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Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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La staBiLità priMaria in chirurgia protEsica dELL’anca<br />

fig. 1. Stelo retto: Cotile Cluster press- fit; inserto polietilene<br />

Longevity; testa metallica 36 mm; Stelo CLS.<br />

compattazione dell’osso trabecolare per ottenere stabilità<br />

primaria 6 .<br />

Ovviamente la qualità ossea incide sul successo <strong>di</strong> una<br />

protesi d’anca. L’osteoporosi aumenta il rischio <strong>di</strong> frattura<br />

o instabilità. Ciò deve essere spunto <strong>di</strong> rifl essione per<br />

il chirurgo sulla scelta dello stelo. Molti Autori pre<strong>di</strong>ligono<br />

lo stelo cementato per garantire maggiore stabilità<br />

nell’osteoporosi. In uno stu<strong>di</strong>o combinato 7 , si sono messi<br />

a confronto 3 tipologie <strong>di</strong> osso: osteoporotico, normale<br />

e caso controllo (ricostruito con VHP dataset). Tale stu<strong>di</strong>o<br />

evidenzia un valore soglia <strong>di</strong> 50 µm <strong>di</strong> stabilità massima,<br />

oltre il quale si frattura il femore. Dimostra inoltre che lo<br />

stelo non cementato nell’osteoporosi rischia <strong>di</strong> essere instabile<br />

perché sotto<strong>di</strong>mensionato per rischio <strong>di</strong> frattura, <strong>di</strong><br />

conseguenza è causa <strong>di</strong> “ thigh pain”.<br />

Altro paramentro importantissimo per garantire stabilità primaria<br />

è il bilanciamento dei tessuti molli. Se insuffi ciente causa<br />

indebolimento dei glutei, instabilità, loosening, riduzione<br />

del ROM. Se, viceversa, è eccessivo, si può avere borsite<br />

trocanterica, mobilizzazione o lussazione posteriore.<br />

Pertanto, per ottenere stabilità primaria non basta solo la<br />

corretta interfaccia stelo-osso, ma bisogna ristabilire anche<br />

la corretta lunghezza dell’arto, la tensione dei tessuti<br />

molli periarticolari ed il range <strong>di</strong> movimento; ciò porterà<br />

a massima stabilità dell’articolazione e recupero delle<br />

funzioni richieste per le ADL 7 .<br />

Charnley 7 descriveva già l’importanza <strong>di</strong> ristabilire il “femoral<br />

off-set” e la funzione degli adduttori, proprio perché<br />

considerava l’inadeguato bilanciamento dei tessuti<br />

molli causa <strong>di</strong> fallimento primario. Il non corretto off-set<br />

è dovuto ad un aumento delle forze risultanti sull’articola-<br />

s99<br />

fig. 2. Impianto ibrido: a dx stelo retto cementato Spectron<br />

S&N; a sx stelo anatomico cementato SP2 Link.<br />

fig. 3. Stelo anatomico ABG Stryker bilaterale.<br />

zione e un conseguente aumento del tasso <strong>di</strong> usura. Può<br />

essere causato da un sotto<strong>di</strong>mensionamento della taglia o<br />

mal posizionamento dello stelo o, in<strong>di</strong>rettamente, per un<br />

errato orientamento del cotile.<br />

Ogni impingement dovuto a <strong>di</strong>sallineamenti rotazionali<br />

può pre<strong>di</strong>sporre ad instabilità dell’anca e a prematuri loosening<br />

delle componenti, mentre improprie misure dello<br />

stelo femorale o cattivo posizionamento del cotile, portano<br />

ad instabilità.<br />

Molti Autori 8-10 asseriscono che non è semplice ottenere<br />

un corretto centro <strong>di</strong> rotazione ed off-set femorale con un<br />

singolo collo. Per raggiungere la stabilità è necessario

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