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Abstract 230 - IMPIEGO DEI GLICOPEPTIDI NELLA ... - SIMIT

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50<br />

10° CONGRESSO NAZIONALE <strong>SIMIT</strong><br />

<strong>Abstract</strong> 238<br />

- ENDOCARDITE INFETTIVA: STUDIO RETROSPETTIVO OSSERVAZIONALE DELLA<br />

A.O. POLO UNIVERSITARIO L.SACCO RELATIVO AL PERIODO 2003-2010 -<br />

Ferraris L.* [1] , Ricaboni D. [1] , Milazzo L. [1] , Mazzali C. [2] , Tocalli L. [3] , Orlando G. [4] , Rizzardini G. [4] , Galli M. [1] ,<br />

Antona C. [5] , Antinori S. [1]<br />

- [1] Dipartimento di Scienze Cliniche L Sacco, Università degli Studi di Milano ~ Milano - [2] Dipartimento di statistica^, AO<br />

L Sacco ~ Milano - [3] Microbiologia Clinica, AO L Sacco ~ Milano - [4] Dipartimento di Malattie Infettive, AO L Sacco ~<br />

Milano - [5] U.O Cardiochirurgia,AO L Sacco, ~ Milano<br />

INFEZIONI CARDIOPOLMONARI<br />

Premessa: L‟endocardite infettiva (EI) è una patologia caratterizzata da un‟elevata<br />

morbilità e mortalità. L‟epidemiologia di tale infezione è cambiata radicalmente nelle ultime<br />

quattro decadi, soprattutto nei Paesi industrializzati.<br />

Obiettivo: Obiettivo del nostro studio è stato quello di fornire un quadro della<br />

presentazione, eziologia, trattamento e outcome delle EI in una coorte monocentrica nel<br />

periodo 2003-2010.<br />

Risultati: La coorte presenta un‟età mediana di 56 (range interquartile, 43-71) anni, e nel<br />

62,5% è stata osservata un‟EI su valvola nativa. La maggioranza dei pazienti (67%) si<br />

presentava precocemente dall‟esordio della malattia, con pochi dei classici segni clinici<br />

della malattia. Il 19% dei pazienti era HIV+. L‟analisi dei fattori predisponenti l‟EI ha<br />

mostrato nel 26% dei casi una tossicodipendenza attiva, nel 33% l‟infezione di una valvola<br />

protesica o Pacemaker, nel 19% un precedente episodio di EI, nel 23% una recente<br />

esposizione in ambiente ospedaliero (procedure invasive, portatori di cateteri venosi<br />

centrali, emodializzati) e nel 5% una malattia reumatica cronica. Il patogeno più<br />

frequentemente isolato è stato Staphylococcus aureus (31%). La valvola mitrale (54%) e<br />

aortica (31%) sono state le valvole più colpite. Le seguenti complicanze sono state<br />

frequenti: stroke (19%), embolizzazione sistemiche (32%), scompenso cardiaco (40%),<br />

ascessi intracardiaci (13%). La terapia chirurgica è stata applicata nella metà dei casi<br />

(50,5%) dei casi e la mortalità intraospedaliera è risultata elevata (17%).<br />

Conclusione: : Nel 21° secolo, l‟EI è più frequentemente una patologia acuta,<br />

caratterizzata da un elevato tasso di infezioni provocate da S. aureus. La mortalità<br />

intraospedaliera rimane relativamente elevata.

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