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WE.ARE.ABLE, social wearable augmented reality - Accademia di ...

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in cui le altre possibilità informatiche amplificavano le capacità <strong>di</strong> scienziati econtabili.Affinché i mon<strong>di</strong> generati dal computer possano amplificare il potenzialeumano, è fondamentale che essi siano immersivi e navigabili.L’idea <strong>di</strong> immersione è un concetto fondamentale che sta alla base delleproprietà della realtà virtuale. Essere immersi in un mondo generato dal computervuol <strong>di</strong>re avere l’illusione <strong>di</strong> essere presenti fisicamente in un luogo in cui ciò cheè visibile si comporta esattamente come si sarebbe comportato nella realtà.Immersione non vuol <strong>di</strong>re per forza simulazione della realtà, ma semplicementeuna sua <strong>di</strong>versa rappresentazione purché sia in grado <strong>di</strong> convincere i nostri sensiche ciò che ve<strong>di</strong>amo e sentiamo attraverso il <strong>di</strong>spositivo HMD è “realmente”davanti a noi.Il secondo concetto fondamentale è l’idea <strong>di</strong> navigazione. Così come avevanotato Sutherland nell’Ultimate Display, il coinvolgimento multi-sensoriale èdeterminante nel creare un'illusione <strong>di</strong> presenza fisica accettabile all’interno delmondo virtuale. Per sentirsi parte integrante <strong>di</strong> un mondo non bastasemplicemente osservare ed ascoltare, bisogna interagire, toccare, spostare,mo<strong>di</strong>ficare gli oggetti che compongono la simulazione. Occorre essere attivi eandarsene in giro (navigare) come se ci si trovasse realmente all’interno <strong>di</strong> esso.Nelle prime esplorazioni, la spada <strong>di</strong> Damocle presentava solamente un primoabbozzo <strong>di</strong> sensazione <strong>di</strong> immersione, era quasi completamente privo della suacomponente esplorativa (navigazione).Daniel Vickers, il primo ad aver assaporato il magico sapore <strong>di</strong> un cubettoall’interno del ciberspazio, suggerì a Sutherland l’utilizzo <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong>input da associare al sistema HMD, in modo tale da aggiungere alla semplicepresenza passiva, la possibilità <strong>di</strong> manipolare <strong>di</strong>rettamente gli oggetti ed interagirecon essi. Di “navigare”.Un osservatore all’interno dell’ambiente tri<strong>di</strong>mensionale del HMD ha a sua <strong>di</strong>sposizione unabacchetta magica con la quale può raggiungere e “toccare” gli oggetti sintetici che vede. Unabacchetta per creare ed interagire con gli oggetti sintetici visibili soltanto a chi indossa il casco105

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