Abstract 230 - IMPIEGO DEI GLICOPEPTIDI NELLA ... - SIMIT

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10° CONGRESSO NAZIONALE SIMIT
Abstract 42
- SIEROPREVALENZA ANTICORPALE DELLE INFEZIONI LATENTI: CMV, EBV, HSV,
IN UNA POPOLAZIONE LONGEVA SARDA -
Rocca G.* [1] , Marchisio A. [1] , Coinu G. [2] , Pasella S. [1] , Baralla A. [1] , Carru C. [1] , Mura M. S. [2] , Deiana L. [1]
- [1] Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica ~ Sassari - [2] Istituto di Malattie Infettive ~ Sassari
INFEZIONI NELL'ANZIANO
Premessa: Col progredire dell‟età si può osservare una generale depressione sia
dell'immunità cellulo-mediata che umorale. La depressione dell'immunità cellulo-mediata si
manifesta con una riduzione della proliferazione dei linfociti periferici e un aumento dei
linfociti T immaturi, mentre nell‟immunità umorale si verifica una ridotta affinità
dell'anticorpo per l'antigene e un aumento della produzione di autoanticorpi. Lo stato di
efficienza del sistema immune dell'anziano è correlato al suo stato di salute. Le
modificazioni correlate all'età portano ad un "rimodellamento" del sistema immune. Il
mantenimento delle difese dell'ospite dipende dalle capacità di resistere, adattare o
riparare i danni causati dalle noxae patogene.
Obiettivo: Abbiamo analizzato 170 individui, reclutati nel Progetto AKeA, suddivisi per
fasce d‟età: 79 con un‟ età uguale o superiore a 100 (51 femmine e 28 maschi), 36 tra 90-
99 ( 21/15), 10 tra 80-89 ( 5/5) e 45 tra 20-60 utilizzati come gruppo di controllo ( 30/15).
Per ogni individuo si sono ricercati gli anticorpi sierici di classe IgG, rivolti contro: CMV,
EBV e HSV, con metodica immunoenzimatica su LIAISON (Diasorin), basata sulla
chemioluminescenza. Il segnale luminoso e quindi la quantità di anticorpo, è misurato da
un fotomoltiplicatore in unità relative di luce (RLU), èd è indicativo della concentrazione di
IgG presenti nei campioni.
Risultati: Nel gruppo esaminato è emersa una positività sierologica (IgG) verso tutti gli
agenti infettivi testati, molto più elevata rispetto a quella riscontrata nei controlli.
Conclusione: I dati rilevati correlano con quanto ci si sarebbe aspettato, essendo degli
agenti virali ubiquitari persistenti e, visto il maggiore tempo e periodo storico di
esposizione agli agenti infettivi. Tutti i longevi esaminati hanno dimostrato una memoria
umorale ancora protettiva, indicativa di una buona efficienza del sistema immunitario. Tale
caratteristica è da considerarsi uno tra i fattori favorenti positivamente la longevità.