20.06.2013 Views

pietro genesini appunti e versioni di letteratura italiana

pietro genesini appunti e versioni di letteratura italiana

pietro genesini appunti e versioni di letteratura italiana

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

sembravano ferire la mazza o la spada; invece egli era<br />

lontano e non aveva toccato alcuno. 17. Il destriero<br />

invece non è finto, ma è vero; è nato da una giumenta<br />

e da un grifone: come il padre aveva le piume e le ali,<br />

i pie<strong>di</strong> anteriori, il capo e il becco; in tutte le altre<br />

membra assomigliava alla madre, e si chiamava Ippogrifo.<br />

Questi animali nascono nei Monti Rifei, che<br />

sorgono molto più in là dei mari ghiacciati, e sono rari.<br />

18. Il mago lo tirò nel castello sui Pirenei con la<br />

forza dell’incantesimo; e, dopo che l’ebbe, non si de<strong>di</strong>cò<br />

ad altro, e con impegno e con fatica operò tanto,<br />

che in un mese riuscì a mettergli la sella e la briglia;<br />

così che in terra, in aria ed in ogni luogo lo fa volteggiare<br />

senza <strong>di</strong>fficoltà. 19. Del mago ogni altra cosa<br />

era finzione, perché faceva comparire rosso il giallo;<br />

ma con la donna non vi riuscì, perché grazie all’anello<br />

incantato essa non poteva essere ingannata. Più colpi<br />

tuttavia essa sferra al vento, ed ora qui ora lì spinge il<br />

cavallo; e si <strong>di</strong>batte e si travaglia tutta, come era stata<br />

istruita <strong>di</strong> fare dalla maga Melissa prima <strong>di</strong> giungere<br />

al castello. 20. Dopo essersi impegnata per un po’ <strong>di</strong><br />

tempo sopra il destriero, decide <strong>di</strong> combattere anche a<br />

pie<strong>di</strong>, per poter portare meglio ad effetto il piano che<br />

la cauta maga le aveva suggerito. Il mago si prepara a<br />

fare l’ultimo incantesimo, perché non sa né crede che<br />

vi possa essere <strong>di</strong>fesa dalle sue arti: scopre lo scudo, e<br />

certamente presume <strong>di</strong> farla cadere con la sua luce<br />

abbagliante. 21. Poteva scoprirlo fin dal primo momento,<br />

senza scontrarsi con i cavalieri; ma gli piaceva<br />

vedere sferrare da loro qualche bel colpo <strong>di</strong> lancia o <strong>di</strong><br />

spada: come si vede che talvolta all’astuto gatto piace<br />

scherzare con il topo e, quando questo piacere gli viene<br />

a noia, gli dà un morso e lo fa morire. 22. Dico che<br />

il mago al gatto e gli altri al topo assomigliavano nelle<br />

battaglie precedenti, ma non successe più così, quando<br />

la donna si fece avanti. Essa stava attenta e fissa su<br />

ciò che era opportuno, affinché il mago non prendesse<br />

alcun vantaggio; e, come vide che scopriva lo scudo,<br />

chiuse gli occhi e si lasciò cadere a terra. 23. Non che<br />

lo splendore del lucido metallo le potesse nuocere,<br />

come succedeva agli altri cavalieri; ma fece così, affinché<br />

il vano incantatore scendesse da cavallo e venisse<br />

vicino a lei: nessuna parte del suo piano fallì,<br />

poiché, non appena essa cade per terra, il cavallo alato<br />

accelera il volo e con larghe ruote scende a terra. 24.<br />

Il mago lascia appeso alla sella lo scudo, che aveva<br />

già riposto nella coperta, e a pie<strong>di</strong> si avvicina alla<br />

donna, che lo attende, proprio come il lupo nascosto<br />

nella macchia fa con il capriolo. Senza perder altro<br />

tempo essa si alza quando l’ha vicino, e lo afferra ben<br />

strettamente. 25. Quel misero aveva lasciato per terra<br />

il libro magico con cui combatteva chi lo sfidava a<br />

duello; e si avvicinava con una catena, che era solito<br />

portare per questo uso, perché credeva <strong>di</strong> legare costei,<br />

come per l’ad<strong>di</strong>etro era abituato a legare gli altri.<br />

La donna l’aveva già rovesciato a terra, e, se il mago<br />

non si <strong>di</strong>fese, io lo scuso senza <strong>di</strong>fficoltà, perché c’era<br />

troppa <strong>di</strong>fferenza tra un vecchio debole e lei tanto forte.<br />

