Abstract 230 - IMPIEGO DEI GLICOPEPTIDI NELLA ... - SIMIT

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10° CONGRESSO NAZIONALE SIMIT
Abstract 109
- GRAVE POLMONITE DA CMV E SINDROME EMOFAGOCITICA IN UNA PAZIENTE
CON MORBO DI CROHN -
Cascio A.* [1] , Lo Presti M. [2] , Costantino G. [2] , Della Torre A. [2] , Belvedere A. [2] , Fries W. [2]
- [1] Servizio di Medicina Tropicale e Parassitologia - Università di Messina ~ Messina - [2] Dipartimento di Medicina
Interna, Università di Messina ~ Messina
ALTRE INFEZIONI VIRALI
Premessa: Le infezioni sistemiche da CMV sono ben note in pz con mal. infiam. intestinali
(IBD) e sono di solito associate a riacutizzazioni della malattia di base. In letteratura vi
sono pochissime segnalazione di polmonite da CMV in corso di IBD
Obiettivo: Descrivere il caso di una donna di 32 aa con m. di Crohn in remissione clinica
che ha presentato una grave forma di polmonite da CMV e di sindrome emofagocitica
Risultati: La pz, da 8 mesi in terapia di mantenimento con azatioprina (avendo risposto in
precedenza al prednisone e successivamente a terapia di induzione con 3 infusioni di
infliximab (5 mg/kg), giunge alla nostra osservazione lamentando da 3 gg febbre alta (39,5
°C). EO t 38,8 C, FC 112 bpm, FR 35 atti/min, SaO2 82%. Obbiettività toracica nella
norma. Pancitopenia (Hb 8,1 g/dl; leucociti 1,260 /mm3, piastrine 53,000/mm3), alti livelli
di proteina C-reattiva, assente l'attività NK, ipertrigliceridemia (426 mg/dl) e alti valori di
ferritina sierica (1260 mg/l). RX torace: sfumati infiltrati bilaterali. Eco addome:
splenomegalia. Vengono avviati esami microbiologici e cominciata terapia empirica con
meropenem. Dopo 18 h a causa della crescente difficoltà respiratoria veniva trasferita in
ICU. Emocolture e urinocolture rimanevano sterili. La sierologia per leishmaniosi,
parvovirus B19 e HIV negativa. La PCR per CMV risulta positiva(2670 gEq/100.000
cellule), e negativa per HHV-6, HHV-8 e EBV. Dopo l'aggiunta di ganciclovir (5 mg/ kg bid)
il quadro clinico migliora progressivamente e dopo 20 gg la pz veniva dimessa con
valganciclovir per os (450 mg bid) fino a negativizzazione della PCR per CMV e
normalizzazione delle sottopopolazioni linfocitarie. Dopo 1 anno la paziente è ancora in
remissione clinica, senza alcuna terapia.
Conclusione: CMV può esser causa di sindrome emofagocitofagica. Una polmonite da
CMV deve essere sospettata in pazienti immunodepressi se febbrili e tachipnoici e la
terapia con ganciclovir deve essere iniziata il più precocemente possibile.