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Abstract 230 - IMPIEGO DEI GLICOPEPTIDI NELLA ... - SIMIT

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279<br />

10° CONGRESSO NAZIONALE <strong>SIMIT</strong><br />

<strong>Abstract</strong> 41<br />

- L’INFEZIONE DA CITOMEGALOVIRUS (CMV) NELL’OSPITE<br />

IMMUNOCOMPETENTE: IL GENOTIPO <strong>DEI</strong> RECETTORI IMMUNOGLOBULIN-LIKE<br />

(KIR) INFLUENZA IL TASSO DI COMPARSA DI INFEZIONE PRIMARIA SINTOMATICA<br />

-<br />

Colomba C.* [1] , Di Bona D. [2] , Scafidi V. [2] , Lalicata F. [1] , Madonia S. [1] , Imburgia C. [1] , De Grazia S. [3] , Titone<br />

L. [1]<br />

- [1] Dipartimento di Scienze per la promozione della salute – sezione di Malattie infettive, Università di Palermo ~<br />

palermo - [2] Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico<br />

“P.Giaccone” Palermo ~ palermo - [3] Dipartimento di Scienze per la promozione della salute - sezione di Microbiologia,<br />

Università di Palermo ~ palermo<br />

ALTRE INFEZIONI VIRALI<br />

Premessa: Il CMV è causa di sindromi cliniche severe nell‟ospite immunocompromesso.<br />

Nell‟immunocompetente l‟infezione decorre spesso in maniera asintomatica, benigna e<br />

autolimitante. Raramente può causare malattia più severa.<br />

I fattori genetici che influenzano il decorso dell‟infezione primaria sono attualmente ignoti.<br />

Recenti evidenze sperimentali suggeriscono un ruolo dei linfociti T e dalle NKs, nel<br />

controllo della riattivazione dell‟infezione da CMV, attraverso i recettori di superficie KIR in<br />

soggetti sottoposti a trapianto di rene o di midollo<br />

Obiettivo: Analizzare le caratteristiche cliniche di un campione di pazienti<br />

immunocompetenti e valutare il ruolo dei KIR nell‟influenzare la prevalenza dell‟infezione<br />

primaria sintomatica in soggetti immunocompetenti.<br />

Pazienti. 59 soggetti con infezione primaria sintomatica da CMV appaiati per età e sesso<br />

con 59 donatori di sangue con pregressa infezione da CMV asintomatica (IgG positività<br />

per CMV).<br />

Metodi. La presenza di anticorpi anti-CMV è stata determinata tramite test ELISA. Il DNA<br />

è stato estratto dai linfociti del sangue periferico attraverso la tecnica del salting-out. La<br />

tipizzazione dei KIR e dell‟HLA è stata effettuata con tecniche di biologia molecolare.<br />

Risultati: Relativamente alle caratteristiche clinico-epidemiologiche dei casi il 60% erano<br />

M, l‟età media era di 36.3 anni. Febbre era presente in tutti i casi, cefalea nel 17%,<br />

faringite nel 30.5%, linfoadenomegalia nel 13.5%, polmonite nel 1.7%, encefalite nel 3.4%,<br />

pericardite nel 1.7%. La frequenza dell‟aplotipo A (privo di recettori attivatori) è risultata più<br />

elevata nei pz con infezione sintomatica rispetto ai controlli (OR=2,59). Un più elevato<br />

numero di interazioni inibitorie, HLA-C2/KIR2DL1, è stato riscontrato nei casi che nei<br />

controlli.<br />

Conclusione: I nostri dati suggeriscono che il deficitario controllo dell‟infezione da CMV<br />

possa essere legato ad una minore frequenza di interazioni tra HLA e KIR attivatori e/o ad<br />

una maggiore frequenza di interazioni tra HLA e KIR inibitori.<br />

Casi<br />

(n=54)<br />

Controlli<br />

(n=52)<br />

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