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Il Lapidario di Sankt Florian - Università degli Studi di Milano

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20<br />

<strong>Il</strong> <strong>Lapidario</strong> <strong>di</strong> <strong>Sankt</strong> <strong>Florian</strong><br />

, ma qui vi sono più oscillazioni: gel, v. 27 ~ gell, v. 691, wel wïr, v.<br />

237 ~ well wir, v. 141, vel, v. 692 ~ vell, v. 453, wol, v. 564 ~ woll, v.<br />

323. La vibrante appare nei due co<strong>di</strong>ci sempre come , tranne<br />

all’interno <strong>di</strong> parola, dove si può trovare per esprimere la geminata<br />

originaria (mirren, herren, jrrung). In fine <strong>di</strong> parola sia B che F contengono<br />

una sola eccezione: chlarr (B 860) 28 e merr (“mare”, F 399).<br />

L’analisi dei grafemi corrispondenti alle nasali è resa più <strong>di</strong>fficile dalla<br />

presenza dei segni abbreviativi, che a volte non permettono <strong>di</strong> stabilire<br />

con certezza se il copista intendesse o (nelle desinenze), oppure<br />

se l’abbreviazione sia necessaria o superflua (es. nēmē 29 , che potrebbe<br />

corrispondere a nemen oppure a nemmen, oppure paŵm, 30 che<br />

potrebbe essere risolto in pawm o pawmm). I casi dubbi tuttavia non<br />

sono numerosi, 31 per cui è possibile affermare che il modo <strong>di</strong> rappresentare<br />

le nasali è abbastanza regolare e simile nei due co<strong>di</strong>ci, anche se in<br />

fine <strong>di</strong> parola è possibile lo scambio tra e , soprattutto nella<br />

flessione nominale. 32 La labiale è resa con in tutte le posizioni,<br />

tranne nei termini flammen (B 289 e F 197) e nÿmmer sia in B che in<br />

F. 33 Solo in B vi sono due casi dubbi relativi al termine wann (vv. 497 e<br />

499), in cui è possibile che al posto <strong>di</strong> sia stata tracciata la spora<strong>di</strong>ca<br />

variante . 34 I verbi coniugati che escono in -mt vedono l’inserzione<br />

del suono <strong>di</strong> transizione /p/, così che sia in B che in F si trovano<br />

nÿmpt e chümpt. L’unica eccezione è wërmt / wermt (B 716 e F 707). La<br />

nasale dentale è trascritta nello stesso modo dai due copisti in posizione<br />

iniziale (sempre ) e intervocalica (sempre ). In posizione preconsonantica<br />

generalmente la grafia è in entrambi i co<strong>di</strong>ci (vnd,<br />

ſanfft, tünchel, ecc.), ma mentre in F il termine fünferlaÿ appare quattro<br />

volte come fümferlaÿ, con invece <strong>di</strong> per assimilazione del<br />

nesso /nf/ > /mf/, in B il nesso -nt che si forma nei verbi coniugati viene<br />

reso tre volte con : erchennt (v. 400), überwanntt (v. 548) e<br />

prennt (v. 585). In posizione finale si nota in entrambi i co<strong>di</strong>ci la stessa<br />

<strong>di</strong>stinzione tra monosillabi, che possono terminare in o (dan<br />

~ dann, in ~ inn, man ~ mann, ecc.) e plurisillabi, terminanti sempre in<br />

28 Forse si tratta <strong>di</strong> una forma sincopata <strong>di</strong> chlarer (ſtain).<br />

29 Cfr. nota al v. B 595.<br />

30 Cfr. nota al v. F 411.<br />

31 Cfr. nota ai vv. F 24, 97, 117, 198, 558, 574 e B 629.<br />

32 RW, pp. 136 e 140.<br />

33 In F anche in amme, v. 194, che in B corrisponde ad āme; cfr. nota al v. B 290.<br />

34 RW, p. 106.

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