Abstract 230 - IMPIEGO DEI GLICOPEPTIDI NELLA ... - SIMIT

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10° CONGRESSO NAZIONALE SIMIT
Abstract 175
- INSERZIONE NELLA REGIONE DELLE PROTEASI IN UN SOGGETTO HIV
POSITIVO: CASE REPORT -
Ceriani C. [1] , Cavallari S. [1] , Cerulli T. [1] , Clerici P. [1] , De Paschale M. [1] , Diombo K. [2] , Ndayakè J. [2] , Viganò
P.* [1]
- [1] Ospedale Civile di Legnano ~ Legnano - [2] Ospedale Saint Jean de Dieu ~ Tanguietà
INFEZIONI DA HIV
Premessa: Le inserzioni nella regione codificante per le proteasi sono estremamente rare
e avvengono generalmente in pazienti trattati con inibitori delle proteasi e hanno una
prevalenza minore del 0,1%. La maggior parte delle inserzioni avvengono tra i codoni 35 e
38. L'inserzione causa un cambio conformazionale della regione e può contribuire quindi
all'alterazione della struttura anche in altre regioni della proteina. Esistono pochi dati
relativi all'impatto di queste inserzioni sulla capacità replicativa virale e sulla suscettibilità
al trattamento.
Obiettivo: Si descrive un‟inserzione sequenziando una regione del gene pol di un
paziente HIV positivo (maschio, 51 anni), naïve afferente all'ospedale Saint Jean de Dieu
di Tanguièta, nel nord-ovest del Benin, e residente in un villaggio confinante in Burkina
Faso.
Risultati: La carica virale era >500000 cp/ml e valori di CD4 pari a 315 cell/µl. Il sottotipo
determinato confrontandolo con la banca dati NCBI 2009 è un CRF02-AG. Il paziente
presenta una coinfezione HBV/HIV (HBsAg positivo) ed è negativo per anti-HCV e anti-
Treponema.
Con il sequenziamento della regione PR è stata individuata una inserzione nel codone 37:
S37N_N codificato dalla tripletta AAC/AAT.
Nella regione delle proteasi sono presenti mutazioni polimorfiche tipiche della forma
ricombinante in esame: I13V, K20I, M36I, R41K, H69K, K70R, L89M e non si riscontrano
mutazioni major in questa regione. Ugualmente non sono presenti mutazioni significative
nella regione RT.
Conclusione: In letteratura è stata descritta un'inserzione in questa posizione in sottotipi
CRF02-AG. L'inserzione da noi identificata differisce però per la tripletta nucleotidica
codificante per l'aminoacido N (aspargina). Infatti l'inserzione S37N_N era stata descritta
come AAT/AAT, mentre nel nostro caso è stat ritrovata AAC/AAT. Essendo, comunque,
l'amminoacido aggiunto uguale a quello descritto in letteratura, non dovrebbero esserci
differenze nella suscettibilità agli inibitori delle proteasi.