26. Pensando <strong>di</strong> tagliargli la testa, alza in fretta la<br />

mano vittoriosa; ma, quando guarda il viso, arresta il<br />

colpo, quasi rifiutando una così bassa vendetta. Un<br />

Genesini, Appunti e <strong>versioni</strong> <strong>di</strong> Letteratura <strong>italiana</strong> 69<br />

venerabile vecchio dal viso triste vede essere colui<br />

che ha messo alle strette. 27. Dal viso rugoso e dai<br />

capelli bianchi mostra <strong>di</strong> avere settant’anni o poco<br />

meno. “Tòglimi la vita, o giovane, in nome <strong>di</strong> Dio”<br />

<strong>di</strong>ceva il vecchio a<strong>di</strong>rato ed in<strong>di</strong>spettito; ma la donna<br />

aveva il cuore così restìo a prendergliela, come quello<br />

aveva desiderio <strong>di</strong> lasciarla. 28. Bradamante volle sapere<br />

chi fosse il negromante e per quale scopo avesse<br />

costruito la rocca in quel luogo selvaggio e per quale<br />

motivo recasse oltraggio a tutto il mondo. “Né per<br />

maligna intenzione, ahimè” <strong>di</strong>sse piangendo il vecchio<br />

incantatore, “feci la bella rocca in cima alla rupe,<br />

né per avi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> denaro sono un rapinatore; 29. ma,<br />

per allontanare un gentile cavaliere dalla morte, mi<br />

mosse amore, perché, come il cielo mi mostra, in breve<br />

tempo, fattosi cristiano, deve morire a tra<strong>di</strong>mento.<br />

Il sole tra questo polo ed il polo australe non vede un<br />

giovane così bello e così prestante: si chiama Ruggiero.<br />

30. Io l’ho nutrito da piccolino; io sono Atlante. Il<br />

desiderio <strong>di</strong> onore ed il suo crudele destino lo hanno<br />

condotto in Francia <strong>di</strong>etro al re Agramante; ed io, che<br />

lo amai sempre più che un figlio, cerco <strong>di</strong> allontanarlo<br />

dalla Francia e dal pericolo. Ho costruito la bella rocca<br />

soltanto per tenervi Ruggiero al sicuro. 31. Io lo<br />

catturai come oggi speravo <strong>di</strong> fare con te: vi ho condotto<br />

poi donne e cavalieri, come tu vedrai, affinché,<br />

non potendo uscire, avendo compagnia meno gli rincresca.<br />

Purché non mi chiedano <strong>di</strong> uscire <strong>di</strong> lassù, mi<br />

prendo cura <strong>di</strong> ogni loro sod<strong>di</strong>sfazione; e quanta se ne<br />

può avere da ogni parte del mondo, tutta è racchiusa<br />

in quella rocca: suoni, canti, vestiti, vivande, tutto ciò<br />

che il cuore umano può desiderare, può chiedere la<br />

bocca. 32. Io avevo ben seminato e stavo raccogliendo<br />

i risultati, ma sei giunto tu a rovinarmi tutto. Deh,<br />

se non hai il cuore meno bello del viso, non ostacolare<br />

il mio onesto proposito! Pren<strong>di</strong> lo scudo (io te lo dono)<br />

e questo destriero che va così veloce per l’aria; e<br />

non impicciarti oltre del castello; o pren<strong>di</strong> uno o due<br />

amici e lascia gli altri; o pren<strong>di</strong>li pure tutti. 33. Di più<br />

non ti chiedo se non che tu mi lasci il mio Ruggiero.<br />

E, se proprio me lo vuoi togliere, ti prego, prima che<br />

tu lo riconduca in Francia, <strong>di</strong> sciogliere quest’anima<br />

afflitta dalla sua scorza ormai putrida e rancida!” Risponde<br />

la donna: “Io voglio porre in libertà proprio<br />

lui; tu, se vuoi, gracchia e ciancia. 34. E non offrirmi<br />

<strong>di</strong> dare lo scudo in dono, né quel destriero, perché essi<br />

sono miei, non più tuoi. E, se anche tu avessi il potere<br />

<strong>di</strong> prenderli e <strong>di</strong> darli, non mi sembrerebbe che lo<br />

scambio convenisse. Tu <strong>di</strong>ci che tieni Ruggiero nel<br />

castello per evitargli il nefasto influsso delle stelle.<br />

35. Ma, o tu non puoi conoscere o, pur conoscendolo,<br />

non puoi schivargli ciò che il cielo ha prescritto per<br />

lui, perché, se non ve<strong>di</strong> il tuo male, che è così vicino,<br />

ancor peggio puoi prevedere il male altrui, che deve<br />

ancora giungere. 36. Non pregare che io ti uccida, le<br />

tue preghiere sarebbero vane; e, se proprio vuoi la<br />

morte, anche se tutto il mondo te la negasse, dalle<br />

proprie mani la può sempre avere l’animo forte. Ma,<br />

prima che io separi la tua anima dal corpo, apri le porte<br />

a tutti i tuoi prigionieri”. Così <strong>di</strong>ce la donna, ed intanto<br />

spinge il mago verso la rocca. Atlante se ne an-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!