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Il Lapidario di Sankt Florian - Università degli Studi di Milano

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<strong>Il</strong> <strong>Lapidario</strong> <strong>di</strong> <strong>Sankt</strong> <strong>Florian</strong><br />

in vigilia Jacobi apostoli. Hainricus Chlinttner. <strong>Il</strong> co<strong>di</strong>ce è una miscellanea<br />

in cui si <strong>di</strong>stinguono <strong>di</strong>verse mani; tuttavia, a giu<strong>di</strong>care dal tipo <strong>di</strong><br />

scrittura, ora gotica con tratti più o meno corsivi, ora bastarda, è probabile<br />

che tutto il co<strong>di</strong>ce sia stato redatto nella prima metà del XV sec, o<br />

comunque nel corso del secolo. 4 Come si deduce dalla datazione sul f.<br />

190r, <strong>di</strong> un anno precedente quella riportata sul f. 108v, i fascicoli sono<br />

stati assemblati nell’or<strong>di</strong>ne attuale in un secondo tempo. 5 <strong>Il</strong> co<strong>di</strong>ce trasmette<br />

prevalentemente opere in latino <strong>di</strong> carattere teologico; fanno eccezione<br />

il lapidario, i trattati latini De pronosticatione futurorum per signa<br />

(ff. 223r-228v) e Contra morbum colombarum (ff. 248r), una regola<br />

per il salasso in tedesco (f. 248v) e la descrizione <strong>di</strong> vari me<strong>di</strong>camenti in<br />

latino e tedesco (ff. 257v-258v). <strong>Il</strong> co<strong>di</strong>ce si è conservato in buono stato.<br />

Nonostante il suo carattere compilativo, il volume non sembra essere<br />

stato redatto quale manuale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, 6 poiché i testi sono trascritti in<br />

modo molto or<strong>di</strong>nato, con iniziali decorate e a volte rubricate, con margini<br />

ampi e spazi o pagine lasciati vuoti tra un testo e l’altro, con squadratura<br />

e rigatura dei fogli, anche se secondo misure <strong>di</strong>verse per ogni testo.<br />

7 I fogli sono stati numerati all’epoca con cifre arabiche. È possibile<br />

che il committente del co<strong>di</strong>ce fosse il monastero <strong>di</strong> <strong>Sankt</strong> <strong>Florian</strong> stesso, 8 e<br />

che abbia scelto le opere da raccogliere per un interesse antiquario.<br />

4 Sui due fogli <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a è riportato un frammento <strong>di</strong> un trattato De vanitate<br />

deorum: una mano moderna ha specificato, su un appunto allegato al retro <strong>di</strong><br />

copertina, che la sua datazione è il saec. XV.<br />

5 La copertina, un piatto <strong>di</strong> legno ricoperto <strong>di</strong> pelle marrone, chiusa da un laccio,<br />

anch’esso in pelle, sembra coeva o <strong>di</strong> poco più recente della redazione del co<strong>di</strong>ce.<br />

6 I testi presentano solo spora<strong>di</strong>che glosse marginali dei copisti; alcuni appunti, <strong>di</strong><br />

mani coeve, si trovano solo sui fogli <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a.<br />

7 I testi sono riportati tutti su pagina intera, tranne nei ff. 256r-257r, dove è<br />

trascritto un <strong>di</strong>alogus inter aves su due colonne.<br />

8 <strong>Il</strong> foglio <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a anteriore e posteriore ha scritte in verticale rispetto al normale<br />

senso <strong>di</strong> scrittura del co<strong>di</strong>ce: si tratta evidentemente <strong>di</strong> fogli tratti da un co<strong>di</strong>ce in<br />

ottavo, contenente un frammento del trattato De vanitate deorum, scritto in una<br />

pesante gotica libraria. Sul recto del foglio <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a anteriore, facendo rotare il<br />

co<strong>di</strong>ce in modo che le scritte risultino orizzontali, sulla parte destra si legge, in<br />

caratteri gotici librari <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni, la notizia Iste liber est monasterii Sancti<br />

<strong>Florian</strong>i. La stessa scritta, in bastarda, viene saltuariamente ripetuta in tutto il co<strong>di</strong>ce<br />

sui margini o in spazi vuoti.

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