Abstract 230 - IMPIEGO DEI GLICOPEPTIDI NELLA ... - SIMIT

Abstract 117
- POTENZIALITÀ RIPRODUTTIVE IN DONNE HIV POSITIVE CHE SI
SOTTOPONGONO A CICLI DI FIVET/ICSI -
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10° CONGRESSO NAZIONALE SIMIT
Vichi F.* [1] , Blè C. [1] , Lo Caputo S. [1] , Chelo E. [2] , Livi C. [2] , Cuomo S. [2] , Benvenuti M. [2] , Poggi A. [1] , Mazzotta
F. [1]
- [1] Ospedale Santa Maria Annunziata ~ Firenze - [2] Centro di Procreazione Assistita Demetra ~ Firenze
INFEZIONI DA HIV
Premessa: Donne in età fertile HIV positive presentano complicazioni nella sfera
ginecologica e riproduttiva ma la disponibilità di nuovi e più efficaci farmaci antiretrovirali
ha indotto nuove possibilità per la donna HIV positiva con richiesta di maternità.
L‟assistenza riproduttiva alle donne HIV positive in quasi tutti i Paesi europei risulta
estremamente difficoltosa per problemi di strutture, etica, pregiudizi e aspetti legali
Obiettivo: Confrontare il tasso di gravidanza in coppie HIV discordanti (donna HIV+) con
quello di coppie HIV negative nel percorso di fecondazione assistita
Risultati: Dal 9/ 2009 al 12/2010, in collaborazione con il Centro Demetra sono state
eseguiti 16 cicli ICSI (Intra Cytoplasmatic Sperm Injection) in 12 coppie in cui la partner
era HIV positiva,(con e.m. 35 anni, DS 24-43). Criteri d‟inclusione: assenza di patologia
AIDS in atto, CD4+>200/mm³, HIV-RNA 6 mesi. Il gruppo di controllo è
di 17 coppie HIV negative sovrapponibili per età, durata e numero stimolazioni. Dei 16 cicli
considerati 85 sono stati gli ovociti recuperati (5.3 in media per ogni paziente ), 62 gli
ovociti inseminati e 28 gli embrioni trasferiti. Sono state ottenute 4 gravidanze (25%) nel
gruppo di controllo si sono ottenute 5 gravidanze (27.7%): tutte evolutive. Il numero di
ovociti ottenuti, il loro grado di maturità e gli embrioni ottenuti così come la loro qualità
erano simili nei due gruppi.
Conclusione: L‟accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita ha
permesso alle donne HIV positive di concepire senza il rischio di trasmissione orizzontale
dell‟infezione al partner HIV negativo e/o di non sovra-infettarlo con genotipi virali differenti
qualora fosse stato HIV positivo. I dati dimostrano che le gravidanze delle donne HIV+
sono di poco inferiori (2,7%)al gruppo di controllo . Questi dati incoraggiano in futuro
l‟utilizzo di questa tecnica nelle donne sieropositive permettendo loro di svolgere e
progettare una vita normale.