20.06.2013 Views

pietro genesini appunti e versioni di letteratura italiana

pietro genesini appunti e versioni di letteratura italiana

pietro genesini appunti e versioni di letteratura italiana

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

icordo dei giorni passati! 14. E pensò agli attendamenti<br />

rapidamente spostati, alle trincee colpite [dal<br />

fuoco dell’artiglieria], alle armi lampeggianti della<br />

fanteria, alle cariche della cavalleria, agli or<strong>di</strong>ni concitati,<br />

alla loro celere esecuzione! 15. Ahi! forse a ricor<strong>di</strong><br />

tanto strazianti cadde lo spirito [ancora] desideroso<br />

[<strong>di</strong> quella vita], e si <strong>di</strong>sperò; ma, a soccorrerlo,<br />

venne una mano dal cielo e pietosamente lo trasportò<br />

in una <strong>di</strong>mensione più serena; 16. e lo avviò, lungo i<br />

fioriti sentieri della speranza, ai campi eterni, alla ricompensa<br />

che supera tutti i desideri [umani], dove è<br />

ignota e senza valore la gloria che ottenne. 17. O bella<br />

Immortale! O benefica Fede, abituata a vincere! Scrivi<br />

anche questa vittoria, rallegrati; perché un uomo<br />

più grande e più superbo non chinò mai il suo capo<br />

davanti alla Croce. 18. Tu, o Fede, dalle ceneri ormai<br />

stanche allontana ogni parola oltraggiosa: il Dio che<br />

atterra ed innalza, che affanna e che consola, sul letto<br />

solitario (=abbandonato dagli uomini) si posò accanto<br />

a lui.<br />

Riassunto. Tutta la terra è stupita e silenziosa alla notizia<br />

della morte <strong>di</strong> Napoleone. Manzoni, che non lo<br />

ha adulato quand’era potente né l’ha oltraggiato<br />

quando rimase sconfitto (come avevano fatto gli altri<br />

intellettuali), esprime ora il suo giu<strong>di</strong>zio, che è del tutto<br />

positivo. Il genio militare <strong>di</strong> Napoleone si <strong>di</strong>spiegò<br />

in tutta Europa. Fu vera gloria? Il poeta sembra lasciare<br />

ai posteri il compito <strong>di</strong> dare il <strong>di</strong>fficile giu<strong>di</strong>zio<br />

(in realtà lo dà alla fine dell’ode). Napoleone dominò<br />

due secoli e con le sue armate <strong>di</strong>ffuse gli ideali della<br />

rivoluzione francese (fraternità, uguaglianza e libertà,<br />

e patria). Questo è stato il compito che la Provvidenza,<br />

<strong>di</strong> cui era strumento, gli ha fatto svolgere. Dopo la<br />

gloria militare sui campi <strong>di</strong> battaglia, egli si sentì oppresso<br />

dai ricor<strong>di</strong> nella piccola isola <strong>di</strong> Sant’Elena, e<br />

fu preso dalla <strong>di</strong>sperazione. A questo punto però su <strong>di</strong><br />

lui <strong>di</strong>scese la Fede, che lo avviò per i sentieri della<br />

speranza, ai campi eterni, dove non ha alcun valore la<br />

gloria militare che ha conquistato sulla terra (questo è<br />

il giu<strong>di</strong>zio del poeta). E, mentre gli uomini mostrano<br />

<strong>di</strong> averlo già <strong>di</strong>menticato, Dio viene al suo capezzale,<br />

