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pietro genesini appunti e versioni di letteratura italiana

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frate Cipolla (VI, 10); e vecchi come ser Ciappelletto<br />

e il santo frate (I, 1). Tutte le età umane sono rappresentate.<br />

11. Questa, come le altre novelle che parlano dei rapporti<br />

tra uomini e donne, pone una serie <strong>di</strong> problemi,<br />

che si possono così in<strong>di</strong>care: a) com’era la con<strong>di</strong>zione<br />

reale della donna nella società <strong>italiana</strong> del Trecento?<br />

b) com’era la con<strong>di</strong>zione della donna nell’immaginario<br />

collettivo o, almeno, nell’immaginario dei letterati<br />

e dei poeti? c) com’era il rapporto <strong>di</strong> Boccaccio<br />

con le donne? Alla prima domanda si può rispondere<br />

così: la donna era subalterna all’uomo e poteva raggiungere<br />

una qualche libertà e avere una qualche educazione<br />

soltanto se apparteneva a classi sociali elevate.<br />

Alla seconda si può rispondere così: l’immaginario<br />

collettivo presentava una donna bellissima ed angelicata,<br />

che contrastava completamente con la donna<br />

reale. All’ultima si può rispondere così: i rapporti <strong>di</strong><br />

Boccaccio con le donne non devono essere stati facili,<br />

perché nel Decameron fa loro fare quasi sempre brutta<br />

figura; egli le ama e le cerca, ma poi scrive il Corbaccio,<br />

che è una durissima invettiva contro le donne<br />

– che l’hanno respinto –.<br />

12. Anche Dante 50 anni prima aveva affrontato il<br />

tema dell’amore nell’episo<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Paolo e Francesca<br />

(If. V). La sua analisi è molto articolata: come credente<br />

e, ugualmente, come citta<strong>di</strong>no condanna i due amanti,<br />

ma come uomo li capisce e forse li assolve,<br />

perché essi non potevano resistere all’amore né al fascino<br />

del libro che faceva loro scoprire l’amore. Essi<br />

si innamorano perché un libro porta alla luce i loro<br />

sentimenti confusi e i loro sospiri, e fa loro scoprire la<br />

reciproca bellezza fisica. Essi poi si innamorano in<br />

base ad un preciso co<strong>di</strong>ce amoroso: il loro amore non<br />

è soltanto una semplice attrazione sessuale, è un amore<br />

fisico, estetico e insieme culturale.<br />

Federigo degli Alberighi (V, 9)<br />

Riassunto. Federigo degli Alberighi è un giovane e<br />

nobile fiorentino. Ama madonna Giovanna e per essa<br />

spende tutto il suo patrimonio, ma senza alcun risultato.<br />

Così è costretto a ritirarsi in un suo piccolo podere<br />

fuori <strong>di</strong> Firenze. Qui si procura da vivere cacciando<br />

con un falcone, e sopporta pazientemente la sua povertà.<br />

Il marito della donna si ammala e, vedendo la<br />

morte vicina, fa testamento a favore del figlio e quin<strong>di</strong><br />

a favore della moglie che egli aveva molto amato, se<br />

questi fosse venuto meno. Di lì a poco muore. Rimasta<br />

vedova, Giovanna porta il figlio fuori <strong>di</strong> Firenze in<br />

una proprietà vicina a quella <strong>di</strong> Federigo, del quale<br />

anzi <strong>di</strong>venta amico. Un giorno il ragazzo si ammala.<br />

La donna gli <strong>di</strong>ce che è <strong>di</strong>sposta a dargli qualsiasi cosa,<br />

pur <strong>di</strong> farlo guarire. Il ragazzo allora <strong>di</strong>ce che vuole<br />

il falcone <strong>di</strong> Federigo. La donna resta incerta, sapendo<br />

che il falcone era l’unico sostentamento <strong>di</strong> Federigo,<br />

ma alla fine l’amore <strong>di</strong> madre ha la meglio. Va<br />

da Federigo e si fa invitare a pranzo. Federigo solo<br />

allora si accorge <strong>di</strong> quanto era <strong>di</strong>venuto povero, non<br />

avendo nulla da offrirle; così, per onorare l’ospite, fa<br />

uccidere il falcone. Dopo il pranzo la donna gli <strong>di</strong>ce il<br />

Genesini, Appunti e <strong>versioni</strong> <strong>di</strong> Letteratura <strong>italiana</strong> 53<br />

