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pietro genesini appunti e versioni di letteratura italiana

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ienza. Alla fine ottiene la donna e, con la donna, anche<br />

una nuova ricchezza, che lo restituisce al suo antico<br />

stato sociale. Ma non per merito suo. Per merito<br />

della sorte, che talvolta è favorevole anche verso chi<br />

non lo merita. Federigo è l’esponente <strong>di</strong> una società<br />

nobiliare legata agli antichi valori, che tuttavia non ha<br />

saputo trovare nuove fonti economiche nel passaggio<br />

da una economia curtense ad un’economia mercantile.<br />

Egli è socialmente ed economicamente uno sconfitto<br />

e, consumando il suo patrimonio corteggiando Giovanna,<br />

cerca la “bella morte” nel suici<strong>di</strong>o sociale. Soltanto<br />

un tale suici<strong>di</strong>o – morire per la propria donna<br />

come si usava un tempo – è degna conclusione dei<br />

suoi ideali, della sua classe sociale, della sua vita e<br />

della sua morte. Egli è legato al passato anche in questa<br />

scelta: la sua intelligenza non è stata capace <strong>di</strong> rettificare<br />

vita e valori, trovare un impiego presso il comune<br />

o presso le forze tra<strong>di</strong>zionali (le numerose corti,<br />

la Chiesa), per continuare con altre entrate economiche<br />

la vita <strong>di</strong> un tempo. Contemporaneamente altri<br />

nobili e non nobili sciamavano e si arricchivano in<br />

Europa: Musciatto Franzesi, Geri Spina, ser Ciappelletto,<br />

Cisti fornaio, frate Cipolla. Il suo “vicino <strong>di</strong> casa”,<br />

Currado Gianfigliazzi, <strong>di</strong>mostra invece ben altra<br />

tempra, ben altra volontà e ben altro spirito.<br />

3. Madonna Giovanna è bella, sposata, con un marito<br />

e un figlio. È corteggiata ma respinge il corteggiatore.<br />

Anzi non lo degna <strong>di</strong> uno sguardo. Il motivo <strong>di</strong> questo<br />

rifiuto non è un atteggiamento <strong>di</strong> onestà o la fedeltà al<br />

marito, bensì il fatto che non è interessata né alla vita<br />

<strong>di</strong> società né ai corteggiamenti. Peraltro più che il marito<br />

ama il figlio. Nonostante ciò il marito la ama molto<br />

e l’ha scelta per continuare la sua famiglia. A parte<br />

l’amore per il figlio, la donna non sembra capace <strong>di</strong><br />

provare altri sentimenti. Quando il figlio si ammala, è<br />

<strong>di</strong>sposta a fare qualsiasi cosa per lui, anche andare a<br />

chiedere il falcone a Federico. La donna sa <strong>di</strong> non avergli<br />

mai dato nulla, neanche uno sguardo; ha presente<br />

anche il fatto che ha assistito con in<strong>di</strong>fferenza<br />

alla sua rovina; e che il falcone è l’unica fonte <strong>di</strong> sussistenza<br />

e l’unico <strong>di</strong>vertimento rimasto a Federigo.<br />

Ma il suo amore <strong>di</strong> madre è ancora più forte. Perciò<br />

va da Federigo e si autoinvita a pranzo. Dopo il pranzo<br />

esprime il motivo della sua visita e, davanti alle<br />

penne del falcone, rimprovera il giovane per aver sacrificato<br />

il suo bel falcone per una femminetta indegna<br />

come lei. Dentro <strong>di</strong> sé però lo ammira per essere<br />

rimasto fedele ai suoi ideali <strong>di</strong> generosità anche<br />

nell’estrema povertà. Questo è il primo sentimento<br />

<strong>di</strong>verso dall’amore <strong>di</strong> madre che essa prova. Poi se ne<br />

va delusa. Avrebbe <strong>di</strong>menticato Federigo se i fratelli<br />

non l’avessero invitata a risposarsi: è giovane, bella e<br />

ricca. Ella sta bene anche così: a quanto pare, il matrimonio,<br />

l’amore, la presenza <strong>di</strong> un uomo non la interessano.<br />

Per non sentirsi annoiata dai fratelli, accetta<br />

<strong>di</strong> risposarsi; però decide lei chi sposare. È una donna<br />

volitiva. E sceglie Federigo, ricordando la sua nobiltà<br />

d’animo e il suo <strong>di</strong>sinteresse per il denaro. Non si<br />

sposa per amore, ma neanche per obbe<strong>di</strong>re ai fratelli.<br />

Si sposa perché nella società me<strong>di</strong>oevale l’uomo comanda<br />

la donna, il fratello comanda la sorella. Gio-<br />

54<br />

vanna obbe<strong>di</strong>sce, senza sentire troppo grave questa<br />

obbe<strong>di</strong>enza, ed obbe<strong>di</strong>sce come vuole lei: i fratelli<br />

non sarebbero certamente riusciti a piegare la sua volontà.<br />

Non c’era riuscito neanche Federigo con tutte le<br />

sue spese. Giovanna vive nel suo mondo ed ha un atteggiamento<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>fferenza verso chi la circonda.<br />

