pietro genesini appunti e versioni di letteratura italiana
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ni, i sentimenti e un insopprimibile desiderio <strong>di</strong> libertà.<br />
2.3. Alla fine del secolo la sensibilità preromantica<br />
trova un terreno fertile soprattutto in Germania, che<br />
<strong>di</strong>venta il centro <strong>di</strong> irra<strong>di</strong>azione in tutta Europa delle<br />
idee romantiche. Nel 1797 a Berlino esce la rivista<br />
“Athenäum” (1798-1800), che raccoglie il “Gruppo <strong>di</strong><br />
Jena”. Essa presenta il manifesto del Romanticismo<br />
tedesco, <strong>di</strong>ffonde le idee romantiche e costituisce il<br />
punto <strong>di</strong> riferimento obbligato sull’arte e sulla <strong>letteratura</strong><br />
del primo Ottocento. Sulla rivista, e<strong>di</strong>ta dai fratelli<br />
August Wilhelm (1767-1845) e Friedrich von<br />
Schlegel, scrivono i poeti Novalis (1772-1801) e Ludwig<br />
Tiek (1773-1853) e i filosofi Johann Gottlieb<br />
Fichte (1762-1814) e Friedrich Wilhelm Schelling<br />
(1775-1854). Questi ultimi due, con Georg Wilhelm<br />
Friedrich Hegel (1770-1831), costituiscono anche i<br />
maggiori esponenti dell’Idealismo classico tedesco.<br />
2.4. Il Romanticismo tedesco sorge in funzione antifrancese<br />
ed antiilluministica. Rifiuta i lumi della ragione<br />
in nome del sentimento e della passione, che<br />
rendono ogni in<strong>di</strong>viduo completamente <strong>di</strong>verso da<br />
tutti gli altri. Esso rivaluta tutto ciò che l’Illuminismo<br />
aveva criticato: il passato, la storia, il Me<strong>di</strong>o Evo, la<br />
gerarchia sociale, la religione e la fede, la cultura popolare,<br />
l’in<strong>di</strong>vidualismo, la forte passionalità, la propria<br />
irripetibile in<strong>di</strong>vidualità.<br />
La ragione illuministica con la sua volontà <strong>di</strong> sottoporre<br />
tutto ad analisi critica viene accusata <strong>di</strong> avere<br />
scalzato l’or<strong>di</strong>ne sociale e <strong>di</strong> avere provocato la Rivoluzione<br />
francese e tutte le successive guerre e <strong>di</strong>struzioni.<br />
Il Romanticismo tedesco rifiuta la celebrazione del<br />
presente e l’ideale <strong>di</strong> progresso in nome della riscoperta<br />
del passato e della cultura me<strong>di</strong>oevale. Rifiuta<br />
l’ugualitarismo e il cosmopolitismo illuministici nella<br />
convinzione che, se la ragione rende tutti gli uomini<br />
uguali, il sentimento e la passione li rendono tutti <strong>di</strong>versi.<br />
Sia l’in<strong>di</strong>viduo, sia ogni popolo hanno le loro<br />
caratteristiche specifiche, che li rendono <strong>di</strong>versi da<br />
tutti gli altri. Nasce così la figura dell’in<strong>di</strong>viduo superiore,<br />
cioè la figura del genio.<br />
La rivalutazione della cultura popolare e del proprio<br />
passato storico si inserisce nella lotta che i vari governi<br />
europei devono sostenere contro Napoleone e le<br />
armate francesi, che <strong>di</strong>lagano in tutta Europa. Essa<br />
comporta anche la presa <strong>di</strong> coscienza <strong>di</strong> avere una patria<br />
da <strong>di</strong>fendere contro gli oppressori e per la quale<br />
morire. In tal modo il Romanticismo tedesco si appropria<br />
<strong>di</strong> un ideale elaborato dalla Rivoluzione francese,<br />
e lo usa in funzione antifrancese.<br />
3. In Francia il Romanticismo sorge con un certo ritardo.<br />
L’esponente più importante è Madame de Staël<br />
(1766-1817), che <strong>di</strong>ffonde in tutta Europa le idee romantiche<br />
del “Gruppo <strong>di</strong> Jena”, in particolare con le<br />
opere Della <strong>letteratura</strong> considerata nei suo i rapporti<br />
con le istituzioni sociali (1800) e Della Germania<br />
(1810). Il manifesto appare soltanto qualche anno do-<br />
Genesini, Appunti e <strong>versioni</strong> <strong>di</strong> Letteratura <strong>italiana</strong> 125<br />
po; è la Prefazione al dramma Cromwell (1827) <strong>di</strong><br />
Victor Hugo (1802-1885).<br />
4. Il Romanticismo europeo presenta spesso aspetti<br />
assai contrastanti, e non è possibile condensarlo in<br />
poche e chiare tesi. Ad esempio esso può rivolgersi al<br />
Me<strong>di</strong>o Evo per restaurare il passato, ma può rivolgersi<br />
al passato per scoprire quella cultura popolare che era<br />
sempre stata ignorata o <strong>di</strong>sprezzata; può essere in<strong>di</strong>vidualista<br />
e aristocratico, ma può essere anche democratico<br />
e attento ai problemi sociali. Può incitare al<br />
suici<strong>di</strong>o ed all’auto<strong>di</strong>struzione ma anche alla lotta per<br />
liberare la propria o l’altrui patria. In molti autori – da<br />
Schiller a Goethe a Foscolo – esso è mescolato con<br />
valori e ideali neoclassici o classicheggianti.<br />
5. Durante le guerre contro Napoleone il Romanticismo<br />
ottiene il sostegno anche dai governi in guerra<br />
con la Francia. Essi suscitano l’ideale <strong>di</strong> patria per<br />
combattere contro gli eserciti degli invasori francesi.<br />
Dopo la caduta <strong>di</strong> Napoleone (1815), il loro appoggio<br />
agli ideali romantici cessa all’improvviso: nel Congresso<br />
<strong>di</strong> Vienna (1814-15) le potenze vincitrici ri<strong>di</strong>segnano<br />
il nuovo assetto all’Europa in base ai principi<br />
<strong>di</strong> legittimità e <strong>di</strong> equilibrio, ma <strong>di</strong>menticano il principio<br />
<strong>di</strong> nazionalità. In tal modo provocano nel 1820-<br />
21, poi nel 1830-31, infine nel 1848, quei moti che<br />
nel giro <strong>di</strong> 50 anni cambiano profondamente l’assetto<br />
europeo uscito da Vienna. I governi della Restaurazione<br />
si avvicinano alle nuove ideologie, come il Positivismo<br />
filosofico e il Realismo letterario, che riprendono<br />
temi illuministici (il primato della ragione e<br />
della scienza), che sono in sintonia con la nuova Rivoluzione<br />
tecnologica e produttiva, che investe la società<br />
europea. Positivismo e Realismo nascono in<br />
Francia verso il 1820, si <strong>di</strong>ffondono nel resto<br />
dell’Europa, e si concludono verso la fine del secolo,<br />
quando, sempre in Francia, nasce e si <strong>di</strong>ffonde il Decadentismo<br />
e il Simbolismo (1886).