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Vol.XXXVII, Suppl. 1 - Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia

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s156<br />

necessario a fi ssare la piastra ai due lembi del ten<strong>di</strong>ne<br />

danneggiato (Fig. 2). Dopo la preparazione dei 2 capi,<br />

l’inserimento avviene nella zona centrale del ten<strong>di</strong>ne, applicando<br />

poi i punti <strong>di</strong> sutura con lo scopo <strong>di</strong> ottenere<br />

una tenuta più solida e riproducibile trasferendo la tenuta<br />

meccanica dal fi lo <strong>di</strong> sutura delle riparazioni classiche<br />

alla tenuta intrinseca del <strong>di</strong>spositivo. La vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> tale<br />

<strong>di</strong>spositivo è stata avallata da uno stu<strong>di</strong>o condotto su ten<strong>di</strong>ni<br />

porcini, che ha <strong>di</strong>mostrato quanto l’applicazione <strong>di</strong><br />

questo <strong>di</strong>spositivo possa consentire <strong>di</strong> ottenere una tenuta<br />

meccanica pari alle suture Kessler four-strand o me<strong>di</strong>ante<br />

Teno-Fix ® , con una provata buona biointegrabilità del materiale<br />

con il tessuto ten<strong>di</strong>neo circostante.<br />

Anche se la procedura chirurgica avviene in modo<br />

esemplare, resta comunque il rischio della formazione<br />

<strong>di</strong> aderenze cicatriziali. Allo scopo <strong>di</strong> minimizzare<br />

questa complicanza sono stati stu<strong>di</strong>ati dei prodotti, nati<br />

come coa<strong>di</strong>uvanti della sutura ten<strong>di</strong>nea, atti a rivestire<br />

il sito <strong>di</strong> rottura per garantire un migliore scorrimento<br />

ten<strong>di</strong>neo.<br />

I primi tentativi in questa <strong>di</strong>rezione prevedevano l’impiego<br />

<strong>di</strong> cellophane, polietilene e silicone, che, a fronte <strong>di</strong> una<br />

riduzione dell’adesività, limitavano la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> glucosio<br />

e proteine a basso peso molecolare essenziali per il<br />

nutrimento ten<strong>di</strong>neo. Negli ultimi anni è stato introdotto lo<br />

Hyaloglide ® , un gel a base <strong>di</strong> acido ialuronico che viene<br />

applicato al ten<strong>di</strong>ne dopo la riparazione e, grazie alle<br />

sue proprietà visco-elastiche, agisce come lubrifi cante, impedendo<br />

la formazione <strong>di</strong> aderenze; inoltre sembra che<br />

B. Battiston Et aL.<br />

fIG. 1. Treno Fix ® . fig. 2. Dispositivo riassorbibile interno.<br />

Tecnica <strong>di</strong> inserimento del <strong>di</strong>spositivo nel ten<strong>di</strong>ne.<br />

A. Preparazione del ten<strong>di</strong>ne alla sutura. B. Il <strong>di</strong>spositivo<br />

fissato alla prima estremità del ten<strong>di</strong>ne. C. Il <strong>di</strong>spositivo<br />

fissato sul secondo sito <strong>di</strong> riparazione. D. Il ten<strong>di</strong>ne suturato<br />

tramite il <strong>di</strong>spositivo a lavoro effettuato. E. Immagine del<br />

<strong>di</strong>spositivo inserito nel ten<strong>di</strong>ne e fissato per mezzo <strong>di</strong> un<br />

semplice punto <strong>di</strong> sutura a X (vista dall’alto). F. Immagine<br />

del <strong>di</strong>spositivo inserito nel ten<strong>di</strong>ne e fissato per mezzo <strong>di</strong> un<br />

semplice punto <strong>di</strong> sutura a X (vista dal basso).<br />

l’acido ialuronico abbia un ruolo nel modulare il processo<br />

<strong>di</strong> guarigione del ten<strong>di</strong>ne 10 . Tale prodotto è in<strong>di</strong>cato sia<br />

nella riparazione primaria sia nel trattamento <strong>di</strong> rotture o<br />

aderenze secondarie. In quest’ultimo caso si è <strong>di</strong>mostrato<br />

garantire una mobilità maggiore in termini <strong>di</strong> Total Active<br />

Motion rispetto al gruppo <strong>di</strong> controllo 3 .<br />

Quando ci si trova <strong>di</strong> fronte ad una lesione secondaria o<br />

ad una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> sostanza con gap ten<strong>di</strong>neo è necessario<br />

ricorrere ad innesti che possono essere eseguiti in un<br />

solo tempo o in due tempi 11 . Soprattutto nei casi <strong>di</strong>ffi cili<br />

possono essere impiegati innesti ten<strong>di</strong>nei vascolarizzati,<br />

proposti da alcuni Autori 12 , oppure protesi ten<strong>di</strong>nee.<br />

Le protesi ten<strong>di</strong>nee presentano teoricamente indubbi van

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