Abstract 230 - IMPIEGO DEI GLICOPEPTIDI NELLA ... - SIMIT

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10° CONGRESSO NAZIONALE SIMIT
Abstract 126
- A VOLTE RITORNANO : ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E CLINICI DELL’ATTUALE
EPIDEMIA DI MORBILLO -
Scarlata F.* [1] , Alongi I. [1] , Bonura S. [1] , Guadagnino G. [1] , Di Carlo P. [1]
- [1] Department of Sciences for Health Promotion, University of Palermo, Italy ~ Palermo
ALTRE INFEZIONI VIRALI
Premessa: Dopo la grande epidemia di morbillo verificatasi a Palermo nel 1997, i livelli
presso che ottimali raggiunti nella nostra città dopo tale drammatica esperienza, con
copertura vaccinale al 15° mese di vita > 90%, hanno reso tale patologia del tutto
sporadica fino alla primavera dell‟anno scorso quando è bruscamente iniziato un ciclo
epidemico che, dopo una attenuazione nel periodo invernale, ha ripreso vigore dal
febbraio di quest‟anno, è ancora in corso e si caratterizza per un rapporto bambini-adulti di
circa 1:1, molto diverso dall‟1:20 delle ondate epidemiche pre-vaccinazione di massa
Obiettivo: Dal maggio 2010 al maggio 2011 abbiamo arruolato tutti i pazienti con diagnosi
clinica e/o microbiologica di morbillo presso U.O.C. di Malattie Infettive, AUOP di Palermo.
Risultati: Nel periodo considerato abbiamo osservato in regime ambulatoriale oltre 700
casi di morbillo, ricoverando 75 pz di età compresa fra i 14 ed i 62 anni, prevalentemente
adolescenti o giovani adulti, con diagnosi successivamente confermata dalle IgM sieriche
(degenza media 5,5 giorni)In soli 7 pazienti è stato individuato il caso indice ; 3 i vaccinati
(da >10 anni, 1 sola dose); almeno 3 avevano verosimilmente già avuto il una diagnosi
clinica di morbillo. 38 pz presentavano pneumopatia (34 interstiziale,2 pseudolobare,2
broncopolmonite). 17 modesta ipertransaminasemia, 41 epatite anitterica. 1 nevrassite
post-esantematica. Negli altri casi il ricovero era stato motivato da disionemia,
piastrinopenia o marcata leucopenia.
Conclusione: Il morbillo nell‟adulto si presenta con un profilo di gravità nettamente più
elevato del bambino: per l‟elevata incidenza delle complicanze polmonari ed epatiche,
condizionate da meiopragia d‟organo e perché l‟impegno epatico quasi costante non
consente di ridurre l‟iperpiressia con l‟impiego sistematico degli antipiretici, infine per la
non accettazione da parte dell‟adulto di una patologia infettiva piuttosto impegnativa e dal
decorso sostanzialmente svincolato dall‟intervento medico