pietro genesini appunti e versioni di letteratura italiana
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sce però a <strong>di</strong>struggere gli stereotipi e a costruire personaggi<br />
reali e cre<strong>di</strong>bili, ognuno dei quali ha carattere<br />
e mentalità, valori e psicologia specifici. Nella comme<strong>di</strong>a<br />
egli ha trasferito le sue riflessioni politiche ed<br />
anche la conoscenza dell’animo umano acquisita come<br />
segretario fiorentino, ma ha fatto anche proprie le<br />
straor<strong>di</strong>narie ricostruzioni psicologiche dei personaggi<br />
del Decameron. I personaggi della comme<strong>di</strong>a si<br />
riconoscono subito dalla battuta e nel corso della<br />
comme<strong>di</strong>a restano fedeli e coerenti con se stessi e con<br />
i propri valori. Essi, come in<strong>di</strong>vidui reali, hanno ormai<br />
raggiunto la maturità e certamente non sarebbero<br />
più cambiati. Soltanto Lucrezia cambia: il marito la<br />
vede tutta tremante la sera quando deve prendere la<br />
pozione e giacere con uno sconosciuto; la vede aggressiva<br />
come un gallo il giorno dopo. Essa è venuta a<br />
contatto con la realtà effettuale (lo sciocco marito e<br />
l’astuto amante, la semplicità della madre e la corruzione<br />
del confessore), che ha voluto aggirare la sua<br />
onestà e i suoi valori. Essa non piange né si <strong>di</strong>spera:<br />
prende in mano le re<strong>di</strong>ni della sua vita e della vita del<br />
marito come dell’amante. Essa possederà le loro menti<br />
e la loro volontà. La realtà effettuale l’ha cambiata<br />
e l’ha spinta a scoprire le sue capacità..<br />
6. I personaggi sono costruiti con cura dentro e fuori.<br />
Il loro nome rispetta la convinzione che nomina consequentia<br />
rerum, cioè che i nomi sono conseguenze<br />
delle cose: Nicia è ironicamente il vincitore, Callimaco<br />
è invece il bel combattente o colui che combatte<br />
per la bellezza, fra’ Timoteo è ironicamente colui che<br />
ha timore <strong>di</strong> Dio, Lucrezia rimanda all’onestà della<br />
madre dei Gracchi. In <strong>di</strong>versi casi i nomi mostrano<br />
proprio una realtà rovesciata.<br />
7. Machiavelli riesce a far parlare fra’ Timoteo con la<br />
stessa cultura, con gli stessi valori e con la stessa<br />
mentalità dei pre<strong>di</strong>catori del suo tempo. Paradossalmente<br />
il frate anticipa il lassismo che i gesuiti mettono<br />
normalmente in pratica dalla fine del secolo in poi.<br />
La figura e i ragionamenti <strong>di</strong> fra’ Timoteo vanno però<br />
confrontati con i personaggi e il contenuto delle pre<strong>di</strong>che<br />
<strong>di</strong> Jacopo Passavanti, ma anche con i personaggi<br />
e i valori degli ecclesiastici che appaiono nel Decameron:<br />
il santo frate che usa la scaletta per confessare<br />
ser Ciappelletto (I, 1) o frate Cipolla (VI, 10).<br />
8. Il comportamento da predatore <strong>di</strong> Callimaco andrebbe<br />
confrontato con il comportamento <strong>di</strong> Federigo<br />
degli Alberighi (V, 9) e <strong>di</strong> Nastagio degli Onesti (V,<br />
8). Il primo si rovina nel corteggiare madonna Giovanna,<br />
il secondo non approfitta della vittoria ottenuta<br />
sulla ragazza che ama.<br />
9. La comme<strong>di</strong>a potrebbe essere opportunamente confrontata<br />
con il mondo ideale e nobiliare e non nobiliare<br />
descritto da Boccaccio nel Decameron: Musciatto<br />
Franzesi, Geri Spina, Currado Gianfigliazzi, Andreuccio<br />
da Perugia, Nastagio degli Onesti, Federigo<br />
degli Alberighi, frate Cipolla ecc. L’atmosfera è <strong>di</strong>versa.<br />
Ser Ciappelletto consegue un’effettiva vittoria<br />
sul frate credulone; il frate si preoccupa della salvezza<br />
eterna del moribondo, ma anche <strong>di</strong> fare i suoi interessi,<br />
cioè gli interessi del convento. Andreuccio si fa ingannare,<br />
perché è inesperto, ma poi reagisce e vince.<br />
88<br />
Nastagio non approfitta della vittoria sulla ragazza<br />
che ama. Frate Cipolla para la beffa e la piega a suo<br />
vantaggio. Machiavelli ha voluto guardare la realtà<br />
effettuale e ha scoperto che è senza valori. Ed è rimasto<br />
deluso. Ma era ovvio che era senza valori: è<br />
l’uomo che proietta le sue intenzioni e i suoi valori su<br />
<strong>di</strong> essa.<br />
10. Oltre a Boccaccio la comme<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Machiavelli si<br />
può confrontare con la figura dantesca <strong>di</strong> Guido da<br />
Montefeltro (1220ca.-1298), che si fa ingannare dal<br />
papa Bonifacio VIII (If. XXVII), un inganno inserito<br />
in un contesto completamente <strong>di</strong>verso.