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Il Lapidario di Sankt Florian - Università degli Studi di Milano

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Commento all’e<strong>di</strong>zione<br />

p. 52.<br />

vv. B 11-68. La strofa sullo zaffiro è la prima nel cod. B, ma nel cod. F<br />

è la ventunesima, ai vv. 475-532 (cfr. pp. 201-213). Lo zaffiro è una<br />

pietra biblica (cfr. introduzione, p. 33s.), quin<strong>di</strong> il ms. B trasmette il testo<br />

con una successione delle strofe più corretta rispetto al ms. F, dove<br />

la strofa sullo zaffiro si trova spostata a metà trattato, anche se viene<br />

sempre definita “una delle do<strong>di</strong>ci”.<br />

p. 54.<br />

v. B 21. A questo verso si legge vnder, mentre in F, v. 485 (cfr. p. 203),<br />

la lezione è wider. Poiché i nessi e sono molto simili graficamente,<br />

è possibile che uno dei due copisti abbia commesso un errore<br />

<strong>di</strong> lettura. Entrambe le preposizioni sono accettabili dal punto <strong>di</strong> vista<br />

grammaticale e semantico, quin<strong>di</strong> si può lasciare per ciascun co<strong>di</strong>ce la<br />

rispettiva lezione.<br />

p. 58.<br />

v. B 42. La forma chlägen potrebbe presentare un grafema , dove il<br />

segno <strong>di</strong>acritico non svolge alcuna funzione fonetica o morfologica: è<br />

improbabile che si tratti dell’alemannismo klegen (Lexer I, 1601), poiché<br />

il testo è bavarese senza evidenti influssi <strong>di</strong>alettali <strong>di</strong>versi. In questo<br />

caso è improbabile che si tratti <strong>di</strong> un termine proveniente dalla tra<strong>di</strong>zione<br />

poetica alemanna, poiché la rima <strong>di</strong>venterebbe imperfetta. Cfr.<br />

però la nota al v. B 497, p. 182, dove è attestata la variante wan per<br />

man, considerata una forma prevalentemente alemanna.<br />

p. 64.<br />

v. B 64. Questo verso non è chiaro: la preposizione in potrebbe essere<br />

legata a lieber chrafft, ma in questo modo mancherebbe il complemento<br />

oggetto al verbo haben. Forse in è pronome personale oggetto, e lieber<br />

chrafft un genitivo. F trasmette lo stesso verso (cfr. v. 528, p. 213):<br />

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