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Abstract 230 - IMPIEGO DEI GLICOPEPTIDI NELLA ... - SIMIT

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198<br />

10° CONGRESSO NAZIONALE <strong>SIMIT</strong><br />

<strong>Abstract</strong> 60<br />

- TELBIVUDINA COME PROFILASSI ANTIVIRALE PER LA RECIDVIA DA HBV POST<br />

TRAPIANTO DI FEGATO: CASE REPORTS -<br />

Perrella A.* [1] , Lanza - Galeota A. [2] , Di Costanzo G. [2] , Pisaniello D. [2] , Marcos A. [2] , Migliaccio C. [2] , Calise<br />

F. [2] , Cuomo O. [2]<br />

- [1] AORN COtugno - AORN A. Cardarelli ~ nAPOLI - [2] Centro Trapianti Fegato AORN A Cardarelli ~ Napoli<br />

INFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSO<br />

Premessa: La recidiva da HBV dopo Trapianto di fegato può rappresentare una<br />

condizione patologica pericolosa. Attualemnte la profilassi con immunoglobuline specifiche<br />

e lamivudina rappresenta il gold standard nella profilassi. Nonostante altri antivirali siano<br />

attiualemnte disponibili, pochi studi sono stati condotti sul loro possibile impiego e l‟impatto<br />

che possono avere sulla funzione renale nelle prime fasi del trapianto in questi soggetti<br />

Obiettivo: . Presentiamo in questa sede la nostra esperienza su 7 pazienti trapiantati per<br />

Cirrosi ed HCC HBV correlata e già in trattamento con Telbivudina 600mg/die mentre in<br />

lista di attesa per trapianto e successivamente trattati con lo stesso regime terapeutico<br />

come profilassi. In particolare abbiamo valutato l‟impatto precoce nei primi 3 mesi dopo<br />

trapianto sulla funzione renale, i livelli ematici di immunosoppressori, CPK, HBV-DNA,<br />

Transamiansis ai seguenti time points: T0 ( al momento del trapianto), T1 ( ad un mese),<br />

T3 (a tre mesi).<br />

Risultati: Tutti i pazienti sonpo stati trattati con un immunosoppressione basata su<br />

Inibitori Calcineurine. La CLearence della Creatinina (MDRD) a T0 era di 72,5 mL/min,<br />

69,2 mL/min a T1 e 71 mL/min a T3. I livelli ematici di CPK non sono aumentati in corso di<br />

valutazione ne le transaminasi. Non sono stati riscontrati incrementi nei dosaggi ematici di<br />

inibitori delle calcineurine. L‟HBV-DNA è risultato negativo per tutto il periodo del follow-up<br />

Conclusione: La telbivudina come profilassi nei pazienti trapiantati per patologie terminali<br />

di fegato HBV correlate risultata essere efficace e sicura, senza influenza sulla<br />

funzionalità renale ed epatica. Altri studi sono richiesti su una coorte di pazienti più ampia<br />

per confermare questi dati.

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