pietro genesini appunti e versioni di letteratura italiana
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<strong>di</strong> imperturbabilità e <strong>di</strong> insensibilità come tecniche<br />
efficaci per combattere il male. Da parte sua sant’Agostino<br />
(354-430) aveva sostenuto che il male era pura<br />
assenza <strong>di</strong> bene, era semplice non essere. Ciò non<br />
lo rendeva però più piacevole.<br />
12. Dopo Francesco d’Assisi il santo più importante<br />
dell’Or<strong>di</strong>ne è sant’Antonio (1195-1231) da Padova<br />
(ma nato a Lisbona).<br />
Genesini, Appunti e <strong>versioni</strong> <strong>di</strong> Letteratura <strong>italiana</strong> 43<br />
GIOVANNI BOCCACCIO (1313-1375)<br />
La vita. Giovanni Boccaccio nasce a Certaldo nel<br />
1313. Nel 1327 segue a Napoli il padre, che lavora<br />
alle <strong>di</strong>pendenze della Compagnia dei Bar<strong>di</strong>. Qui contro<br />
la volontà paterna trascura la pratica della mercatura<br />
e si de<strong>di</strong>ca allo stu<strong>di</strong>o del <strong>di</strong>ritto canonico. Frequenta<br />
lo Stu<strong>di</strong>o napoletano, dove tra il 1330 e il<br />
1331 insegna Cino da Pistoia, il poeta amico <strong>di</strong> Dante.<br />
Le opere <strong>di</strong> questo periodo sovrappongono temi classici<br />
a motivi cortesi. Cerca <strong>di</strong> inserirsi, ma senza successo,<br />
tra la nobiltà della corte angioina. Resta a Napoli<br />
fino al 1341, quando il fallimento della Compagnia<br />
lo costringe a ritornare a Firenze. Qui svolge<br />
qualche incarico <strong>di</strong>plomatico per la città. I tentativi <strong>di</strong><br />
trovare una sistemazione economica prima a Ravenna<br />
(1345-46), poi a Forlì (1347) ed infine a Napoli<br />
(1348), dove vorrebbe ritornare, falliscono. Nel 1349-<br />
51 scrive il Decameron, la sua opera maggiore. Nel<br />
1350 conosce Petrarca, che gli fa visita, mentre sta<br />
andando a Roma. Tra i due scrittori sorge una viva<br />
amicizia. Sotto il suo influsso Boccaccio inizia a stu<strong>di</strong>are<br />
le opere classiche, e <strong>di</strong>venta un punto <strong>di</strong> riferimento<br />
per tutti quegli intellettuali che in quegli anni si<br />
orientano verso interessi <strong>di</strong> carattere filologicoeru<strong>di</strong>to.<br />
Porta alla luce gli Annali <strong>di</strong> Tacito, le Metamorfosi<br />
<strong>di</strong> Apuleio e <strong>di</strong>versi co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Cicerone e <strong>di</strong><br />
Varrone. Promuove l’introduzione dello stu<strong>di</strong>o della<br />
lingua greca nell’università <strong>di</strong> Firenze. Negli ultimi<br />
10 anni <strong>di</strong> vita lo scrittore assume atteggiamenti moralistici<br />
ed ha scrupoli religiosi, che lo spingono a<br />
condannare il Decameron. Le opere <strong>di</strong> questo periodo<br />
mostrano una profonda evoluzione nell’autore: si ritira<br />
nei suoi stu<strong>di</strong> eru<strong>di</strong>ti e preferisce l’uso del latino al<br />
volgare. Questo nuovo atteggiamento fa <strong>di</strong> Boccaccio<br />
un anticipatore dell’Umanesimo quattrocentesco. Nel<br />
1363 Petrarca lo fa uscire da una crisi religiosa provocata<br />
da un frate che gli aveva preannunziato la dannazione<br />
eterna per le sue opere licenziose. Negli ultimi<br />
anni svolge ancora qualche incarico per il comune<br />
<strong>di</strong> Firenze; e cerca ancora, sempre inutilmente, <strong>di</strong> ritornare<br />
a Napoli. Per risolvere le sue <strong>di</strong>fficoltà economiche<br />
prende gli or<strong>di</strong>ni minori. Nel 1373 per il comune<br />
inizia la lettura ed il commento della Comme<strong>di</strong>a<br />
dantesca, che porta avanti per circa due mesi. Muore<br />
nel 1375.<br />
Le opere. Boccaccio scrive il Filocolo (1336-39), che<br />
rielabora la leggenda <strong>di</strong> Florio e <strong>di</strong> Biancofiore, due<br />
giovani che dopo varie peripezie coronano il loro sogno<br />
d’amore; il Filostrato (1336), ambientato durante<br />
la guerra <strong>di</strong> Troia, che narra l’infelice storia <strong>di</strong> Troilo,<br />
innamorato <strong>di</strong> Criseida; il Teseida (1339-40), che racconta<br />
la guerra <strong>di</strong> Teseo contro le amazzoni, conclusasi<br />
con il matrimonio con Ippolita, la loro regina; la<br />
Comme<strong>di</strong>a delle Ninfe o Ameto (1341-42), un <strong>di</strong>ario<br />
spirituale costruito sul modello della Vita nova <strong>di</strong><br />
Dante; l’Amorosa visione, che cerca <strong>di</strong> imitare la Divina<br />
comme<strong>di</strong>a; l’Elegia <strong>di</strong> madonna Fiammetta<br />
(1343-44), un romanzo in cui la protagonista racconta