4. Il marito ama Giovanna, ma non sembra che sia altrettanto<br />

riamato. Però non può lamentarsi per alcun<br />

motivo del comportamento della moglie. Forse la voleva<br />

più interessata alla vita mondana o forse no. Forse<br />

è più anziano <strong>di</strong> lei e forse è contento che resti a<br />

casa con il figlio. Forse vede la corte <strong>di</strong> Federigo e<br />

lascia fare: sua moglie è giovane ed egli è vecchio. O<br />

forse, conoscendo la moglie, sa che Federigo perde il<br />

suo tempo e il suo denaro. Oppure vede che Federigo<br />

è inoffensivo e che anzi si sta <strong>di</strong>struggendo con le sue<br />

mani. Non ci sono elementi per capirlo. Comunque<br />

sia, non si lamenta mai del comportamento della donna.<br />

Quando muore, non risulta che la donna abbia<br />

sparso lacrime per lui.<br />

5. I fratelli sono brutalmente concreti, e <strong>di</strong>sprezzano<br />

la povertà <strong>di</strong> Federico, anche se poi, per intervento<br />

della donna, riconoscono in lui una estrema coerenza<br />

<strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> valori, che nemmeno la povertà è riuscita a<br />

piegare. Insistono perché Giovanna si risposi, ma non<br />

hanno né forza <strong>di</strong> volontà né autorità tali, da riuscire<br />

ad imporsi alla donna, che alla fine si sposa, ma con<br />

chi ha deciso lei. In un mondo dominato dall’uomo<br />

Giovanna si <strong>di</strong>mostra in<strong>di</strong>fferente ed insensibile ai valori<br />

proposti dall’uomo: ricchezza, corteggiamento,<br />

amore, prestigio sociale ecc. Non appartiene e non<br />

vuole appartenere a questo mondo. Appartiene soltanto<br />

al proprio mondo, dove esiste solamente l’amore<br />

per il figlio e, per un attimo, un sentimento <strong>di</strong> ammirazione<br />

verso la coerenza <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> valori <strong>di</strong> Federigo.<br />

6. Il falcone è l’unico <strong>di</strong>sgraziato che ci perde in questa<br />

storia. Non ha nessuna colpa, anzi è il migliore falcone<br />

che esisteva. Ciò però non gli vale a salvarlo. La<br />

sorte è ingiusta con lui. E, comunque, con il suo sacrificio<br />

il padrone ritorna ricco ed ottiene la mano <strong>di</strong><br />

Giovanna. Il lettore, impietosito, può almeno consolarsi<br />

<strong>di</strong>cendo che Federigo non sapeva fare la corte ad<br />

una donna, ma almeno sapeva addestrare ottimamente<br />

un falcone.<br />

7. Il motivo della ricchezza recuperata si trova anche<br />

nell’exemplum Il cavaliere che rinnegò Dio <strong>di</strong> J. Passavanti<br />

(1302ca.-1357). Un cavaliere sperpera il suo<br />

patrimonio. È <strong>di</strong>sposto a vendere l’anima al <strong>di</strong>avolo<br />

per ritornare ricco. Poi si pente. Un altro cavaliere assiste<br />

<strong>di</strong> nascosto al pentimento, e decide <strong>di</strong> dargli in<br />

moglie la figlia e <strong>di</strong> restituirgli le ricchezze che aveva<br />

comperato da lui. I due contesti sono però <strong>di</strong>versi: terreno<br />

in Boccaccio, religioso nel frate.<br />

Cisti fornaio (VI, 2)<br />

Riassunto. Geri Spina ospita alcuni ambasciatori<br />

mandati a Firenze da papa Bonifacio VIII. Ogni mattina<br />

egli, con i suoi ospiti, passa davanti a Santa Maria<br />

Ughi, dove Cisti fornaio ha il suo forno ed eserci-

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