cativamente 2 anni dopo l’intervento e restavano immo<strong>di</strong>fi<br />

cati a 5 anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza. All’arto-RM eseguita sia<br />

a 2 che a 5 anni il complesso CMI-menisco era sempre<br />

visibile, anche se spesso appariva ridotto in <strong>di</strong>mensioni<br />

rispetto ad un menisco normale. Il segnale RM dell’impianto<br />

continuava a maturare fra i 2 ed i 5 anni con una<br />

progressiva riduzione dell’intensità <strong>di</strong> segnale, ma non<br />

era mai completamente simile al segnale ipointenso <strong>di</strong> un<br />

menisco normale. La superfi cie cartilaginea del compartimento<br />

me<strong>di</strong>ale, valutata con la scala <strong>di</strong> Yulish non presentava<br />

progressione della patologia degenerativa. Negli 8<br />

casi in cui era stato effettuato un controllo artroscopico<br />

il complesso CMI-tessuto rigenerato era sempre presente<br />

anche se ridotto <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni (Fig. 3). All’esame istologico<br />

delle biopsie eseguite la qualità del tessuto rigenerato<br />

appariva essere sempre più matura con il passare del<br />

tempo. Alcuni frammenti dello scaffold originario erano<br />

ancora presenti a 3 anni dall’impianto, solo nella biopsia<br />

eseguita a 5 anni il CMI era completamente riassorbito.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o istologico della biopsia eseguita 5 anni dopo<br />

l’intervento rilevava 2 <strong>di</strong>fferenti tipi <strong>di</strong> tessuto connettivo,<br />

uno più compatto e l’altro più lasso, probabilmente per le<br />

<strong>di</strong>fferenti sollecitazioni meccaniche. In entrambi i tessuti<br />

fig. 3. Aspetto artroscopico <strong>di</strong> un menisco collagenico a 5<br />

anni dall’impianto. Il tessuto neoformato è ben integrato, ma<br />

ridotto in <strong>di</strong>mensioni.

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