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pietro genesini appunti e versioni di letteratura italiana

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L’ETÀ DEL REALISMO (1815-1895)<br />

Il Congresso <strong>di</strong> Vienna (1815) pone fine alle guerre<br />

napoleoniche, ma pone fine anche all’appoggio dato<br />

dai governi al Romanticismo, del quale erano stati usati<br />

gli ideali <strong>di</strong> patria e <strong>di</strong> libertà in funzione antinapoleonica<br />

ed antifrancese. Il Romanticismo perciò<br />

cessa <strong>di</strong> essere la cultura ufficiale dei governi, per <strong>di</strong>venire<br />

la cultura <strong>di</strong> quelle forze che lottano per la libertà<br />

dei popoli ancora oppressi (Grecia, Italia, Polonia,<br />

Ungheria) o che non si identificano con le forze<br />

al potere (Spagna, Germania).<br />

La cultura, che <strong>di</strong>venta dominante, risente sia dei<br />

nuovi problemi sociali, sia della nuova realtà economica<br />

e culturale provocata dalla rivoluzione scientifica<br />

e tecnica. E a questa nuova situazione essa cerca <strong>di</strong><br />

rispondere.<br />

La nuova cultura prende il nome <strong>di</strong> Realismo. Il Realismo<br />

nasce in Francia verso gli anni Venti e coinvolge<br />

tutti i settori culturali. Dalla Francia si espande in<br />

tutta Europa. Si conclude pure in Francia alla fine<br />

dell’Ottocento, quando sempre in Francia sorge il Decadentismo,<br />

che si espande a sua volta in tutta Europa.<br />

Il Realismo recupera il razionalismo illuministico, da<br />

cui trae l’idea <strong>di</strong> progresso. Al razionalismo illuministico<br />

aggiunge una valutazione estremamente positiva<br />

della scienza ed il culto dei fatti.<br />

In ambito filosofico questa particolare attenzione verso<br />

la scienza e verso i fatti prende il nome <strong>di</strong> Positivismo.<br />

L’iniziatore <strong>di</strong> questa corrente è Auguste Comte<br />

(1798-1857), che pubblica un voluminoso Corso <strong>di</strong><br />

filosofia positiva (1830-42), nel quale pone le basi ad<br />

una nuova scienza, la sociologia. Secondo Comte la<br />

scienza avrebbe risolto tutti i problemi sociali e la sociologia<br />

avrebbe eliminato i conflitti sociali. Il Positivismo<br />

<strong>di</strong>venta la filosofia ufficiale della scienza per<br />

tutto l’Ottocento. Entra in crisi alla fine del secolo per<br />

il suo eccessivo ottimismo e perché la scienza subisce<br />

ra<strong>di</strong>cali cambiamenti e si <strong>di</strong>mostra molto più complessa<br />

del previsto. Un contributo al Positivismo viene<br />

dato dalla teoria dell’evoluzione <strong>di</strong> Charles Darwin<br />

(1809-1882), secondo la quale gli organismi sono in<br />

competizione tra loro e il più adatto sopravvive e lascia<br />

maggior prole, che a sua volta trasmette i caratteri<br />

vincenti. Le idee <strong>di</strong> Darwin sono applicate alla società<br />

da Herbert Spencer (1820-1903), che con l’evoluzionismo<br />

sociale cerca <strong>di</strong> giustificare una ideologia<br />

politica conservatrice.<br />

Il Realismo letterario si interessa della realtà sociale,<br />

che vuole descrivere in modo impersonale ed oggettivo.<br />

L’ideale è quello <strong>di</strong> fotografare e <strong>di</strong> riprodurre la<br />

realtà in modo scientifico, facendo tacere il punto <strong>di</strong><br />

vista soggettivo dello scrittore. I maggiori esponenti<br />

del Realismo francese sono Honoré de Balzac (1799-<br />

1850), ed Emile Zola (1840-1902). Victor Hugo<br />

(1802-1885) resta invece fedele ad una ispirazione<br />

romantica.<br />

Balzac scrive la Comé<strong>di</strong>e humaine, che <strong>di</strong>venta il modello<br />

<strong>di</strong> un’arte rivolta al presente, capace <strong>di</strong> esamina-<br />

Genesini, Appunti e <strong>versioni</strong> <strong>di</strong> Letteratura <strong>italiana</strong> 153<br />

re i nuovi problemi sociali che stavano emergendo. I<br />

suoi protagonisti appartengono alla città, alla provincia<br />

e a tutte le classi sociali.<br />

Zola porta alle estreme conseguenze il romanzo realista,<br />

applicando le idee <strong>di</strong> Darwin a un totale determinismo<br />

sociale. Questo particolare sviluppo del Realismo,<br />

<strong>di</strong> cui Zola è il caposcuola, prende il nome <strong>di</strong><br />

Naturalismo. I suoi protagonisti sono operai della periferia<br />

parigina, che inutilmente cercano <strong>di</strong> uscire dalla<br />

loro con<strong>di</strong>zione sociale, a cui sono condannati da<br />

tare ere<strong>di</strong>tarie.<br />

L’influsso del Realismo francese si fa sentire in Italia<br />

soltanto dopo che il Romanticismo, che ispira la lotta<br />

per l’in<strong>di</strong>pendenza nazionale, ha raggiunto il suo scopo:<br />

l’unità della penisola (1860-70). In un decennio il<br />

Romanticismo, che aveva dominato compatto la prima<br />

metà del secolo, scompare completamente. Esso è<br />

sostituito da <strong>di</strong>verse correnti letterarie, che continuano<br />

il Romanticismo in <strong>di</strong>rezione sentimentale (il tardo<br />

Romanticismo), si ispirano alla produzione straniera<br />

(il Verismo) ma anche alla cultura nazionale (il classicismo<br />

<strong>di</strong> Giosue Carducci) o che sono autoctone e<br />

mescolano elementi <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa origine (la Scapigliatura<br />

milanese).<br />

La necessità <strong>di</strong> raggiungere l’unità nazionale spiega il<br />

permanere per oltre mezzo secolo della cultura romantica,<br />

mentre nel resto dell’Europa si vanno affermando<br />

altre correnti letterarie, politiche e filosofiche.<br />

La fine del secolo è caratterizzata dal sorgere <strong>di</strong> correnti<br />

letterarie, filosofiche e politiche duramente antipositivistiche<br />

e antiscientifiche. Esse sono il Decadentismo<br />

in tutte le sue ramificazioni, le filosofie irrazionalistiche<br />

ed attivistiche, il nazionalismo. Ad esse si<br />

aggiunge il marxismo, che da Karl Marx (1818-1883)<br />

deriva la teoria della lotta <strong>di</strong> classe e la necessità <strong>di</strong><br />

conquistare con la rivoluzione proletaria lo Stato borghese<br />

e capitalista.<br />

I pensatori più importanti <strong>di</strong> fine secolo sono il filosofo<br />

tedesco Friedrich Nietzsche (1844-1900), che propone<br />

un nuovo umanesimo, fondato sulla volontà <strong>di</strong><br />

potenza e sull’ideale del superuomo; quin<strong>di</strong> lo psicologo<br />

viennese Sigmund Freud (1856-1939), che esamina<br />

i lapsus, le nevrosi e le rimozioni, e che scopre<br />

l’inconscio; infine lo scienziato tedesco Albert Einstein<br />

(1879-1955), che formula la teoria della relatività<br />

(1905), con la quale si conclude la fisica classica <strong>di</strong><br />

Galilei e <strong>di</strong> Newton e si pongono le basi per la fisica<br />

contemporanea.

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