per fargli la veglia funebre.<br />

Commento<br />

1. Manzoni usa versi facili ed orecchiabili, perché soltanto<br />

in essi poteva incanalare la sua fretta <strong>di</strong> esprimere<br />

il suo giu<strong>di</strong>zio su Napoleone: l’ode viene scritta in<br />

soli tre giorni, un tempo brevissimo rispetto ai tempi<br />

lunghi a cui è solito. Egli si lamenta per primo delle<br />

imperfezioni metriche e stilistiche. In effetti sul piano<br />

artistico l’ode non è paragonabile ad opere coeve come<br />

il coro dell’atto III dell’Adelchi o Marzo 1821.<br />

2. Egli dà un giu<strong>di</strong>zio durissimo sugli intellettuali, che<br />

hanno celebrato Napoleone quando era vincitore e<br />

l’hanno oltraggiato quando fu sconfitto. La stessa<br />

condanna si trova anche nei Promessi sposi.<br />

3. Manzoni immagina che Napoleone alla fine della<br />

vita sia stato toccato dalla fede: come era successo a<br />

lui e come succederà all’Innominato. La fede manzoniana<br />

però non è soffocante né totalitaria né integrali-<br />

148<br />

sta né apologetica. Essa tiene presente anche altri<br />

punti <strong>di</strong> vista – quello politico, economico, sociale<br />

ecc. –, che cerca <strong>di</strong> inquadrare in una visione più vasta,<br />

organica ed onnicomprensiva dell’uomo e della<br />

storia.<br />

4. Manzoni quin<strong>di</strong> dà <strong>di</strong> Napoleone un duplice giu<strong>di</strong>zio:<br />

terreno (Napoleone raggiunse la più grande gloria<br />

terrena e, strumento della Provvidenza <strong>di</strong>vina, <strong>di</strong>ffuse<br />

gli ideali della Rivoluzione francese, oltre che<br />

l’ideale <strong>di</strong> patria), ma anche ultraterreno (Dio volle<br />

stampare in Napoleone il simbolo più grande della sua<br />

potenza creatrice; in cielo la sua gloria militare non ha<br />

alcun valore). Il giu<strong>di</strong>zio politico e quello religioso si<br />

fondono nella conversione spirituale che coinvolge<br />

anche Napoleone (e che aveva già toccato il poeta).<br />

Con I promessi sposi (1821-23, 1824-27, 1840-42)<br />

Manzoni riprende la formula del romanzo storico, che<br />

aveva avuto un grande successo con i romanzi avventurosi<br />

e popolari dell’inglese Walther Scott (1771-<br />

1832). Tale tipo <strong>di</strong> romanzo è costituito da due parti:<br />

a) una parte storica, effettivamente avvenuta, che fa<br />

da sfondo; e b) una parte inventata, ma verosimile –<br />

cioè che poteva effettivamente essere accaduta –, che<br />

si inserisce sullo sfondo storico. La parte storica è costituita<br />

dalla Lombar<strong>di</strong>a del Seicento (1630-32), dominata<br />

dal malgoverno spagnolo. La parte inventata è<br />

la trama del romanzo: le vicende <strong>di</strong> Renzo e Lucia,<br />

che incontrano un ostacolo al loro matrimonio.<br />

L’autore compie due operazioni estremamente innovatrici:<br />

a) inserisce i fatti storici come la vicenda inventata<br />

in una visione religiosa e provvidenziale della<br />

vita e della storia umana; e b) sceglie come protagonisti<br />

gli “umili” del Vangelo, e dal loro punto <strong>di</strong> vista<br />

vede la vita umana e i gran<strong>di</strong> avvenimenti storici.<br />

L’opera quin<strong>di</strong> rispecchia le convinzioni religiose e<br />

politiche dell’autore. Il romanzo però presenta uno<br />

spaccato dell’intera società del tempo, dalle classi nobili<br />

al popolo. Inoltre presenta un modello <strong>di</strong> lingua<br />

<strong>italiana</strong>, che al tempo non esisteva e che doveva unificare<br />

linguisticamente l’Italia, che allora conosceva<br />

anche questa <strong>di</strong>visione, oltre a quella politica ed economica.<br />

Questo è il senso dell’impegno ventennale<br />

profuso dall’autore nella revisione del testo.<br />

Riassunto. Renzo e Lucia sono due giovani <strong>di</strong> un paese<br />

vicino a Lecco in procinto <strong>di</strong> sposarsi. Il curato del<br />

paese, don Abbon<strong>di</strong>o, viene però minacciato da un<br />

signorotto del luogo, don Rodrigo, a non celebrare il<br />

matrimonio. La madre <strong>di</strong> Lucia, Agnese, propone un<br />

matrimonio <strong>di</strong> sorpresa, che fallisce. I due giovani sono<br />

così costretti a separarsi. Renzo va a Milano, dove<br />

finisce in un subbuglio <strong>di</strong> piazza, si mette nei guai ed<br />

è costretto a fuggire precipitosamente e a riparare nel<br />

territorio <strong>di</strong> Bergamo, allora sotto la Repubblica <strong>di</strong><br />

Venezia. Lucia, su consiglio del padre spirituale fra’<br />

Cristoforo, si rifugia in un convento a Monza, sotto la<br />

protezione <strong>di</strong> una monaca. Qui però è rapita dai bravi<br />

dell’Innominato, un potente signorotto dei <strong>di</strong>ntorni, a<br />

cui don Rodrigo aveva chiesto aiuto. Nel castello la<br />

ragazza, schiacciata dall’angoscia, fa voto <strong>di</strong> non spo-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!