Abstract 230 - IMPIEGO DEI GLICOPEPTIDI NELLA ... - SIMIT

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10° CONGRESSO NAZIONALE SIMIT
Abstract 61
- LEISHMANIOSI VISCERALE IN PAZIENTE HIV: DIFFUSIONE DELL'INFEZIONE IN
ZONA NON ENDEMICA -
Segala D.* [3] , Battagin G. [3] , Ciccone M. [2] , Roda R. [3] , Libanore M. [3] , Sighinolfi L. [3]
- [2] Az. Ospedaliero Universitaria di Ferrara, Sezione Ematologia-Dipartimento di Scienze Biomediche ~ Ferrara -
[3] Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, U.O. Malattie Infettive, Dipartimento medico ~ Ferrara
INFEZIONI DA HIV
Premessa: L‟infezione da HIV ha determinato importanti modifiche nell‟epidemiologia
della Leishmaniosi viscerale (LV). Il caso di un paziente residente a Ferrara
Obiettivo: .
Risultati: Uomo di 36 anni, HIV+ dal 1999, CDC C3, in terapia con lamivudina/abacavir,
raltegravir, darunavir, norvir; CD4 196/µl, HIV-RNA 29300copie/ml. Anamnesi positiva per
Toxoplasmosi cerebrale. Il quadro clinico era caratterizzato da iperpiressia, profonda
astenia, malessere generale, eruzione cutanea di tipo petecchioide diffusa agli arti inferiori
e all‟addome. Altri dati significativi: Hb 5g/dl, eritrociti 1630000/µl, leucociti 1010/µl,
piastrine 52000/µl, emocoltura positiva per staphylococcus epidermidis. All‟RX del torace:
diffusa accentuazione della trama polmonare alle perilari inferiori. Per la persistenza del
quadro clinico, nonostante ripetute infusioni di concentrati piastrinici ed eritrocitari, il
paziente veniva sottoposto ad agobiopsia midollare con diagnosi di LV. Si instaurava
dunque terapia endovenosa con amfotericina B a complessi lipidici ottenendo la
regressione della sintomatologia in 7 giorni e quadro midollare in fase di guarigione
all‟agoaspirato di controllo
Conclusione: La LV causata da leishmania infantum è endemica in tutti i paesi del bacino
del Mediterraneo. Dati dell‟ISS evidenziano tassi di incidenza in Italia stabilmente in
aumento a partire dagli anni ‟90. Secondo l‟OMS la coinfezione LV/HIV si sta diffondendo
anche in zone tradizionalmente non endemiche. Numerosi i meccanismi implicati tra cui le
alterazioni immunitarie provocate da HIV che favorirebbero l'incontrollata moltiplicazione
del parassita. Nel caso descritto, una rapida diagnosi e l'immediata attuazione di
un‟efficace terapia hanno permesso di limitare la gravità di una patologia che nei soggetti
sieropositivi rappresenta tutt'oggi un'importante causa di morte. Di qui la necessità di
un'attenta diagnosi differenziale anche in aree non sospette: studi recenti hanno infatti
evidenziato la comparsa di foci endemici anche nel nord Italia