motivo della visita. Federigo si <strong>di</strong>spera <strong>di</strong> non poter<br />

accontentarla, e mostra le penne e le ossa del falcone,<br />

che hanno appena mangiato. La donna lo rimprovera<br />

perché ha sacrificato per lei un falcone così bello, e<br />

tuttavia dentro <strong>di</strong> sé ammira la generosità dell’uomo,<br />

che nemmeno la più estrema povertà era riuscita a incrinare.<br />

Quin<strong>di</strong> se ne va delusa. Pochi giorni dopo il<br />

figlio muore. Lei <strong>di</strong>venta così ricchissima. I fratelli<br />

insistono che si risposi, poiché è ancora giovane e<br />

bella. Giovanna <strong>di</strong>ce che starebbe bene anche così, ma<br />

che, se vogliono vederla risposarsi, accetterebbe soltanto<br />

Federigo. Essi la deridono, facendole notare che<br />

è completamente povero. La donna allora risponde<br />

che preferisce un uomo che abbia bisogno <strong>di</strong> denaro,<br />

piuttosto che denaro che abbia bisogno <strong>di</strong> un uomo.<br />

Essi riconoscono la generosità d’animo <strong>di</strong> Federigo e<br />

accettano. Federigo sposa così la donna che amava e<br />

che ora è <strong>di</strong>venuta anche ricchissima, <strong>di</strong>viene accorto<br />

amministratore delle ricchezze acquisite e con la donna<br />

termina felicemente gli anni della sua vita.<br />

Commento<br />

1. I personaggi della novella sono anche qui pochi:<br />

Federigo degli Alberighi, madonna Giovanna, il marito<br />

e il figlio, i due fratelli <strong>di</strong> Giovanna, infine il falcone.<br />

2. Federigo è giovane, ricco, innamorato, spendaccione.<br />

S’innamora <strong>di</strong> una donna sposata, che ha un marito<br />

ed un figlio. Per essa spende senza risultati tutta la<br />

sua ricchezza sino a <strong>di</strong>ventare povero. Ma, una volta<br />

<strong>di</strong>venuto povero, non sente la povertà, né si pente <strong>di</strong><br />

ciò che ha fatto. Non <strong>di</strong>mostra però né grande ricchezza<br />

(la spende in breve tempo), né particolare intelligenza,<br />

poiché sceglie una donna sposata (la riteneva<br />

forse una facile preda, dal momento che aveva<br />

un marito vecchio? ma non aveva paura del marito e<br />

<strong>di</strong> chi il marito poteva pagare per tenerlo lontano?) e<br />

soprattutto perché corteggia una donna che non è interessata<br />

né alla vita sociale né ai corteggiamenti. Se ciò<br />

non bastasse, insiste nel corteggiarla sempre allo stesso<br />

modo, anche se vede che la donna non reagisce e<br />

continua a non reagire alle spese che fa per lei. Poteva<br />

cambiare tecnica, corteggiarla scrivendo poesie per<br />

lei; poteva fare come aveva fatto Dante: sposare una<br />

donna buona massaia e cantare per tutta la vita un’alta<br />

donna. Non fa niente <strong>di</strong> tutto questo, perché ha un<br />

modo <strong>di</strong> pensare rigido. Poteva cercare <strong>di</strong> scoprire<br />

qual era il punto debole della donna, e attraverso <strong>di</strong><br />

esso arrivare al suo cuore. Non si pone la domanda e<br />

non cerca la risposta. Eppure la donna ha un punto<br />

debole: è il figlio, che ama teneramente e per il quale<br />

è <strong>di</strong>sposta a tutto. Federigo non se ne accorge né<br />

quando la corteggia né quando la sorte gli “getta” il<br />

bambino tra le braccia: il bambino si affeziona al falcone<br />

e per esso va a trovare il giovane. In questo caso<br />

le circostanze sono favorevole: attraverso il ragazzo<br />

poteva tentare <strong>di</strong> arrivare al cuore della donna. Non lo<br />

fa: egli non è Nastagio, che, passata la paura, si preoccupa<br />

subito <strong>di</strong> sfruttare la visione infernale. Non è<br />

nemmeno Andreuccio da Perugia, che alla fine guadagna<br />

un anello che vale più <strong>di</strong> 500 fiorini e l’espe-

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